A Palermo dopo l’abbattimento degli alberi in viale delle Alpi tocca agli alberi di viale Michelangelo. Perché? Vattelappesca! L’importante è abbattere!

A segnalarci un nuovo attacco al verde della città è una nostra amica e lettrice

Passano gli anni, cambiano colore le amministrazioni comunali, ma a Palermo il ‘vezzo’ di abbattere gli alberi non passa mai di moda. Nel nome degli eterni appalti ferroviari stanno abbattendo gli alberi in viale delle Alpi. Qualche anno fa, sempre nel nome degli appalti ferroviari, hanno abbattuto gli alberi di Piazza Politeama. Per non parlare dei circa 2 mila alberi abbattuti per fare posto al Tram. I casi di alberi abbattuti nel capoluogo siciliano sono tanti. A cui si sommano gli alberi abbandonati che si spezzano con normali colpi di vento. Una nostra amica e lettrice, Dora Di Cara, ci segnala una nuova ondata di abbattimenti di alberi: “Perché -scrive – stanno tagliando gli alberi dello spartitraffico di viale Michelangelo? Non posso immaginare che sia per il Tram in quanto è stata completata da poco la nuova palificazione dell’illuminazione pubblica. E aggiungo che i pali vecchi non sono stati dismessi. Allego foto”.

A Palermo l’unica cosa che conta sunnu i picciuli. Altro che verde e alberi!

Nemmeno noi abbiamo una risposta. Come già accennato, a Palermo trattare male gli alberi, fargli mancare l’acqua, farli ammalare e poi abbatterli è un cosa normale. L’unica cosa che conta a Palermo, da sempre, sunnu i picciuli. In parole semplici, se gli alberi sono un ostacolo al dispiegarsi si affari & appalti a ruota libera, la politica cittadina non ci pensa due volte ad eliminarli.

Una città assediata da incendi e alberi tagliati

La verità è che a Palermo la politica non crede nei cambiamenti climatici e ama sfidare gli invasati che danno fuoco al verde in mezzo mondo. Come scriviamo spesso, gli incendi boschivi non sono un fenomeno siciliano: sono un fenomeno mondiale. In Sicilia gli incendi boschivi – che in verità da qualche anno lambiscono e in alcuni casi colpiscono anche i centri abitati – sono molto diffusi perché la politica non fa prevenzione, forse perché, come dire?, è più interessata a spegnerli con aerei anfibi ed elicotteri…

I palermitani si renderanno conto dei danni provocati dall’abbattimento degli alberi quando le temperatura arriverà a 50 gradi e ci saranno interruzioni nella fornitura di energia elettrica

Qualche settimana fa abbiamo documentato con le foto lo stato di abbandono del Parco della Favorita e delle pinete del quartiere ZEN. Nessuno si è premurato di eliminare arbusti secchi ed erbe secche. Ma stiamo divagando. Tornando alla lettera della nostra amica e lettrice, proveremo a capire perché stanno abbattendo gli alberi in viale Michelangelo. Non servirà a nulla, perché a Palermo c’è sempre un buon motivo per abbattere alberi. Sapete quando i palermitani si accorgeranno che gli alberi potevano servire a qualcosa? Con molta probabilità, a partire da Maggio del prossimo anno. Negli ultimi anni, tra alti e bassi, le stagioni estive sono state sempre più calde. Nel Luglio scorso siamo arrivati a 50 gradi centigradi per circa 12 ore. Non è da escludere che il prossimo anno, nella stagione estiva, si arrivi di nuovo a 50 gradi – o magari anche oltre – non per 12 ore ma per due o tre giorni. L’assenza di alberi rende l’aria più irrespirabile e più calda. I palermitani – compresi gli attuali protagonisti degli appalti ferroviari della città – si renderanno conto del danno che hanno fatto quando a Palermo si arriverà a 50 gradi per un paio di giorni, con interruzioni dell’energia elettrica, perché la rete potrebbe non reggere davanti a un’intera città che cerca di rinfrescare gli ambienti. Allora e solo allora, quando saranno guai seri, i palermitani capiranno…

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