Trump e Zelen’skyj: intesa sui minerali. Sconfitti Regno Unito e Francia. La Russia vuole logorare l’Ue. Hamas usa il fuoco contro Gerusalemme. Putin incontra il regista americano Oliver Stone

Si combatterà anche nel ‘Giorno della vittoria’ della Russia che cade il 9 Maggio

Proviamo a fare il punto della situazione sulla guerra in Ucraina. Cominciamo col dire che, fino a questo momento, non c’è alcuna prospettiva di pace né, tanto meno, di una tregua, a parte i tre giorni proposti dal presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, per i festeggiamenti del ‘Giorno della vittoria’ della Russia che cade il 9 Maggio. Ma il presidente ucraino, Volodymyr Zelen’skyj, supportato dall’Unione europea in ordine sparso ha detto di no. Quindi si continuerà a combattere. In verità Zelen’skyj, supportato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha chiesto una tregua di un mese. Ma la Russia, per bocca del proprio Ministro degli Esteri, Sergej Lavrov, ha respinto tale proposta e ha anche spiegato perché. Intanto – stando a quanto si legge sui giornali europei – il presidente americano Donald Trump e Zelen’skyj avrebbero firmato l’accordo sui minerali. Se è così, Regno Unito e Francia escono malconcie, perché i giacimenti di uranio e titanio ucraini passano sotto il controllo americano. Se è così Trump segna un grande punto in favore degli Stati Uniti d’America. Mentre l’Ue pensa alla guerra e ad armarsi, gli USA si prendono le riserve minerarie ucraine. In cambio l’Ucraina avrà un po’ di soldi per la ricostruzione. Con molta probabilità, Zelen’skyj ha capito che inglesi e francesi contano poco o nulla. Forse l’ha capito qualche giorno fa in Vaticano, quando Trump ha allontanato il presidente francese Macron e la sedia dove pensava di sedersi…

L’Unione europea non riesce a trovare 25 mila militari da inviare in Ucraina. Della serie, ‘mmenzu a strada… Brutte notizie da Israele: Hamas sta promuovendo gli incendi attorno a Gerusalemme. Aspettiamoci una reazione

In questo scenario il citato Ministro degli Esterio russo, Lavrov, ha chiarito che la Russia sta dettando le condizioni sulla guerra in Ucraina. Il cessate il fuoco potrà materializzarsi solo se i russi avranno la certezza che la tregua non venga usata dall’Ucraina per riarmarsi. Il Ministro degli Esteri russo non ha torto. L’Unione europea, che fornisce soldi e armi all’Ucraina, si sta riarmando. A cominciare dalla Germania che ha contratto un debito di mille miliardi di euro per produrre o trovare armi. Firmare una tregua in questo momento sarebbe, per il Governo russo, una grande ingenuità, perché c’è il dubbio che Germania e, in generale, Unione europea utilizzerebbero la tregua per riarmare l’Ucraina. Morale: la guerra continuerà, non si sa fino a quando. La notizia di queste ore, lanciata dalla stampa inglese, è che i 27 Paesi dell’Unione europea non sono nemmeno nelle condizioni di racimolare 25 mila soldati da mandare in Ucraina. A quanto pare, ufficialmente mancano soldi e armi. In realtà, manca la volontà. Forse perché con quello che si vede in giro, black-out in Spagna e incendi nel centro di Londra, lo spirito guerrafondaio ‘europeista’ va scemando? Altra notizia di queste ore: gli incendi attorno a Gerusalemme con una parte della popolazione costretta a sfollare. Non sapendo come reagire Hamas incita alla rivolta invitando la popolazione palestinese a dare fuoco a tutto. Non la vediamo bene. La nostra sensazione è che ci sarà una reazione di Israele.

La Crimea? Ormai è una Regione russa. L’ha capito anche Trump

Tornando a Lavrov, va detto che i russi non vogliono più essere presi per i fondelli, com’è avvenuto con gli accordi di Minsk e con la sceneggiata di Istanbul. E se l’Unione europea che non conta niente per bocca della responsabile della politica estera della stessa Ue, Kaja Kallas, che conta ancora meno dell’Unione europea, continua a ribadire il “No” alla Crimea diventata una Regione russa, Lavrov si limita a liquidare tale questione: “Questo è un affare fatto”, ha detto, elogiando il presidente USA, Donald Trump, che considera la Crimea una Regione russa. Punto. Le sanzioni? Lavrov ha spiegato che la Russia è sopravvissuta alle sanzioni e le ha trasformate in un motivo di forza per la stessa Russia e di debolezza per i nemici del suo Paese, a cominciare dall’Unione europea. Il Ministro ha fatto capire che si augura che le sanzioni contro la Russia restino, per non permettere “al marciume del parassitismo occidentale” di tornare a usufruire dei beni russi. Lavrov dice che l’America di Trump sembra capire che con la Russia si può trattare. Cosa che non ha capito, o non ha voluto capire, la precedente amministrazione americana di Joe Biden. Trattative sì, ma rimangono le differenze. Il tempo stringe, ha lasciato capire il Ministro degli Esteru russo: e il tempo gioca in favore della Russia. L’economia russa cresce. E le alleanze della Russia sono solide. Lavrov ha ribadito che ormai viviamo in un mondo post unipolare.

Botta e risposta tra Germania e Russia

La guerra in Ucraina proseguirà. I 27 Paesi dell’Unione europea continueranno a svenarsi per pagare ogni mese la guerra a Zelen’skyj e compagnia bella. Del resto, l’Ucraina ha ormai un’economia allo sbando. Qualcuno i soldi agli ucraini li deve fornire. Basti pensare alle decine e decine di droni kamikaze che l’Ucraina lancia ogni giorno contro la Russia. Sono armi che costano una barca di soldi. Che la guerra in Ucraina continuerà, con la Russia che avanza ma non forza i tempi proprio per indebolire l’economia europea, lo si capisce dal botta e risposta tra il Ministero degli Esteri tedesco e la portavoce del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, Maria Zakharova. “La Germania valuta negativamente la recente tregua pasquale in Ucraina e invita la Russia ad accettare un cessate il fuoco permanente invece della tregua annunciata in occasione della celebrazione dell’80º anniversario della Vittoria”, fa sapere il Governo della Germania. “La Russia valuta negativamente il ruolo sovversivo della Germania nell’escalation della crisi ucraina e invita Berlino a smettere di uccidere cittadini ucraini tramite la fornitura di armi al regime neonazista di Kiev”, replica la Zakhrova.

Il regista americano Oliver Stone ha incontrato Putin

La scorsa notte ucraini e mercenari hanno colpito duro, provocando con un bombardamento un incendio in un’area di 720 metri quadrati. Il Ministero della Difesa della Russia ha fatto sapere che la notte scorsa la difesa aerea russa ha distrutto 34 droni ucraini. Un canale Telegram scrive che “15 droni sono stati abbattuti nella Regione di Kursk, 8 nella Regione di Bryansk, 7 nella Regione di Oryol, 3 nella Regione di Vladimir e uno nella Regione di Belgorod”. I russi, da parte loro, hanno continuato a bombardare vari territori dell’Ucraina con i ‘Gerani’. Da segnalare, in queste ore, due notizie che si contraddicono. La prima notizia è che Trump e Zelen’skyj starebbero per firmare il ‘famigerato’ accordo sui minerali avversato da Francia e Regno Unito che non vogliono che gli USA prendano il controllo soprattutto di uranio e titanio presenti in Ucraina. Ad ogni modo, la notizia dell’accordo tra America e Ucraina viene, di fatto, smentita da Trump che in queste ore avrebbe detto: “Non sono dalla parte di Zelensky. Non invierò altre armi all’Ucraina”. Ultima notizia: Vladimir Putin ha incontrato il regista americano Oliver Stone. Magari verrà fuori pure un film. Chissà.

Foto sopra tratta da Il Fatto Quotidiano

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