Denuncia dei Comitati Civici di Palermo: attenzione alla truffa dello specchietto

Riprendiamo un post dell’Associazione Comitati Civici di Palermo su una truffa molto diffusa nelle città

I Comitati Civici Palermo è un’Associazione di cittadini che, da anni, si batte per restituire decoro a una città ancora oggi malandata. Ebbene, sulla pagina Facebook di questa Associazione leggiamo un post che interessa gli automobilisti di Palermo: “Vorrei invitare a fare molta attenzione alla recrudescenza della truffa dello specchietto. Stamattina nella parte bassa di viale Michelangelo, mentre si camminava lentamente incolonnati, da una macchina parcheggiata un delinquente seduto alla guida sporgendosi dal finestrino ha colpito con un oggetto il mio specchietto retrovisore, dopodiché mi ha seguito tentando di tagliarmi la strada ma vedendo che avevo in mano il telefonino e stavo per fotografargli la targa è scappato . Non avendo materialmente avuto il tempo di fotografarlo non ho in mano nulla, i carabinieri sono stati molto gentili ma con questi pochi elementi chiaramente non si può fare niente. Invito tutti a stare molto attenti e soprattutto a non scendere dalle macchine perché l’aspetto dell’individuo era veramente poco raccomandabile”.

Cosa fare per difendersi

La truffa dello specchietto è oggi molto diffusa. In che cosa consiste e come viene messa in atto? Il malvivente – o i malviventi – che operano su un’altra auto che si affianca alla vostra auto vi invitano a fermarvi perché, senza nessuna prova, sostengono che voi avete rotto lo specchietto della loro automobile. Non è così, ma loro, con fare autoritario, spesso al limite della minaccia, sostengono questa tesi. Questi signori, chiamiamoli così, vi chiederanno il pagamento in denaro per il danno che, a loro dire, avete provocato alla loro auto. Vi diranno che è bene chiudere subito la faccenda per evitare la burocrazia delle assicurazioni. I truffatori, a seconda della persona che cade in questa truffa, sanno quanto debbono chiedere: 20 euro, 50 euro, 100 euro in base all’aspetto dell’automobilista. In questi casi non bisogna dimostrare incertezza ed esitazione, perché questo avvantaggia psicologicamente i malviventi. Poiché la truffa dello specchietto si consuma in pieno giorno, anche in mezzo al traffico, bisogna scendere dalla propria auto e con fermezza, senza esitazione, bisogna contestare con calma la ricostruzione dei fatti. Questo già mette in difficoltà i truffatori che contano molto sull’espetto psicologico e sulla possibilità di concludere l’operazione in pochi minuti. Loro insisteranno. A questo punto bisogna precisare che è bene chiamare i Vigili urbani per far stabilire a loro chi ha ragione e chi ha torto. Con molta probabilità, andranno via.

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