‘Buio’ fra Trump e Putin? Le trattative sull’Ucraina si sono arenate. Le minacce sulla festa della vittoria del 9 Maggio a Mosca e i toni non esattamente amichevoli di Peskov su Rubio…

E’ inutile girarci attorno: tra America e Russia non c’è più un clima sereno: anzi

Si sono ‘raffreddati’ i rapporti fra Donald Trump e Vladimir Putin? La domanda è legittima stando ad alcuni segnali. Il primo segnale arriva dalla rete. Strumenti d’informazione vicini alla Russia, che fino a qualche giorno fa non calcavano mai la mano sull’amministrazione americana, adesso, come dire?, cominciano a sottolineare contraddizioni e divisioni, vere o presunte, tra gli Stati Uniti e alcuni Paesi occidentali. Per esempio, l’enfasi sul Giappone che, per rispondere polemicamente ai dazi doganali USA, metterebbe in vendita i titoli di Stato americani. Tesi un po’ avventurosa (qui un articolo). Un secondo segnale è sminuire l’accordo sui minerali tra America e Ucraina. Un terzo segnale è lo stallo sulle trattative tra Russia e Stati Uniti d’America sull’Ucraina. Questo, forse, è un punto che potrebbe fare saltare tutto. Proviamo a illustrare perché.

Altro che stop alla guerra: i russi stanno aumentando la pressione militare sull’Ucraina

E’ noto che in queste ore Putin sta trattando con gli americani su come fermare quanto meno le armi in Ucraina. Ma il dialogo si sarebbe arenato. Il presidente della Federazione Russa insisterebbe sul pieno controllo dei territori delle Regioni di LPR, DPR, Kherson e Zaporizhia, e non lungo la linea del fronte. Mentre gli americani chiedono il cessate il fuoco lungo l’attuale linea del fronte. Per tutta risposta, i soldati russi, che fino a qualche giorno fa avanzavano in Ucraina ma senza ‘accelerare’, adesso stanno aumentando sensibilmente gli sforzi militari. Insomma, per dirla in breve, l’esercito russo sta facendo l’esatto contrario rispetto alle richieste americane. Se non è ancora una rottura è qualcosa che gli somiglia. Sappiamo tutti che l’Ucraina non sa dove trovare i soldati e che a combattere contro i russi, in maggioranza, sono militari occidentali e mercenari pagati dagli stessi occidentali. Questi ultimi in queste ore stanno provando ad attaccare alcune aree abitate della Russia e, in qualche caso, sono anche riusciti a colpire edifici civili. Questo ha reso ancora più determinati i russi che, con molta probabilità, accentueranno gli attacchi. Non è da escludere qualche atto di forza prima del 9 Maggio.

Le dichiarazioni di Zelen’skyj totalmente fuori luogo. Se dovesse succedere qualcosa a Mosca potrebbero essere in tanti a doverne rispondere. In Europa c’è chi continua a scherzare con il fuoco

In tutto questo c’è una dichiarazione del presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyj, che avrebbe mandato su tutte le furie non soltanto Putin, ma anche i collaboratori dello stesso Putin che vorrebbero sia un aumento della pressione militare in Ucraina in generale e a Kiev in particolare, sia azioni concrete contro l’Unione europea che continua a sostenere l’Ucraina con soldi, armi e, forse, anche in altre forme. Cosa ha detto Zelen’skyj per aver creato tanto nervosismo tra i russi? Ha detto che il 9 Maggio, giorno in cui in Russia si festeggia la vittoria contro il nazismo, non potrà “garantire la sicurezza”. E’ chiaro che il presidente ucraino sta cercando di seminare la paura a Mosca. E’ una strategia molto pericolosa. Ribadiamo: sotto il profilo militare Zelen’skyj, oggi, è piuttosto fragile. Non è da escludere che questa dichiarazione, tutt’altro che pacifica, sia stata concordata con i suoi alleati. Non sappiamo cosa succederà il 9 Maggio in Russia. Ma è chiaro che se dovesse succedere qualcosa, ebbene, tutti gli alleati dell’Ucraina sarebbero a rischio di subire una risposta russa. Non è un bel momento, quello che stiamo vivendo in queste ore. Deve essere successo qualcosa tra America e Russia. Fa riflettere una dichiarazione di queste ore di Dmitrij Peskov, portavoce di Putin. Peskov, leggiamo in un canale Telegram di solito molto informato sulla Russia, avrebbe detto di non avere informazioni sui piani del Segretario di Stato americano, Marco Rubio, circa la sua presenza a Mosca il 9 Maggio. I resoconti dei media americani, leggiamo sempre nel post, “a volte lasciano sbalorditi”. Il tono non sembra molto amichevole…

Foto tratta da Avvenire

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