Certo, la telefonata tra Putin e Netanyahu è immaginata, frutto della fantasia, però volendo non è che si allontani troppo…

di Frate Domenico Spatola

Se telefonando

“Pronto, Bibí?”.
“Wlady, come stai?”.
“Molto bene, e soddisfatto della operazione speciale, ormai in felice dirittura d’arrivo”.
“Ma ti è costata migliaia di morti”.
“Che vuoi che sia. Noi siamo milioni, e quelli inviati non contavano tanto, pensa che neppure abbiamo detto di che cosa si trattava. Abbiamo parlato di una passeggiata di vacanza in Ucraina.
E da voi che si dice?”.
“Pensa che in cinque mesi ne abbiamo fatti fuori più che voi in due anni”.
“È vero, ma se non si fossero messi di traverso gli alleati europei e gli Stati Uniti d’America, avremmo in una sola settimana o massimo due, addomesticato il… Meglio non nominarlo. Ne hanno fatto un caso mondiale, mentre era solo questione interna alla nostra Federazione. Voi a che punto siete?”.
“Noi perseguitiamo Hamas e per snidarli come topi di fogna, non ci fermeremo davanti a nulla finché non li distruggeremo!”.
“Allora, buon lavoro! So che mi capite…”.
Cosí Bibì e Wlady: due facce della stessa medaglia.

Foto tratta da Il Riformista

Non interveniamo quasi mai. Ma questa volta lo facciamo per sottolineare che l’autore dell’articolo ha colpito nel segno, perchéun accordo tra Putin e Netanyhau esiste davvero e riguarda la Sicilia: la raffineria di Priolo – ufficialmente ex Lukoil, grande aziende russa che opera nel settore del petrolio – è gestita da un gruppo israeliano, si dice in forza di un accordo tra Putin e Netanyhau (qui un articolo).

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