A Palermo in un centro commerciale una lattuga da 250 grammi è costata un euro e mezzo, quindi 6 euro al kg. Non è un po’ troppo ‘salata’?

In Sicilia agricoltori e consumatori sono vittime degli intermediari

Palermo, ore 12 di oggi 27 Dicembre 2023. Dobbiamo acquistare una lattuga. L’indicazione ci dice che il prezzo è di 1,49 euro “a pezzo”. Ci sempre un po’ ‘salata’. Giunti a casa, poniamo la lattuga sulla bilancia: pesa 250 grammi. Ciò significa che abbiamo acquistato una lattuga a 6 euro al kg. Non è un prezzo un po’ esagerato? Se non avessimo un minimo di conoscenza dei meccanismi che regolano i rapporti tra agricoltori da una parte e centri commerciali e negozi artigianali (in questo caso i tradizionali fruttivendoli) dall’altra parte, si arriverebbe alla conclusione che gli agricoltori che producono lattughe sono ricchi e fortunati. Ma sappiamo che così non è, perché siamo certi che, agli agricoltori che producono lattughe, di questi 6 euro al kg, arriveranno le briciole. L’esempio minimo della lattuga dimostra, ancora una volta, due cose. La prima è che gli agricoltori sono vittime dei commercianti. La seconda cose è che i consumatori sono anche loro vittime dei commercianti. E allora?

Va eliminata, fin dov’è possibile, l’intermediazione dei commercianti. Il ruolo nefasto dei partiti politici che non fanno gli interessi della Sicilia

E allora ribadiamo quanto scriviamo da anni: agricoltori e consumatori si debbono liberare, fin dov’è possibile, dell’intermediazione dei commercianti. Già esistono i mercati locali e i mercati contadini. Sono esperienze che vanno incrementate. Noi siamo certi che gli agricoltori, vendendo le lattughe a 3 euro al kg direttamente ai consumatori, guadagnerebbero molto di più di quanto guadagnano oggi consegnando il prodotto ai commercianti. Ci guadagnerebbero anche i consumatori che – restando all’esempio della lattuga – risparmierebbero un secco 50%. La vera rivoluzione dell’agricoltura siciliana – con l’eccezione di prodotti freschi e trasformati che è bene esportare – sta nel far incontrare direttamente domanda e offerta di molti prodotti agricoli freschi e anche trasformati prodotti nella nostra Isola, eliminando l’intermediazione dei commercianti. Di questo si dovrebbe occupare la pubblica amministrazione: la Regione siciliana ma anche i Comuni. Ma fino a quando i Siciliani voteranno i partiti politici nazionali interessati a fa arrivare nella ‘colonia-Sicilia’ i prodotti agricoli del Nord Italia, o i prodotti agricoli, sempre freschi e trasformati esteri, ebbene gli agricoltori e i consumatori siciliani rimarranno schiavi di un sistema che li vessa e che fa anche arrivare sulle loro tavole prodotti agricoli freschi e trasformati che, spesso, sono di pessima qualità ( e ci fermiamo qui per carità di patria).

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