Così, per curiosità: per eliminare le liste di attesa della sanità la Regione siciliana sta riempendo di soldi i privati modello Lombardia?

Le strutture sanitarie pubbliche siciliane sono in difficoltà perché non riescono a ridurre le liste di attesa e la Regione siciliana chiama (e foraggia) i privati con quasi 18 milioni di euro. Non è una barzelletta ma quello che sta succedendo nella nostra Isola

Sul fatto che in Sicilia, nella sanità pubblica, ci siano liste di attesa chilometriche non ci sono dubbi. La cosa che ci lascia perplessi è che la Regione siciliana, per affrontare tale emergenza, invece di potenziare la sanità pubblica, sta praticamente ‘immolando’ quasi 18 milioni di euro ai privati che operano in questo settore. La notizia di un’intesa tra Regione e privati la leggiamo sul Giornale di Sicilia on line: “Più nel dettaglio, 11,3 milioni di euro, derivanti dalla sovrastima delle prestazioni di emodialisi per l’anno in corso, saranno così distribuiti: 5,2 ai laboratori di analisi, 3,8 agli ambulatori di fisiokinesiterapia, mentre due milioni torneranno all’emodialisi per gli interessi maturati e 300 mila euro finiranno agli studi odontoiatrici”. Poi, nel nome del Piano per la velocizzazione delle prestazioni sanitarie ecco che spuntano altri 6,5 milioni di euro “derivanti – leggiamo sempre nell’articolo del Giornale di Sicilia on line – dai fondi stanziati sulla Sicilia da Roma per «smaltire» la richiesta di salute: soldi destinati al rimborso in quota parte di visite ed esami realizzati in più nel 2023 dai privati accreditati nelle 69 categorie ritenute critiche dal ministero, ossia quelle che hanno più peso nella gestione delle liste d’attesa, come colonscopia, risonanza magnetica ed elettrocardiogramma”. Così, per capire: mancano i soldi nella sanità pubblica, mancano medici e infermieri negli ospedali, le nove Aziende sanitarie provinciali (Asp) della Sicilia non riescono a ridurre le liste di attesa i 18 milioni vanni ai privati? Non sarebbe stato più corretto potenziare la sanità pubblica invece di fare ‘ingrassare’ i privati? Si offende qualcuno se scriviamo che questa modo di governare la sanità siciliana è allucinante?

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