Se riusciremo a evitare l’estinzione dell’uomo si potrebbero anche sconfiggere i ‘padroni’: cupola bancaria e multinazionali

Il 2024 sarà l’anno dell’intelligenza e della civiltà? Con questa domanda riprendiamo un post di Alfonso Luigi Marra

di Alfonso Luigi Marra

Foto tratta da Italia Oggi

I cambiamenti sono sempre frutto della necessità, non bastando di solito nemmeno la convenienza. Per cui l’umanità – sotto la pressione della crisi ambientale e delle altre ad essa connesse, a partire da quella economica – inizia a predisporsi a rovesciare i padroni ai quali nel mentre continua a darsi: la cupola bancaria, le sue multinazionali, i loro lacchè, i loro beniamini. Padroni che – poiché insieme ad essa (il potere è una forza in sé di cui ognuno è nel contempo vittima e protagonista) stanno perdendo la folle guerra contro l’ambiente – hanno sempre meno risorse da destinarle. Ragione per la quale, man mano che si vede espropriata di quanto garantitole nello scorso mezzo secolo in cambio del consenso, inizia ad essere pervasa da quelle forme emotive, quali la dignità e l’onore, che implicano la ribellione e il cambiamento. Cambiamento che consisterà, se riusciremo a evitare l’estinzione, nel sorgere, per la prima volta, dell’era dell’intelligenza e della civiltà.

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