Sulla riforma dei Consorzi di Bonifica asse all’Ars tra Sifus e il gruppo parlamentare di Cateno De Luca. Cgil, Cisl e Uil con il Governo Schifani?

Desta qualche perplessità la scelta dell’Università di Catania che ha ospitato l’assessore regionale all’Agricoltura Sammartino per presentare la sua discutibile riforma dei Consorzi di Bonifica siciliani

Sulla riforma dei Consorzi di bonifica si profila un accordo tra il gruppo parlamentare di Cateno De Luca nel Parlamento siciliano e il Sifus Confali, la battagliera organizzazione sindacale che non esita a schierarsi contro il Governo siciliano e, segnatamente, contro l’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino, in questa fase in ‘abiti leghisti’. Lo scontro non si consuma nell’aula parlamentare, ma anche nelle iniziative pubbliche. Qualche giorno fa, a Catania, è andata in scena una manifestazione politica dell’assessore Sammartino nella facoltà di Agraria della città Etnea. Forse, in questa fase delicata della vita politica – con il fallimento dell’attuale Governo siciliano sia in materia di prevenzione degli incendi, sia in materia di politiche irrigue, l’Università farebbe bene a marcare le distanze dal potere politico. Certo, ospitare un convegno con la presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura è anche un fatto, come dire?, di cortesia istituzionale. Però gli equivoci sono sempre dietro l’angolo, come lo sono, del resto, le strumentalizzazioni politiche.

La seconda manifestazione – questa volta di protesta contro l’iniziativa dell’attuale Governo regionale – è stata promossa dal sindacato Sifus Confali

Tornando alle cronache catanesi di questi giorni, segnaliamo la presenza simultanea, qualche giorno fa, di due distinte manifestazioni pubbliche sullo stesso argomento: il futuro – ammesso che ci sia – dei Consorzi di bonifica siciliani, fino a qualche anno fa ‘carrozzoni’ con dirigenti super-stipendiati: non a caso ancora oggi nessuno sa chi dovrebbe coprire i ‘buchi’ finanziari del passato messi in luce, qualche anno fa, dall’ex assessore all’Economia della Regione siciliana, Alessandro Baccei. Il personaggio non ha lasciato un bel ricordo, ma nel caso dei Consorzi di Bonifica ha avuto il merito di aver fatto – caso più unico che raro – un po’ di chiarezza. Ma torniamo alle due manifestazioni catanesi organizzate in simultaneità. La prima, come già accennato, è stata organizzata dall’assessore Sammartino presso la facoltà di Agraria. La seconda manifestazione è stata promossa dal sindacato Sifus sotto la sede distaccata del Palazzo della Regione siciliana, sempre di Catania. Questa seconda manifestazione è stata organizzata dall’organizzazione sindacale per protestare non solo contro i contenuti del disegno di legge di riforma dei Consorzi di Bonifica messo a punto dall’attuale Governo siciliano ma anche per stigmatizzare l’attuale gestione ordinaria del comparto irriguo dell’Isola.

Il Sifus segnala i punti critici del progetto di riforma del Consorzi di Bonifica del Governo Schifani

“Nella prima iniziativa pubblica – dice il segretario generale del Sifus Confali, Maurizio Grosso – l’assessore Sammartino si infuocava nel fantasticare sulle magnifiche future sorti dei Consorzi di Bonifica; nella seconda manifestazione gli operai organizzati dal Sifus protestavano e dimostravano l’attuale fallimento della gestione Sammartino: a Siracusa ed Agrigento stipendi fermi da 5 mesi; a Palermo stipendi fermi da 3 mesi mentre ci si impegna a prorogare 15 giornate lavorative; a Catania è stato erogato un solo turno d’irrigazione all’80% del comprensorio, nonostante ne fossero contrattualizzati nove e la superficie interessata si sia dimezzata a causa di rotture nelle condutture; a Siracusa, nonostante il biviere di Lentini è pieno zeppo, non è stato fornito nemmeno un turno d’acqua”. Il sindacato Sifus attacca frontalmente il Governo siciliano “su tutta una serie di aspetti: assenza di obbligatorietà di una serie di competenze che in questo modo possono essere affidate a ditte esterne; nessun impegno ad abbattere i costi dei canoni irrigui, poiché non si individuano risorse certe per garantire l’ammodernamento della rete infrastrutturale; mantenimento del precariato; nessuna garanzia sul rimpinguamento delle piante organiche attraverso il rispetto delle 11 graduatorie; assenza di riqualificazione del personale; nuove assunzioni per colletti bianchi; revisione a tre anni dall’avvio della riforma”.

Possibile che Cgil, Cisl e Uil della Sicilia non riescano a venire fuori dall’ambiguità?

Segue un attacco agli esponenti di Cgil, Cisl e Uil: “Il fatto singolare – dice sempre Grosso a commento della due manifestazioni – è tuttavia, rappresentato dalla presenza dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil non nella protesta contro la cattiva gestione e la riforma ammazza-Consorzi di Bonifica, ma nel salotto dell’università di Catania per pavoneggiarsi di rivendicare emendamenti ad una proposta di riforma davvero, inemendabile”. Insomma, la notizia è che la Cgil, la Cisl e la Uil siciliana, sul futuro dei Consorzi di Bonifica, preferiscono dialogare con il Governo siciliano di Renato Schifani e con il contestatissimo assessore Sammartino che, fino ad oggi, in materia di agricoltura e tutela dei boschi, non ne ha indovinata una. Contenti loro… “Per queste ragioni – conclude il segretario generale del Sifus Confali – la nostra organizzazione sindacale rende noto che nostra proposta di riforma dei Consorzi di Bonifica ha trovato la strada per entrare in Assemblea regionale siciliana attraverso il gruppo parlamentare dell’ on. De Luca”. Si profila un’asse Sifus-gruppo parlamentare di Cateno De Luca: iniziativa parlamentare che, supponiamo, sarà aperta ad altri deputati.

P. s.

Qualcuno potrebbe pensare che siamo schierati con il sindacato Sifus. Il discorso è semplice: il disegno di legge dell’assessore Sammartino è acqua fresca per un motivi semplice: perché non prende di petto la questione finanziaria dei Consorzi di Bonifica: non si capisce chi dovrebbe pagare i debiti pregressi e non c’è chiarezza sulle risorse da impiegare nel futuro. Insomma, aria fritta. Siamo stupiti che due elementi di così facile comprensione sfuggano ad altri soggetti…

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *