Bari, 333 morti improvvise tra Luglio e Agosto. Che succede? Legami con la stagione Covid?

Dalla stagione Covid in poi sono aumentate le morti improvvise. La scienza ufficiale esclude un legame con i vaccini anti Covid. Anche se non mancano le contraddizioni

Ormai si è perso il conto del numero delle morti improvvise. Certo, la scienza ufficiale ci dice che non hanno nulla a che vedere con la vaccinazione contro il Covid. Anche se si ammette che sì, l’aumento delle morti improvvise può essere legato, anzi è legato alla stagione del Covid. Accertato che oggi i morti di Covid sono, nella stragrande maggioranza dei casi, persone anziane con patologie pregresse, la spiegazione dell’aumento di morti improvvise viene ascritta in parte ai ritardi nella diagnosi dovuti al fatto che durante la stagione del Covid sono state trascurate le cure di altre patologie, comprese quelle cardiache; in parte perché oggi il sistema sanitario pubblico italiano è notevolmente peggiorato; in parte, infine, perché il Covid predispone l’organismo umano a contratte malattie (anche se tale tesi appare un po’ troppo generica). C’è da crederci? Come in tutte le cose della vita – compresa la scienza – è bene mantenere vivo il dubbio. Anche perché se venisse fuori una correlazione tra vaccino anti-Covid e morti improvvise tanti Governi dei Paesi occidentali sarebbero in gravissima difficoltà, visto che questo vaccino contro il Covid – che in realtà non è un vaccino, perché non dà alcuna immunità – è stato imposto con restrizioni delle libertà personali. E questo dovrebbe fare riflettere, soprattutto su chi, parlando in nome della scienza, ha escluso il dubbio, contraddicendo la filosofia della scienza…

I morti di Bari e i tanti dubbi

Detto questo, colpisce un articolo pubblicato da IL PARAGONE qualche giorno fa: “Emerge, in queste ore, un dato sconcertante quanto inquietante, che non può far riflettere sul fenomeno epocale, ma taciuto, dei cosiddetti malori improvvisi che dal 2021 stanno stroncando innumerevoli vittime. Ebbene, da qualche parte le hanno quantificate: sono addirittura oltre 300 le ‘morti improvvise’ – per la precisione 333 – avvenute nella sola Bari e solamente tra il mese di Luglio e i primi giorni di Agosto 2023. Eventi luttuosi e drammatici che, tuttavia, il ministero attribuisce al caldo. Proprio così, come si può leggere su Pugliareporter colpevole sarebbe “l’eccezionale ondata di calore registrata nel mese di luglio del 2023 e durata circa tre settimane, in cui a Bari si sono superati i 35 gradi, con picchi oltre i 40”. Dunque, sarebbe il caldo la motivazione, ora resta da capire il perché – visto che l’estate scorsa era anch’essa calda, grado più grado meno – si riscontri l’incremento del 42% rispetto ai periodi precedenti nella fascia degli over 65, quella più colpita. Detto questo, purtroppo, proprio di morti improvvise, e per il solito malore fatale, dobbiamo ancora parlare”.

La relazione dell’Aifa del Settembre 2021 quando…

Superfluo aggiungere che il caldo non ha colpito solo la Puglia ma quasi tutte le regioni italiane e anche altri paesi europei. Ricordiamo un articolo pubblicato dal quotidiano on line, Affaritaliani nel Settembre del 2021: ““… dopo la somministrazione dei vaccini anti Covid in Italia ci sono stati 506 morti circa in 211 giorni (505,9 per la precisione), una media di 2,4 deceduti al giorno. Ovvio che non ci sia alcuna prova che sia stato il vaccino a provocare deterministicamente la morte del paziente ma il dato è rilevante e da conoscere. Come scrive anche Aifa ‘il rapporto descrive le segnalazioni di reazioni che sono state osservate dopo la somministrazione del vaccino. Ciò non significa che queste reazioni siano state causate dal vaccino. Potrebbero essere un sintomo di un’altra malattia o potrebbero essere associate a un altro prodotto assunto dalla persona che si è vaccinata’”. In quei giorni Affaritaliani era venuto a conoscenza di una relazione dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. Da qui l’articolo ripreso da I Nuovi Vespri: “L’articolo analizza l’ultimo Rapporto Aifa (Agenzia italiana del farmaco) sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19, attività di sorveglianza che va dal 27 Dicembre 2020 al 27 Luglio 2021. Vengono esaminati dall’Aifa 211 giorni di somministrazioni a fronte di 65.926.591 dosi complessive di vaccino inoculate (prima e seconda dose). Ebbene, gli eventi avversi successivi alla vaccinazione anti-Covid segnalati sono 84.322. Qui i dati vanno letti bene: “L’87,1% delle segnalazioni”, cioè di queste 84.322 segnalazioni, “è riferita a eventi non gravi”, mentre “il 12,8% a eventi avversi gravi”, ospedalizzazioni, paralisi, pericolo di vita, morti, eccetera. Lo 0,6% di queste 84.322 sono decessi, scrive Aifa a pagina 11”. Da qui si arriva ai citati “506 morti circa in 211 giorni (505,9 per la precisione), una media di 2,4 deceduti al giorno”. Ribadiamo: questo non significa che tali reazioni siano state causate dal vaccino. Ma la correlazione temporale c’è”.

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