Dalla parte della verità in ricordo di un grande uomo e amico: il dottore Francesco Vassallo

da Serafina Palminteri
riceviamo e pubblichiamo

La memoria di chi si spende senza averne un tornaconto va onorata

Era un pomeriggio del mese di Agosto di due anni fa, mi trovavo davanti ad un Crocifisso a pregare per un mio fraterno amico, chiedevo a Dio di salvarlo o di non farlo soffrire. Erano le 17:00 e non sapevo che, da li a poco, il mio amico fraterno avrebbe lasciato questa Terra. E’ stato difficile accettarlo, in realtà non sono sicura di esserci ancora riuscita ma credo in Dio, lo stesso Dio in cui ha creduto Franco e a cui ha
dedicato gran parte della sua vita. Era una bellissima persona, un amico prezioso sul quale potevi sempre contare; io contavo su di lui e lui contava su di me: è questa l’amicizia, quella vera e quando è vera oltrepassa lo spazio e il tempo e continua a vivere anche oltre la morte. In nome della nostra amicizia, ho voluto ricordare alcuni episodi spiacevoli, perché la memoria di chi si spende senza averne un tornaconto va onorata. A distanza di anni, le cose non sono cambiate. Nel 2021, affinché tutti sapessero che il dottore Vassallo, anche se controvoglia, aveva consegnato gli ex-voto che teneva conservati al sicuro da possibili furti o smarrimenti inspiegabili (naturalmente non era solo lui a sospettare questo, poiché, insieme ad una parte della Confraternita di cui era presidente da oltre 20 anni, aveva catalogato con tanto di foto e descrizione particolareggiata, tutto il tesoro del Santissimo Crocifisso) scrissi queste parole:

I punti oscuri di una storia ancora aperta

“Il 20 Luglio scorso, ho avuto l’onore di essere presente alla consegna degli ex voto della Confraternita del SS. Crocifisso di Ribera. Di questa vicenda si è parlato molto. Molti sono i punti poco chiari che prima o poi verranno chiariti. Ciò che mi spinge a scrivere è il sentimento di sdegno che provo per diversi fatti che si sono verificati e per cui, persone a me molto care, sono state calunniate e diffamate. Su Facebook, un po’ di tempo fa, era visibile un post con un accorato appello, qualcuno scriveva: “Non finirò di pubblicare questa foto fino a quando la Corona non sarà in possesso della Curia di Agrigento e a disposizione della Confraternita di Gesù Crocifisso; se ne sta occupando la Curia. Arriveremo alle vie legali”. E ancora: “Appello al detentore della Corona” con l’invito a “consegnarla al più presto al Responsabile economico del Consiglio parrocchiale affinché durante la prossima festività venga mostrata in tutto il suo splendore”.

“A me risulta che la detenzione degli ex voto sia stata fatta a fini di tutela di un patrimonio sacro frutto del sacrificio di tanti fedeli che meritano rispetto”

“La domanda sorge spontanea, direbbe Antonio Lubrano: perché gli ex-voto non vengono consegnati? Ci
sarà un motivo? Dal modo in cui si chiedono sembra quasi che qualcuno li detenga in modo improprio e illegittimo; ma è davvero così? E perché se sono decisioni della Curia di Agrigento non vengono consegnati anche gli ex voto aurei dei comitati delle feste religiose di Ribera e di tutti i paesi limitrofi? Addirittura molti sono custoditi in case private nonostante il divieto della Curia. Perché un Presidente che per oltre 20 anni si è occupato della Festa del Crocifisso assumendosi tutte le responsabilità in prima persona per la realizzazione della festa, non destando mai il minimo dubbio di volerne trarre profitto, cosi come detto dai suoi confratelli, improvvisamente non vuole consegnare gli ex voto aurei? Bisogna sempre chiedersi il perché delle cose e bisogna darsi anche le risposte. A me risulta che la detenzione degli ex voto sia stata fatta a fini di tutela di un patrimonio sacro frutto del sacrificio di tanti fedeli che meritano rispetto. In questa vicenda, la chiave di lettura deve essere il valore della Fede; il valore del sacrificio che testimonia la fede verso Cristo di cui il Crocifisso è espressione massima a cui si affianca la Madonna, la Mamma di Gesù alla quale si chiede di intercedere e verso la quale prospera la devozione dei fedeli . A lei viene donato uno Stellario d’argento, per grazia ricevuta nel mese di Dicembre dell’anno 2000 misteriosamente scomparso dal 2017 in poi”.

“Di certo penso che lo Stellario… sia nelle mani di qualcuno che se ne starà prendendo cura per qualche motivo che a noi sfugge”

“Al 2017 risalgono le ultime foto con lo Stellario che incomprensibilmente viene posto ai piedi e non sulla
testa della Madonna durante le processioni. Molte cose sfuggono alla mia comprensione! Non comprendo come si possa fare una cosa del genere! Spero in una spiegazione valida anche se non penso possano esserci spiegazioni a tutto ciò. Di certo penso che lo Stellario in oggetto sia nelle mani di qualcuno che se ne starà prendendo cura per qualche motivo che a noi sfugge. Di certo, esattamente come la Corona e tutti gli ex voto consegnati con annesso archivio fotografico con minuziosa catalogazione, allo stesso modo, lo Stellario d’argento della Madonna sarà presto riconsegnato. Durante la consegna degli ex voto, si è parlato di alcuni episodi curiosi e apparentemente immotivati, ad esempio, addirittura il gioielliere che aveva realizzato gli ex voto, si è preoccupato di andare a chiedere quando sarebbero stati consegnati, sostenendo che avrebbe voluto vederli perché li avrebbe donati alla sua città”.

“C’è stata una grande distorsione dei fatti, sono state calunniate persone per bene. Molti, sicuramente in buona fede, hanno portato avanti verità parziali e menzogne conclamate”

“Stranezze su stranezze, anche perché sia la corona, sia l’aureola, sia la placca del costato così come da ricevute firmate dallo stesso sono stati pagati con una grossa somma. Ovviamente se lui ha voluto fare uno sconto lo ha fatto spontaneamente ma nessuno lo ha obbligato. Inoltre, durante questa fase ha realizzato anche vari cuori in argento e un cuore in oro e lo Stellario d’argento della Madonna Immacolata, guadagnando altri soldi pagati da varie famiglie. Troppe sono le perplessità in tutta questa storia. C’è stata una grande distorsione dei fatti, sono state calunniate persone per bene. Molti, sicuramente in buona fede, hanno portato avanti verità parziali e menzogne conclamate. Sarebbe bastato approfondire un po’ i fatti per accorgersi di quanta falsità e approssimazione abbiano caratterizzato questa vicenda. Ritengo che la verità urli sempre e che sia solo questione di tempo ma la verità viene sempre a galla”.

Il mistero della scomparsa dello Stellario d’argento

“Contesto fatti disdicevoli e gravissimi che saranno, prima o poi, discussi nelle sedi opportune. Di chiacchiere ne sono state fatte abbastanza i fatti contano più delle parole. Che gli ex voto siano stati consegnati con elenco dettagliato inventariati e fotografati, dal pezzo più piccolo al pezzo più grande e custoditi al riparo da eventuali furbetti è un fatto; ovviamente sono state prese delle precauzioni facili da evidenziare nel corso di eventuali verifiche; anche la scomparsa dello Stellario d’argento della Madonna è un fatto, precedente alla detenzione degli ex voto da parte dell’ex presidente della confraternita. L’oro è stato consegnato, ora attendiamo che sia consegnato lo Stellario d’argento della Madonna e siamo certi che chi lo detiene ne avrà avuto la stessa cura e la stessa attenzione di quella che ha avuto chi deteneva la Corona e gli altri ex voto. Io professo la religione Cristiana Cattolica e pretendo dalla mia Chiesa la trasparenza e la tutela della verità e delle persone che per essa si battono. Purtroppo non sempre ho visto questo ma credo che ci sia sempre tempo per fare chiarezza e per mettere le cose a posto: basta volerlo. Auguro a chi di dovere di fare chiarezza su tutti i punti oscuri che ancora attanagliano questa vicenda. Sono fermamente convinta che tutte le persone per bene facenti parte di questa importante realtà sapranno dare una giusta direzione alle azioni da compiere affinché si perseguano i veri obiettivi per cui la confraternita è nata. Resto a disposizione di chiunque voglia ulteriori spiegazioni e, prima che qualcuno mi accusi di essere di parte, che sono di parte lo anticipo io. Non sono mai stata ambigua e ho sempre scelto da che parte stare e sto sempre dalla parte della verità!”.

Prima o poi la verità verrà a galla

Oggi, a distanza di due anni, non ho più la rabbia che avevo in quei giorni perché ho capito che la gente ha una stima immensa di Franco e che, nonostante i continui tentativi di screditarlo, nessuno c’è riuscito perché l’operato di Franco, del Dottore Francesco Vassallo, grida più forte delle calunnie dei farabutti. E sono anche convinta che, prima o poi, la verità verrà a galla, con grande soddisfazione della Curia, che non potrà non essere felice. Potrei raccontare tante cose del mio amico Franco, ma non voglio tessere le sue lodi, non ne ha bisogno, è la sua vita che parla.

La testimonianza del giornalista Enzo Minio

A tal proposito, leggete cosa scrive il giornalista Enzo Minio sul giornale Ripost del 21 Agosto 2021: “Professionalmente era un ottimo dirigente medico all’ospedale di Sciacca e soprattutto era disponibile con tutti, grazie al suo radioso sorriso e alla sua concreta fattività verso il prossimo. Ribera certamente lo piange, anche per la sua lunga attività come protagonista di attività religiose e sociali non solo della città. Per circa un ventennio è stato il presidente e punto di riferimento della confraternita del SS. Crocifisso che ha riportato la festa ad antichi splendori, compresa quella della SS. Immacolata. Ha saputo organizzare gemellaggi ed incontri religiosi con tanti Comuni siciliani dove si svolgono le feste del Crocifisso. Storico è rimasto il gemellaggio con Sant’Anna di Caltabellotta. Ha permesso di realizzare diverse opere d’arte come il monumento al Crocifisso in piazza Sant’Antonino, la nuova via Crucis della chiesa madre e il restauro di numerosi simulacri. Ha permesso, grazie al suo impegno costante e disinteressato a chi scrive di poter pubblicare alcuni libretti sulla storia del Crocifisso, sull’Immacolata e sui gemellaggi che
resteranno come testimonianza storica della sua attività. Ha operato tanto nel sociale con l’istituzione del Premio della Bontà e del Coraggio, assegnato per anni a tanti benefattori e ad illustri personaggi come il cardiochirurgo prof. Giovanni Ruvolo, il questore Antonino Cufalo, ambedue riberesi, e a tante personalità del mondo della cultura, medicina e scienza. Ha saputo fare, con la confraternita, tanta beneficenza per
suore, collegi e famiglie bisognose. Ribera e i suoi cittadini gli devono dire soltanto: “Grazie Franco”. Oggi, 19 Settembre, sarebbe stato il suo compleanno ed io ho voluto ricordarlo perché la memoria è sacra
e la verità lo è ancora di più.

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