Prima hanno ‘pilotato’ gli attacchi terroristici in Russia contro due ponti e un aeroporto militare. Ora il ‘culo’ gli trema perché sanno che la risposta russa sarà durissima. Intanto Putin e Trump…

Ucraini, ‘europeisti’ e vertici NATO hanno capito che le parole della portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, annunciano tempesta seria…

Paura. In queste ore tra Ucraina, Unione europea e NATO serpeggia la paura. Dopo gli attacchi terroristici in Russia, l’aria è diventata pesante. Sulle responsabilità di questi attentati Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, è stata molto netta: “L’Occidente è coinvolto nelle attività terroristiche del regime di Kiev. Nessun attacco terroristico, che ovviamente, alla luce di tutti i fatti, può essere classificato esclusivamente come atto terroristico, ha mai ricevuto alcuna condanna. Nessuno ha nemmeno provato a rimproverare il regime di Kiev a livello ufficiale nei Paesi occidentali. Nemmeno una volta. In primo luogo, i Paesi occidentali forniscono armi a questo scopo. Specificamente per commettere questi atti terroristici estremisti. Non pongono alcuna condizione o restrizione. In secondo luogo fungono da osservatori, forniscono coordinate, perché solo i Paesi occidentali, le aziende occidentali affiliate agli Stati occidentali, hanno tali capacità. Il punto successivo è che l’Occidente fornisce sostegno politico e motiva politicamente il regime di Kiev a compiere tali passi”. Il messaggio è chiarissimo: senza l’aiuto dei Paesi occidentali gli attentati contro due ponti e contro un aeroporto militare russi non si sarebbero potuti materializzare.

Il fatto che Putin abbia parlato con Trump significa che il presidente russo non ritiene l’America responsabile degli atti terroristici. Intanto in Russia cresce la rabbia dei ‘falchi’ che l’hanno giurata all’Unione europea…

Tra i Paesi occidentali che hanno partecipato a questi attentati non ci dovrebbero essere gli Stati Uniti d’America. Il condizionale è sempre d’obbligo. Però va detto che se il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, avesse avuto qualche dubbio, non si sarebbe intrattenuto oltre un’ora con il presidente USA, Donald Trump. Tra l’altro, lo stesso Trump ha lasciato intendere molto chiaramente che ci sarà una risposta russa. Da qui lo sconcerto e la paura. Che non risparmia i Paesi dell’Unione europea: tutti i Paesi dell’Unione europea. Secondo i ‘falchi’ di Mosca – che ci sono e che fino ad ora sono stati tenuti a bada dal presidente della Federazione Russa – lo stesso Putin avrebbe sbagliato a non lanciare qualche ‘segnale’ a tutti i Paesi Ue. Se c’è una cosa che i ‘falchi’ non hanno tollerato sono i politici europei che, mentre fornivano soldi e armi all’Ucraina, dicevano di non essere in guerra contro la Russia. Parole, purtropppo ripetute in continuazione, che suonano, contemporaneamente, in generale come un’offesa all’intelligenza e, in particolare, quasi come scherno verso i russi.

Governanti Ue, ucraini e vertici NATO sanno che gli attacchi russi arriveranno ma non riescono a immaginare dove, come e quando

In queste ore – è inutile girarci attorno – ci si interroga su quale potrebbe essere la risposta russa agli attentati. E il fatto che la Russia, fino ad ora, si sia limitata a respingere gli attacchi con droni degli ucraini, a bombardare Kiev e altri territori ucraini, a proseguire la lenta e inesorabile conquista di territori ucraini e a rispingere sistematicamente gli attacchi di militari ucraini e mercenari che cercano di riprendersi qualche lembo della Regione russa di Kurks rende l’atmosfera ancora più sinistra. Governanti Ue, ucraini e vertici NATO sanno che gli attacchi russi arriveranno ma non riescono a immaginare dove, come e quando. Un’attesa snervante e logorante. Non mancano contraddizioni. Militari ucraini e mercenari hanno ‘incassato’ il via libera per connettersi alla piattaforma digitale del Centro di Comando e Controllo che viene utilizzata dalla maggior parte dei Paesi della NATO. Un vantaggio incredibile per ucraini e guerrafondai Ue. E’ probabile che anche questo sia stato al centro del colloquio tra Putin e Trump. A noi sembra difficile, se non impossibile, che il presidente americano faccia il doppio gioco operando di ‘sponda’ con NATO e Unione europea per fregare la Russia. Se non è così Putin lo dovrà in un certo senso dimostrare chiedendo conto e ragione alla NATO su questa strana storia del Centro di Comando e Controllo. O magari facendo in modo che la NATO si dissolva. La seconda ipotesi sembra la più probabile.

Trump potrebbe fare collassare la NATO? No, perché collasserà da sola con la storia del 5% del PIL

Che dire, ad esempio, dalla richiesta, ai Paesi NATO, di partecipare alle spese della stessa NATO con il 5% del Prodotto Interno Lordo (PIL)? In questo momento l’economia Ue è, come si usa dire in questi casi, con il ‘culo a terra’ e per la stragrande maggioranza dei Paesi dell’Unione europea sarebbe impossibile trovare questi soldi. Tra l’altro, le riserve di gas nell’Ue sono in diminuzione. Non è una riduzione drammatica ma è un problema, soprattutto per i Paesi dove ormai le Estati sono ‘bollenti’ e il consumo di gas per rinfrescare l’ambiente va a tremila! Superfluo precisare che i fornitori di gas dell’Europa sono, guarda caso, Russia (metano) e America (gas liquido). Con poco gas e con lo spettro dei dazi doganali i Paesi Ue non avranno certo tempo e soldi per occuparsi della NATO. Figuriamoci, poi, se, come già accennato, dovrebbero corrispondere il 5% del PIL!

Ipotesi cyberterrorismo?

Un altro argomento che potrebbe essere stato oggetto della telefonata tra Putin e Trump è l’atteggiamento del Regno Unito, che blatera di armamenti e attacchi informatici alla Russia. Non è che i russi siano particolarmente preoccupati del cyberterrorismo occidentale e, in particolare, inglese. Però, da quello che leggiamo qua e là, i russi sarebbero infastiditi. Una risposta, per esempio, potrebbe essere proprio un bell’attacco di cyberterrorismo russo per bloccare per un paio di settimane tutto ciò che di economico passa dalla rete. Per gli ‘europeisti’ che hanno svenduto i cittadini alle banche sarebbe un colpo durissimo. Tale ipotesi non dovrebbe dispiacere a Trump, che di certo non è un tifoso della globalizzazione eeconomica che viaggia su Internet: anzi. Il presidente americano, che deve ovviamente fare finta di difendere i giganti del Web statunitensi, in realtà li detesta, non a caso si è creato un sociale per conto suo. Tra l’altro, il suo rapporto con il patron di X, Elon Musk, non sta andando bene. Quindi…

Trump a NATO, Ucraina e Unione europea: nei cieli del Mar Baltico e del Mar Nero vedetevela voi…

A dare forza a un rinvigorito patto di ferro tra Putin e Trump c’è una notizia lanciata da Bloomberg e ripresa da un canale Telegram: “Gli Stati Uniti hanno rifiutato di fornire supporto aereo alle forze britanniche e francesi qualora venissero inviate in Ucraina. Senza il sostegno degli Stati Uniti, gli strateghi europei hanno ridimensionato le aspettative”. Insomma, diventa difficile per i Paesi dell’Unione europea effettuare i pattugliamenti aerei nel Mar Baltico e nel Mar Nero. Un conto è avere le spalle coperte dall’aeronautica militare americana, altra e ben diversa cosa è andare da soli, per giunta con gli americani che, di fatto, stanno mollando l’Unione europea. E’ di queste ore la mossa a sorpresa del Segretario alla Difesa statunitense, Pete Hegseth, di non partecipare alla riunione del Gruppo di Contatto per la Difesa dell’Ucraina che si è tenuto il 4 Giugno 2025 a Bruxelles. Di fatto, il Pentagono si è chiamato fuori dal coordinamento per gli aiuti militari all’Ucraina. Pesante la sventola, no?

Foto tratta da Avvenire

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