Domani si apre a Davos l’appuntamento annuale del  World Economic Forum. Stanno preparando una nuova pandemia per poi ‘curarci’ come dicono loro?

Dopo essersi fatti i ‘bagni’ con i vaccini contro il SAR-COV-2 le multinazionali farmaceutiche sognano di replicare: la qui lo spettro di una nuova pandemia agitato da chi ci vuole continuare a guadagnare

Domani a Davos, in Svizzera, si apre l’annuale incontro del World Economic Forum che andrà avanti fino al al 19 gennaio. Si tratta della 54esima edizione di un appuntamento che chiama a raccolta capi di Stato, imprenditori, scienziati e bla bla bla. In pratica, è una vetrina del potere che prelude a grandi operazioni non sempre eccezionali, anche se vengono rigorosamente presentate come tali. L’organizzatore è il solito Klaus Schwab, un economista tedesco, fondatore e presidente del Forum economico mondiale (WEF), o Forum di Davos. Quest’anno il tema centrale è i l“rebuilding the trust”, un inglesismo che tradotto significa ricostruire la fiducia. In tanti hanno ironizzato sul tema di quest’anno. Noi invece la consideriamo un’ammissione di responsabilità da parte dei potenti della Terra, che ammettono di aver provocato enormi danni: si pensi alla gestione affaristica della pandemia, o meglio, dei vaccini contro la pandemia che sono stati preceduti da diagnosi e cure sbagliate ma anche di cure centrate che sono state ostacolate, dall’Idrossicolorochina al plasma iperimmune. Non siamo così stupidi da pensare che un giorno il potere dirà la verità sulla gestione di pandemia e vaccini. Se non altro perché chi ha guadagnato una barca di soldi con la pandemia SARS-COV-2 vorrebbe replicare. Il World Economic Forum viene presentato come un appuntamento mondiale: tesi vera fino a un certo punto, perché si tratta di un’invenzione occidentale: ai Paesi del mondo che non si riconoscono più nell’Occidente nel dollaro americano del World Economic Forum non gliene può fregare di meno.

Come fanno a prevedere l’arrivo di una nuova, grave malattia? Sono dei maghi o la sanno lunga?

E’ un caso che uno degli argomenti che verrà trattato nell’annuale appuntamento di Davos si parlerà di una nuova, possibile malattia, magari più grave di quella andata in scena con la recente pandemia? Un fatto è certo: un intero panel dell’incontro previsto il 17 Gennaio avrà come titolo “Prepararsi alla nuova malattia X”. Argomento che, come leggiamo in un articolo di byoblu, vedrà “tra i relatori il direttore dell’Oms Tedros Ghebreyesus, il Presidente e amministratore delegato della multinazionale sanitaria Royal Philips e il Presidente del consiglio di amministrazione di AstraZeneca. La descrizione dell’evento – leggiamo sempre nell’articolo di byoblu – è volutamente fumosa e inquietante visto che della ‘malattia X’ non si conosce praticamente nulla: né come si chiama, né quale agente patogeno ne è la causa né tantomeno con quali sintomi si presenterà e neanche se esista davvero. Gli esperti dell’Oms sanno solo che prima o poi arriverà e che mieterà molte più vittime di quante ne abbia fatte l’epidemia di Covid o, aggiungiamo noi, di quante ne abbiano mietute i protocolli sbagliati e le cure volontariamente negate”. A Sciacca, per indicare il ritorno su un medesimo argomento, si usa dire: “E c’arribbatti ca ‘a minchia a ‘u pupu“. Insomma, la testa questi signori ce l’hanno ai gradi affari delle pandemie prossime venture.

Cosa hanno in testa dalle parti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità istituzione abbondantemente sputtanata?

Byoblu ci dà una notizia interessante: “In realtà la ‘malattia X’ è un evento atteso da anni, prima ancora del Covid 19. Ne parlava già l’Economist nel 2018, sottolineando la necessità degli ‘esperti‘ di lavorare in anticipo su vaccini ‘personalizzabili’ sul momento, a seconda del patogeno in questione“. Byoblu cita “Event 201, l’esercitazione globale sulle pandemie organizzata proprio dal World Economic Forum, insieme alla Bill & Melinda Gates Foundation e al Johns Hopkins Center for Health Security a ottobre 2019. Anche allora, era tutto scritto nero su bianco, direttamente sul sito dell’evento: ‘Event 201 simula l’epidemia di un nuovo coronavirus trasmesso dai pipistrelli ai maiali alle persone che può diventare facilmente trasmissibile da persona a persona‘. Pochi mesi dopo, ecco che la pandemia di coronavirus si verifica per davvero”. Insomma, questi potenti vanno sul pesante. E non è facile capire se lo fanno per tutelare la salute delle persone o per guadagnare. E’ in questo scenario che ha visto la luce il Trattato pandemico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sempre in risposta alla “nuova malattia x”, cioè alla nuova pandemia. Il dubbio, come ascoltiamo su Radio Radio, è che sia in corso un’operazione politico-sanitaria inquietante…

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