C’è un’organizzazione segreta – l’Istituto internazionale per la ricerca bancaria – che nel silenzio governa le banche nel mondo? Ma da dove spunta?

Lo apprendiamo da un canale Telegram che cita un articolo del Financial Times

Riprendiamo una notizia un po’ strana che leggiamo in un canale Telegram: “Un’organizzazione finanziaria segreta, l’Istituto internazionale per la ricerca bancaria, opera in Europa da oltre 70 anni. Si tratta di un club esclusivo dove i capi delle banche si mescolano con tutti i tipi di ospiti: dai presidenti e primi ministri ai membri delle famiglie reali e ai capi della Banca Centrale. L’organizzazione è stata fondata nel 1950 dai dirigenti delle banche in Francia, Svizzera, Belgio e Paesi Bassi. Il Financial Times ha chiarito che le sue riunioni si svolgono in hotel e palazzi e lì vengono discussi vari argomenti delicati, compresa la politica globale”. Siamo a conoscenza dell’esistenza della della Bri, la Banca dei regolamenti internazionali, già controllata dai nazisti negli anni ’30 e rimasta in piedi grazie agli inglesi, che sono riusciti a convincere gli americani a non liquidarla. Ma non sapevamo nulla dell’esistenza di questo Istituto internazionale per la ricerca bancaria. Così siamo andati a leggere l’articolo del Financial Times. Scopriamo così che “Alla fine di Ottobre, più di 40 tra i più potenti banchieri europei si sono riuniti nel lussuoso hotel Dolder Grand, affacciato su Zurigo, per tre giorni di discussioni sullo stato del loro settore”. In Svizzera hanno affrontato la questione legata “al salvataggio del Credit Suisse da parte della rivale UBS”. Qui arriva la notizia: “I colloqui, che non sono stati resi pubblici, sono stati organizzati da un’organizzazione molto influente, la cui esistenza è a malapena nota al di fuori dei suoi rarefatti membri. L’Institut International d’Etudes Bancaires è il club di networking più esclusivo e segreto della finanza europea, dove i boss delle banche si confrontano con ospiti che vanno dai presidenti ai primi ministri, dai reali ai banchieri centrali”.

Riunioni “segrete e sfarzose… in hotel di lusso e palazzi reali in tutto il Continente per discutere di argomenti delicati come le operazioni di fusione e acquisizione e la definizione delle politiche globali”

Così, per curiosità: chi sono questi signori? Da dove spuntano? Possibile che per sapere qualcosa di questa istituzioe bancaria misteriosa dobbiamo andare a leggere un quotidiano economico-finanziario britannico di proprietà della holding giapponese Nikkei? Nell’articolo del Finanzial Times si legge che le “riunioni segrete e sfarzose” di questa organizzazione bancaria “rischiano di non essere al passo con le moderne aspettative di trasparenza”. Detto in parole semplici, di questi signori si sa poco o nulla. Il giornale britannico-giapponese riporta una dichiarazione di FT Pär Boman, presidente della banca svedese Handelsbanken: “Siamo stati membri per decenni quando l’organizzazione aveva lo scopo di avvicinare le banche europee. Ma dopo la crisi finanziaria abbiamo ritenuto che la sua stravaganza e la mancanza di trasparenza non si adattassero ai nostri valori”. Apprendiamo così che per 73 anni l’Istituto internazionale per la ricerca bancaria “ha riunito due volte l’anno i capi delle maggiori banche europee in hotel di lusso e palazzi reali in tutto il Continente per discutere di argomenti delicati come le operazioni di fusione e acquisizione e la definizione delle politiche globali”. Ecco un’altra organizzazione che discute del futuro del mondo in grande segretezza: niente sito web e verbali delle riunioni mai resi pubblici. Detto questo, coloro i quali ne fanno parte se la passano bene: cene di gala, visite private a monumenti storici e shopping di alto livello. Buon per loro. Secondo il Financial Times, l’Istituto internazionale per la ricerca bancaria “sta entrando in uno dei suoi periodi più importanti da quando è stato istituito all’indomani della seconda guerra mondiale”. Nel corso degli anni questa organizzazione bancaria e finanziaria ha affrontato le grandi questioni che via via si sono poste nell’economia mondiale: le filiali bancarie nelle ex colonie, il ruolo el dorraro americano (ci mancherebbe), gli accordi di Bretton Woods, supponiamo anche l’addio del dollaro legato all’oro doo la guerra del Kippur, la nascita dell’euro, i derivati e le ultime crisi bancarie. Nell’articolo di racconta di importanti trattative tra banche: per esempio, la nascita di UBS.

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