Una riflessione sul raduno sovranista di destra andato in scena ieri a Firenze. Un passo del Vangelo di Matteo che vale per tutti, anche come indicazione di etica laica

di Enzo Guarnera

Vale a maggior ragione per quei politici che si fanno immortalare con Vangelo e Santo Rosario

“Quando il Figlio dell’uomo si siederà sul suo trono, tutti i popoli della terra saranno riuniti di fronte a lui.
Egli li separerà in due gruppi: metterà i giusti da una parte e i malvagi dall’altra. Allora dirà ai giusti: ‘Venite, voi che siete i benedetti del Padre mio, entrate nel regno che è stato preparato per voi. Perché io ho avuto fame e voi mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato nella vostra casa; ero nudo e mi avete dato i vestiti; ero malato e siete venuti a curarmi; ero in prigione e siete venuti a trovarmi.’ E i giusti diranno: ‘Signore, ma quando ti abbiamo visto
affamato e assetato e ti abbiamo rifocillato? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo dato i vestiti? Quando ti abbiamo visto malato o in prigione e siamo venuti a trovarti?’
Il re risponderà: ‘Tutte le volte che avete fatto ciò a uno dei più piccoli di questi miei fratelli, lo avete fatto a me!’ Poi dirà ai malvagi: ‘Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno che Dio ha preparato per il diavolo e per i suoi simili! Perché ho avuto fame e sete e non mi avete rifocillato; ero forestiero e non mi avete ospitato nella vostra casa; ero nudo e non mi avete dato i vestiti; ero malato o in prigione e non siete venuti da me.’ Quelli risponderanno: ‘E quando ti abbiamo visto e non abbiamo fatto tutto ciò?’. E il re: ‘Vi dico che tutto quello che non avete fatto a uno di questi piccoli, non l’avete fatto a me.’ E andranno nella punizione eterna, mentre i giusti andranno nella vita eterna”. Chi non è cristiano può anche passare oltre. Chi, invece, dice di esserlo, è invitato a riflettere, seriamente, sul proprio operato. A maggior ragione se ama farsi fotografare con il Vangelo in una mano e il Rosario nell’altra. Chi ha orecchie per intendere, intenda!

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