Una blattea nel piatto di una mensa scolastica fa notizia mentre l’Unione europea vuole imporci gli insetti a tavola. Ecco perché gli agricoltori che protestano difendono tutti noi

Non sfugge la contraddizione: alcune ‘autorità’ intervengono per un insetto nel piatto di una mensa scolastica che potrebbe creare problemi “igienico-sanitari” mentre altre ‘autorità'(leggere Unione europea) ci vorrebbero fare mangiare gli insetti. Ma in che mondo viviamo?

“Palermo, la blatta in un piatto della mensa, l’assessore: «Nelle analisi nessuna anomalia rilevata»”. Così titola il Giornale di Sicilia online. In pratica, è comparso una blattea nel piatto della mensa di una scuola, un insetto che viene scambiato per uno scarafaggio. Si tratta di un carabide coleottero che, alla vista, fa un po’ impressione. Sulla vicenda interviene l’assessore comunale, Aristide Tamajo, che domani, Lunedì 5 Febbraio, incontrerà il preside della scuola e i genitori dei bambini. L’assessore premette che non sono state riscontrate “carenze igienico-sanitarie”). L’aspetto che ci colpisce, in questa storia, è che una blattea finita sul piatto della mensa di una scuola faccia notizia mentre alcuni articoli di giornali (come potete leggere qui) e alcuni programmi della televisione (come potete ascoltare in questo passaggio della trasmissione MasterChef) raccontano le “potenzialità” delle “farine di insetti”. Intanto, come scriviamo da quando l’Unione europea dell’euro e i fondamentalisti dell’ecologismo a senso unico cercano di portare sulle nostre tavole gli insetti, non si tratta di “farine”, perché le farine sono legate al mondo vegetale e non al mondo animale. Si tratta di insetti essiccati e macinati.

Questa vicenda di cronaca ci ricorda che la lotta che gli agricoltori europei stanno combattendo in questi giorni scendendo nelle piazze riguarda non soltanto il destino dell’agricoltura ma il destino di tutti i cittadini

Non possiamo non notare la contraddizione: se gli insetti sono essiccati e macinati e presentati impropriamente come “farine di insetti” vanno bene e si possono mangiare, anzi, sono il “futuro”. Mentre se una blattea si presenta su un piatto della mensa di una scuola un assessore comunale si catapulta nella scuola per rassicurare preside, docenti e genitori dei bambini che non ci sono “carenze igienico-sanitarie”. E’ evidente che nel nostro tempo c’è qualcosa che non funziona. E’ evidente che in questa Unione europea c’è qualcosa che va rivista. Questa vicenda di cronaca ci riporta alla protesta degli agricoltori in tutta l’Europa. Ricordiamo che l’attuale Unione europea vuole smantellare gli allevamenti animali per farci mangiare carne sintetica e insetti. Tutto questo contro la volontà della stragrandissima maggioranza degli abitanti dell’Europa. Questo ci dice che la lotta che gli agricoltori europei stanno combattendo in questi giorni riguarda non soltanto il destino dell’agricoltura ma il destino di tutti i cittadini europei. E’ per questo che i cittadini europei – e quindi anche i cittadini italiani e siciliani – dovrebbero scendere in piazza accanto agli agricoltori. Perché la battaglia per salvare l’agricoltura dai ‘banditi’ dell’Unione europea che ci vorrebbero fare mangiare gli insetti per fare arricchire le multinazionali che dovrebbero allevare e vendere gli stessi insetti è una battaglia di civiltà che riguarda tutti noi.

Foto tratta da Minerva 2015 srl

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