A tre anni dal disastroso incendio che ha devastato Stromboli Roma stanzia una milionata di euro. Una somma ridicola rispetto ai danni ambientali provocati non certo dagli abitanti dell’isola

Con tutta la buona volontà del caso, non riusciamo a capire che cosa ci sia da celebrare per questa ‘elemosina’ romana. Che senso ha utilizzare la formula “somma urgenza” dopo tre anni? Quale sarebbe l’urgenza?

“La Regione siciliana è pronta a partire con gli interventi di somma urgenza per affrontare il dissesto idrogeologico a Stromboli e Ginostra, nell’arcipelago delle Eolie, causato dall’alluvione dell’Ottobre 2024. Si tratta di quattro progetti che sono stati finanziati dal dipartimento nazionale della Protezione civile con un milione 190 mila euro. È quanto emerso nel corso di un tavolo tecnico che si è tenuto a Palazzo d’Orléans con il presidente della Regione, Renato Schifani, il quale, nominato commissario per questi interventi lo scorso 22 Aprile, si è subito attivato per definire un piano di lavoro immediatamente trasmesso alla Protezione civile nazionale che ieri ha approvato le opere da realizzare. In particolare, con 810 mila euro saranno finanziati i lavori di pulizia degli alvei dei torrenti Montagna e San Bartolo a Stromboli. Con 374 mila euro si opererà per la rifunzionalizzazione dei corsi d’acqua Mancuso, Malvasia e Serro Lazzaro a Ginostra. Con 6 mila euro si effettuerà la pulizia dai detriti in alcune strade nelle due località”. E’ quanto si legge in un comunicato della Regione siciliana.

I 16 milioni di euro che fine hanno fatto?

Ancora il comunicato: “Ci siamo mossi con la massima celerità – dice Schifani – per l’esecuzione delle opere di nostra competenza, per assicurare il ripristino delle condizioni di sicurezza su un’isola che è patrimonio Unesco e una delle cartoline della Sicilia. Abbiamo coinvolto tutti i soggetti che avranno un ruolo negli interventi perché la collaborazione è un metodo di lavoro del mio Governo per ottenere risultati immediati. Siamo a disposizione dell’amministrazione comunale per dare tutto il supporto necessario affinché quanto prima possa mettere in atto anche le opere di sua competenza. Infatti, per gli interventi della gestione commissariale in capo al Sindaco di Lipari (che è anche Sindaco di altre cinque isole dell’arcipelago delle Eolie, ad eccezione dei tre Comuni dell’isola di Salina ndr) per l’alluvione del 12 Agosto 2022 il Governo nazionale aveva stanziato altri 16 milioni di euro che dovranno essere spesi attraverso 12 progetti non ancora in fase esecutiva. Alla riunione erano presenti l’esperta del presidente della Regione, Simona Vicari, il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, il segretario generale dell’Autorità di bacino, Leonardo Santoro, il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, e i rappresentanti di Genio civile di Messina, Corpo forestale, dipartimento Sviluppo rurale e Pro loco Amo Stromboli”.

Quanto debbono durare ancora tutte queste produzioni cinematografiche e televisive? La Sicilia ci guadagna qualcosa? Per quello che sappiamo solo turismo mordi e fuggi

In verità, per quello che sappiamo, i problemi idrogeologici, a Stromboli, si sono notevolmente accentuati dopo l’incendio del 25 Maggio del 2022, mentre nell’isola si stava producendo una fiction televisiva. Circa tre mesi dopo il centro abitato di Stromboli è stato travolto da un fiume di fango, causato dal dilavamento della montagna in seguito all’incendio che ha incenerito la vegetazione e, di conseuenza, predisposto l’ambiente al dissesto idrogeologico. Da allora ad oggi non è stato fatto nulla, non certo per responsabilità del Comune delle Eolie e della Regione ma di un Governo nazionale che ignora la Sicilia. Dopo tre anni arrivano finalmente le prime risorse. A Roma si sono ‘sforzati’ e hanno tirato fuori un milione e 190 mila euro. Una somma ridicola che arriva dopo tre anni di abbandono con un dissesto che è andato avanti, tra dilavamenti e frane. Una vergogna internazionale. Non c’è proprio nulla da celebrare, semmai bisogna capire che fine hanno fatto i 16 milioni di euro stanziati sulla carta: esistono ancora o sono stati utilizzati per altre finalità? Quanto deve durare ancora questa continua cessione di ‘pezzi’ di Sicilia alle produzioni cinematografiche e televisive che, nel caso di Stromboli, non ha portato grandi ‘benefici’? La nostra Isola ha veramente bisogno di queste continue produzioni? A parte i disagi per i cittadini, la Sicilia ci guadagna qualcosa? Queste celebrazioni cinematografiche e televisive portano in Sicilia turismo mordi e fuggi che crea affari per una ristretta cerchia di imprese e caos e, in alcuni casi, deturpazione dell’ambiente nel resto della nostra Isola. Non sarebbe più corretto ospitare una produzione ogni tre-quattro anni chiedendo in cambio benefici per la nostra Isola invece di aprire le porte a tutti?

Foto tratta da Notiziario delle Isole Eolie # Eolie News

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