Ma come gli è saltato in testa agli occidentali di colpire con un atto terroristico un aeroporto militare russo? In questo momento in Ucraina c’è l’inferno

NATO e Unione europea non sanno che pesci prendere, perché non si aspettavano un bombardamento russo così pesante. La rabbia dei tedeschi e dei polacchi. Con i russi che hanno a disposizione un nuovo drone con intelligenza artificiale

Come annunciato, i russi stanno mettendo a ferro e fuoco l’Ucraina e il Mar Nero (qui un articolo dell’8 Giugno che annunciava l’inferno di bombe russe). E si accingono a utilizzare un nuovo drone d’attacco con intelligenza artificiale V2U in grado di cercare e selezionare autonomamente i bersagli. Gli ucraini denunciano che proprio nel Mar Nero i russi stanno utilizzando a piene mani i Tu-22M3, bombardieri strategici molto efficaci (qui un approfondimento). Chi ha capito quello che sta succedendo, e soprattutto quello che potrebbe succedere nei prossimi giorni, sono il Cancelliere tedesco Friedrich Merz e il Governo della Polonia. Il primo non si capisce quali missili vorrebbe fornire all’Ucraina, se è vero che i missili Taurus KEPD 350 tedeschi sarebbero già in Ucraina con i russi che stanno cercando di scovarli per distruggerli. Quanto alla Polonia, il Governo di questo Paese non sa cosa fare: ha fatto levare in volo i propri aerei militari per fare, come diciamo in Sicilia, a patti i masculu: della serie, ci siamo anche noi. Ma i russi sinni futtino (li ignorano, per i non siciliani). La verità è che NATO e Unione europea, che sono in prima linea con l’Ucraina, non si aspettavano un reazione così violenta della Russia dopo gli attentati terroristici agli aeroporti russi, forti anche delle minchiate che i media occidentali continuano a scrivere sui russi ridotti con poche armi e confusi e buttante varie. Più i media occidentali scrivono e raccontano minchiate, più i russi colpiscono l’Ucraina. Proprio mentre i media occidentali diffondono queste stupidaggini, in Ucraina c’è l’inferno. Ucraini e occidentali cercano di sviluppare qualche attacco. Stanotte, per esempio, sono riusciti a sparare 49 droni che sono stati intercettati e distrutti dai russi. L’unico attacco degno di nota di ucraini e occidentali è l’aver colpito un centro culturale e ricreativo nel distretto di Rylsk, nella Regione di Kursk, uccidendo un uomo e ferendo altre cinque persone. Ucraini e occidentali hanno attaccato anche un gasdotto nella Regione di Voronezh, che ha subito danni per la caduta di detriti. Per il resto, il nulla.

Impossibile andare dietro al numero impressionante di centri ucraini colpiti nelle ultime 24 ore da missili e bombe dei russi. Che si preparano a controllare tutto il Mar Nero

Quasi impossibile andare dietro al numero impessionante di attacchi che stanno massacrando l’Ucraina in queste ore. Nel Mar Nero è stata bombardata Odessa e sono state colpite alcune piattaforme offshore per la produzione di petrolio e gas. Quindi lanci di missili Iskander e Kinzhal, con esplosioni nelle regioni di Kiev, Sumy, Chernigov (Nezhin), Kharkov (Zolochev), Rovno (Dubno – base aerea) e Poltava (Kremenchug). Lanciati anche i missili X-101. Come già ricordato, in azione anche gli aerei Tu-22M3 che hanno bombardato l’isola di Zmeiny, nel Mar Nero. Sembra che alcuni missili avrebbero colpito le piattaforme di perforazione autosollevanti. In tutto questo il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha varato la Strategia di sviluppo della Marina fino al 2050. Obiettivo chiaro: il controllo del Mar Nero.

Il Paese di Putin sta puntando sul Donetsk e su Dnepropetrovsk

I russi non si limitano a bombardare a tappeto l’Ucraina. Sempre con la copertura aerea conquistano nuovi territori. In queste ore, come leggiamo in un canale Telegram, “hanno raggiunto il confine occidentale della Repubblica Popolare di Donetsk e continuano a sviluppare l’offensiva sul territorio della Regione di Dnepropetrovsk, dove “si concentra un gran numero di interessi finanziari e centri d’influenza, ad esempio il più grande centro ebraico dell’Ucraina, la Menorah“.

Israele invia i missili Patriot in Ucraina

Abbiamo detto del nervosismo del Cancelliere tedesco Merz. E ne ha ben donde. Sembra, infatti, che i russi, in caso di altri attentati terroristici, sarebbero pronti a colpire i centri NATO presenti nel territorio tedesco e in altri Paesi europei. Soprattutto quelli in territorio tedesco. Non solo. Mosca ha fatto sapere di aver già demolito 26 dei 31 carri armati Abrams forniti all’Ucraina dagli Stati Uniti (foto sotto tratta da un canale Telegram). Arriva anche una notizia da Israele, che avrebbe trasferito in Ucraina i sistemi di difesa aerea Patriot. Con i russi che replicano dicendo che di missili Patriot ne hanno già distrutti tanti. Insomma, la guerra continua. Per stanotte e domani non si escludono addirittura bombardamenti ancora più pesanti in Ucraina.

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