Affidare gli oltre 5 mila miliardi di risparmio privato degli italiani allo Stato? Sarebbe come consegnare un intero gregge di pecore a un branco di lupi affamati

Questa volta non siamo d’accordo con il nostro amico Ciro Lomonte

Fino ad oggi siamo sempre stati d’accordo con le analisi economiche di Ciro Lomonte, Segretario politico di Siciliani Liberi. Questa volta, invece, non siamo d’accordo con lui. Il tema è sempre la crisi economica italiana. Lomonte suggerisce una soluzione che, a nostro modesto avviso, è temeraria. Vediamo di cosa si tratta. “Siciliani Liberi – scrive Lomonte – propone pacatamente e in modo argomentato quella che riteniamo l’unica via di uscita dalla profonda crisi economica, sociale e demografica che sta letteralmente distruggendo Italia e Sicilia. Gli italiani hanno in banca, ovvero investiti in titoli di Stato e polizze assicurative 5 mila e 300 miliardi di euro. Per essere precisi, a fine 2021 avevano 5 mila e 256 miliardi di euro di ricchezza finanziaria, cresciuta di quasi 1.700 miliardi (+50%) nel precedente decennio 2011-2021 grazie alla creazione dal nulla di migliaia di miliardi da parte della BCE (Banca centrale Europea), dati agli Stati in cambio di titoli di Stato e da questi trasferiti a famiglie e imprese sotto forma di innumerevoli ‘bonus’. Non sapendo dove investirli, gli italiani tengono 1.629 miliardi sui conti correnti di banche e Poste, ben il 31% del totale. Il resto è investito in obbligazioni (233 miliardi), polizze assicurative (1.213 miliardi), fondi comuni (661 miliardi) e in azioni (ben 1251 miliardi). (https://www.ilsole24ore.com/…/risparmio-patrimonio…)”.

L’Italia è in ginocchio perché è stata ‘infilata’ nell’Unione europea dell’euro. Finora le uniche cose che non sono state derubate in Italia dagli ‘europeisti’ sono il risparmio privato e le abitazioni. Ma non è detto che resistano

“Posseggono poi un enorme patrimonio immobiliare – prosegue Lomonte -. Eppure, il Paese è in ginocchio. Con la natalità azzerata. Il motivo è semplice. Tutto questo denaro è fermo in attività improduttive di pura rendita finanziaria. Non ingannino i 1.251 miliardi di euro in azioni: sono azioni di banche ex italiane e di aziende della cosiddetta ‘economia digitale’ di oltreoceano i cui corsi azionari vengono artificiosamente fatti crescere a fronte di investimenti bassissimi e ben pochi posti di lavoro, peraltro costantemente tagliati negli ultimi 3 anni. Non essendo più italiane, ma controllate dal capitale internazionale, le banche un tempo italiane prestano ben poco denaro – e a tassi dolorosi – a famiglie e imprese. In breve, la ricchezza ristagna sui c/c e sulle ‘polizze’ e altri pezzi di carta. E marcisce. Perché l’inflazione al 100% in due anni ha dimezzato il valore reale della ricchezza finanziaria posseduta. Mentre i tassi al 4,5% – come ben sa chi sta provando a vendere un immobile – hanno fatto perdere più del 50% del valore residuo degli immobili. Distruggendo il mercato immobiliare. Gli investimenti pubblici e privati sono al minimo storico. E il territorio crolla, come mostra il triste volto delle città italiane a partire da Roma sommersa dai rifiuti e con le strade distrutte”.

Mobilizzare il risparmio privato degli italiani mettendolo su un contro corrente del Tesoro sarebbe una follia

A questo punto arriva la proposta del segretario di Siciliani Liberi: “C’è dunque un solo modo per uscire dalla crisi. Ed è quello di mobilizzare il risparmio paralizzato nella sterile ricchezza finanziaria mettendolo su un c/c del Tesoro remunerato al 2-3%. Lo Stato, ricreata IRI, utilizzerà il denaro per ricostruire la nazione. Siciliani Liberi è una forza politica matura: sappiamo benissimo che le banche ormai non più italiane e il governo ‘europeo’, di fatto antinazionale, non lo consentiranno. Ma sappiamo anche che, con la fine dell’energia a basso costo dalla Russia e la fine dei tassi a zero, e la guerra ai confini ormai in estensione al Medio Oriente, Unione europea ed euro appartengono già al passato. Lo sanno tutti, come prova il fatto che a nessuno interessi delle Elezioni europee che dovrebbero tenersi a Giugno, cioè fra 3 mesi. Siciliani Liberi guarda già a cosa fare dopo il crollo di Ue ed euro. Siciliani Liberi è appunto una forza politica matura: sappiamo bene che le stesse forze che hanno costruito l’integrazione monetaria europea, con l’uscita di Londra a fine 2019, lavorano attivamente per distruggerla precipitando l’economia della Germania in una crisi che la sta letteralmente distruggendo. L’Italia vive di forniture industriali alla Germania. Non è ovviamente un caso che, alla fine della sua storia, le stesse forze che hanno creato la Repubblica italiana abbiano portato al governo l’ex MSI. Occorre dunque prepararsi culturalmente e in modo organizzato ad affrontare giorni ed anni che saranno ben più duri del post 1945”.

Appena Stato italiano, Ue e USA avrebbero tra le mani gli oltre 5 mila miliardi di risparmio privato degli italiano lo farebbero sparire in meno di un anno

Sulla fine dell’Unione europea con tutto l’euro concordiamo. Ma ci sembra molto azzardato consegnare all’attuale Governo italiano oltre 5 mila miliardi di euro di risparmio che fa capo ai cittadini del nostro Paese. Per gli stessi cittadini italiani titolari di questi fondi sarebbe veramente una follia consegnarli a un Governo sottomesso, contemporaneamente, agli USA e all’Unione europea. Se questi questi soldi dovessero finire su un c/c del Tesoro gli americani imporrebbero al Governo italiano di stornare una parte di tali fondi nel pozzo senza fondo della guerra in Ucraina che, nella migliore delle ipotesi, si protrarrà sino all’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti, prevista nel Gennaio del prossimo anno. I ‘banditi’ & massoni dell’Unione europea comincerebbero a chiedere all’Italia di ‘ridurre’ i 3 mila miliardi di euro di debito pubblico, che per un buon 70% è solo volgare debito detestabile. Non c’è da fidarsi nemmeno del Governo italiano. Ricordiamoci che per dieci anni hanno bloccato gli stipendi dei dipendenti pubblici – compresi gli stipendi dei medici che lavorano nella sanità pubblica – e quando li hanno sbloccati non hanno pagato gli arretrati. Peraltro, hanno sbloccato scatti annuali delle retribuzioni erogando aumenti ridicoli. Ricordiamo che in questo momento, in Italia, con tanto di sentenze, ci sono categorie di lavoratori alle quali possono essere decurtate le pensioni e categorie di lavoratori privilegiati alle quali le pensioni non possono essere decurtate. Affidare ai Governi italiani, alla Ue e agli USA il risparmio degli italiani sarebbe come affidare un intero gregge di agnelli a un branco di lupi affamati.

Foto tratta da FABI

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