Barnaba, venerato come Santo dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa, fu protagonista insieme con San Paolo del primo viaggio apostolico per l’Asia Minore

di Frate Domenico Spatola

Gli “Atti degli Apostoli” di quella prima avventura raccontano mille particolari

Mi piace Barnaba. Al pari dell’Apostolo Paolo. D’altronde fu suo padrino. Lo iniziò alla vita della Chiesa, garantendo per lui che, agli inizi della Chiesa, era temuto dalle Comunità cristiane che ne ricordavano la intemperanza e avversione prima della conversione. Barnaba, nativo di Cipro, presto venne a Gerusalemme dove portò generosamente il ricavato della vendita dei suoi poderi. Con Paolo fu protagonista nel primo viaggio apostolico per l’Asia Minore. Gli “Atti degli Apostoli” di quella prima avventura raccontano mille particolari. Ma fu ad Antiochia, dove aveva fondato la Comunità, che manifestò la maturità della sua fede. Con Paolo difese gli Ellenistica. Erano i Cristiani venuti dal paganesimo. Andavano circoncisi, ossia sottomessi alla Legge di Mosè, prima di divenire cristiani, per i Giudeo-cristiani scesi da Gerusalemme per impedire ai “non circoncisi” di dirsi “cristiani”. Il tema era essenziale per la natura stessa dell’eredità di Cristo. Con il Concilio di Gerusalemme, gli apostoli decisero per la essenzialità della vita e la sopravvivenza del Cristianesimo, che “in Cristo non c’era né ebreo né greco, ma si era tutti creature nuove”. Una incomprensione, a causa di Marco, cugino di Barnaba, i due apostoli si divisero, e per il secondo viaggio per l’Asia, Paolo dovette rinunciare a Barnaba e scegliere altri compagni.

Foto tratta da Wikipedia

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