Avevamo il dubbio che il tanto celebrato Molo Trapezoidale di Palermo fosse stato fatto per gente danarosa: a quanto pare non ci siamo sbagliati

Un bello e grintoso articolo di PalermoToday dice pane a pane e vino al vino su un’operazione che, prima che culturale, sembra molto commerciale. L’anfiteatro transennato (fa quasi rima)

Su PalermoToday leggiamo un articolo interessante sul celebratissimo Molo Trapezoidale di Palermo. Presentato come un esempio da imitare, comincia ad emergere qualche criticità: “In particolare – leggiamo nell’articolo – durante le varie interviste rilasciate da chi ha contribuito alla realizzazione dell’opera, è stato sempre sottolineato che l’anfiteatro a gradoni prospicente Montepellegrino fosse uno spazio di sosta gradevole fruibile da tutti, per potere ammirare ‘il promontorio più bello del mondo’. Prova tangibile sarebbe ad esempio la scala di accesso esterna e le cornici di visuale prospettica su determinati scorci. Purtroppo invece dispiace constatare che da qualche settimana l’accesso a tale spazio è stato negato con delle transenne”. Qualche giorno fa, si racconta sempre nell’articolo, è venuto fuori che “che l’anfiteatro adesso è pertinenza del ristorante ‘CitySea’ di un noto chef, molto famoso in città, e quindi godibile solo dai clienti del ristorante. La gradonata infatti risulta adesso allestita con cuscini e illuminazione da wine bar”.

Così, per capire: questo posto è per tutti o per i ricchi? Quali sono i prezzi dei ristoranti? Lo scopriremo mangiando?

Quando questo posto è stato inaugurato in pompa magna ci siamo attirati qualche critica, perché avevamo il dubbio che dietro la valorizzazione di un’area portuale abbandonata – che è stata oggettivamente valorizzata – ci potesse essere dietro un’operazione commerciale con relativa sostanziale privatizzazione. I nomi altisonanti di negozi non esattamente nazionalpopolari e di ristoranti ‘con piatti grandi e porzioni piccole’ ci hanno fatto pensare a un posto per gente danarosa. Quelli, insomma, che se gli presenti un piatto da 200 grammi di pasta ‘cristiano’ gridano: “Oddio!”. Ecco, a quanto pare è così: “Se consideriamo inoltre che i vari player coinvolti per la parte food e del loisir sono indubbiamente per un’utenza ‘altospendente’ – leggiamo sempre nell’articolo di PalermoToday – ci si chiede se davvero il Pmy sia per tutti i palermitani o solo per alcuni, così come ci si chiede se tali orientamenti saranno replicati nella nuova interfaccia Porto-Città di via Crispi, attualmente in corso d’opera. Mai come adesso speriamo tutti di sbagliarci ed essere smentiti”. Ieri o l’altro ieri abbiamo letto un comunicato che magnificava l’apertura di non sappiamo quale ristorante di non ricordiamo bene di quale chef. Ci piacerebbe conoscere i prezzi di un pranzo e di una cena con relativi vini. Pensavamo di trovare queste notizie nel comunicato stampa. Accompagnare, magari, da un’illustrazione dei prodotti che verranno utilizzati, a cominciare da pasta e pane. E’ chiedere troppo?

Foto tratta da Rosalio

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