Dobbiamo liberarci dal ‘fascismo europeo’ iniziato nel 1992, piena espressione del sistema globalista che si è insediato come un cancro nelle illiberali istituzioni di Bruxelles

di Andrea Piazza

Tra Mario Monti e Hillary Clinton

Ci ritroviamo in una selva oscura, in una nuova dimensione o, per meglio dire, siamo al crepuscolo del sovranazionalismo €urocratico. È proprio così, la nostra Unione europea si sta togliendo la maschera per recitare il proprio reale ruolo. Da Maastricht 1992 in poi è stata progressivamente un’altra storia, pur mantenendo l’apparenza del politicamente corretto. L’abbiamo nazionalmente percepita con largo anticipo e precisamente in concomitanza dell’avvento del Governo Mario Monti, voluto da Hillary Clinton… Ricordate l’edizione de Il Sole 24 Ore con il titolo ad effetto “FATE PRESTO “. Fu il preludio della caduta spontanea del Governo Berlusconi (colpevole tra l’altro di non assecondare il piano di finalizzato ad ‘esportare’ la democrazia in Libia, ‘esportazione’ poi avvenuta con l’eliminazione di Gheddafi). Prima di Mario Monti il debito pubblico nazionale veleggiava intorno ai mille e 843 miliardi di euro ed oggi che abbiamo superato i 3 mila miliardi di euro i mercati finanziari sono in pace, a differenza del popolo lavoratore. (Sopra, foto tratta da Wikipedia )

Il vergognoso assalto alla Grecia ad opera delle banche tedesche

Tra i ricordi di famiglia dell’Unione europea, non possiamo dimenticare la spalmata per salvaguardare la tenuta del sistema finanziario franco-tedesco. Come dimenticare la speculazione sul debito sovrano della Grecia, sì e no 300 miliardi di euro? Ne abbiamo avuto consapevolezza allorquando sbarcò ad Atene la “sacra Troika” che obbligo’ alla sottomissione al dio denaro del popolo greco per mezzo del Premier Alexis Tsipras. Migliaia e migliaia di licenziamenti, con le voraci banche tedesche che massacravano la Grecia: diventato celebre, su questa incredibile vicenda, il video di Massimo D’Alema (che potete seguire qui). La coscienza nazionale nel ’92 di Maastricht ci ha segnato anche per le stragi di Capaci e via D’Amelio e, a seguire, l’inizio della fine per via giudiziaria dei partiti ideologici e la consegna della politica al neoliberismo finanziario… Non tutte le crociere sul Britannia sono avvenute per caso.

Meno male che alla Casa Bianca è arrivato Donald Trump

Se non avesse recentemente vinto negli Stati Uniti d’America Donald Trump, ci ritroveremmo obbligati ad ascoltare il REQUIEM popolare-populista, oltre a non smascherare il reale volto dell’€urocrazia. La U€ rappresenta l’ultima roccaforte emersa del potere democratico USA, lo stesso che nel 2001 con Bill Clinton piantò come un paletto al cuore di Dracula il seme, spalancando le porte alla Cina per l’ingresso nel WTO (rappresentante massimo dell’imperialismo commerciale). Ovviamente, la gerontocrazia €uropea, portatrice del verbo globalista sopravvive per mezzo dei nuovi discepoli portatori del decadentismo della U€ (con il simbolo della valuta finanziaria). È in atto una lotta senza confini nazionali, un’arma segreta che è stata programmata con lungimiranza totalitaria sin dall’inizio della fine. Non è un caso che una personalità come il Professore Giuseppe Guarino criticasse fondatamente la disapplicazione dei trattati istitutivi, sacrificati sull’altare di Maastricht 1992 (la mutazione genetica della Comunità Economica Europea “CEE ” in Unione €uropea). Siamo ad un punto storico, ad una svolta che potremmo etichettare come l’alba del “fascismo €uopeo”.

Il terreno scivoloso indicato dal presidente della Repubblica Mattarella

È importante rebus sic stantibus decodificare lo schema di funzionamento per anticipare i successivi passi dell’imperialismo contro i popoli europei. Il tutto presuppone la leva della propaganda miscelata da retorica politica delegata unitamente al cocktail mainstream. Il sistema globalista è presente come un cancro nelle illiberali istituzioni di Bruxelles che non vogliono schiodare e confidano nella forza di fuoco del capitalismo finanziario. Qualche settimana addietro, non è presumibilmente casuale che il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ribadisse urbi et orbi in punto di diritto che la sovranità pur appartenente al popolo, in virtù del principio di bilanciamento dei poteri, è delegata ed esercita nei modi e nelle forme previste. Scivoloso diventa il terreno per tracciare il confine tra “espressione di volontà ed esercizio del potere di rappresentanza”, anche in rapporto di continenza con i trattati internazionali.

Il doppio pesismo delle Corti Internazionali è incompatibile con lo Stato di diritto

La capacità di condizionamento dall’esterno è determinata da una serie di organismi sovranazionali che, seppur rappresentati da delegati “eterogenei”, di fatto sono espressione prevalente di una determinata area culturale, non in sintonia alla rappresentanza popolare, come accade all’interno degli organi giurisdizionali come le Corti di Giustizia Internazionali. Forse non è un caso che taluni leaders internazionali sono al momento confinati nell’agire (anche per propri demeriti) come il Presidente della Federazione Russa o il Premier di Israele. La riprova della discrezionalità è riscontrabile nella diversità decisionale e/o non attivazione dei suddetti organismi in ordine ad altri rappresentanti che hanno agito allo stesso modo. In linea di principio il doppio pesismo è una contraddizioni in termini, incompatibile con lo Stato di diritto strutturato sui valori dell’illuminismo.

Il sinistro parallellismo

Ritornando alla nostra attualità comunitaria, all’inesistente “patria europea”, dopo l’affaire Calin Georgescu in Romania i tentacoli del politicamente corretto €urocratico in Francia hanno disposto l’incandidabilita’ di Marine Le Pen. Si è aperto un ulteriore fronte a “dir poco raccapricciante” che si è spostato dal singolo rappresentante autorevole… superabile con designazione diretta dell’escluso, finalizzata a colpire direttamente a palle incatenate non il singolo ma tutta lacomunità politica. Sta accadendo in Germania (Paese fondatore siamo arrivati a due su tre, ne manca ancora uno, stiamo in campana), un lifting sovral-nazionale Merz (in salsa U€ travisando la storia una sorta di Molotov- Ribbentrop anno 2025 Partito Popolare Europeo + Partito Socialista Europeo) per tentare di mettere al bando direttamente un partito politico come nella fattispecie vorrebbero fare nei confronti di Alternative fur Deutschland (AfD).

I possibili colpi di coda del sistema ‘europeista’ morente

La verità è che la nuova Unione €uropea Von Der Leyen 2.0 è sempre più inadeguata. Dopo il desiderio di salvare il mondo sull’onda dell’ideologia industriale “Green deal”, con il supporto dell’ideologia sulla persona “woke” vorrebbe contraddittoriamente ricondurci alla distruzione per una pace “giusta” in Ucraina, promuovendo come nuovo piano industriale il green WAR- Rearme Europe. Ci ritroviamo sempre di più in una selva infernale, dove la coppia Macron-Von Der Leyen tenta nuove azioni ostili in chiave antimericana come il ” Choose Europe for Science “per stringerci in nuovi progetti-filtro per limitare la nostra operatività (un’evoluzione ideologica in chiave accordi del Quirinale). Andiamo verso una nuova dimensione mistica subliminale, il rinnovamento della Trinità €urocratica che, pur di non schiodare, al pari di un dittatore rappresenta soltanto la propria casta autoreferenziale spacciandosi come espressione della volontà popolare. In conclusione ci ritroviamo in un momento storico alla nitroglicerina, da maneggiare con massima cura. Governati da un gruppo di potere che, nonostante l’assoluto non gradimento popolare, tenterà di dare una spallata. Per sopravvivere a se stessa, sarebbe bastato un proiettore come accaduto in Pennsylvania per cambiare in negativo il corso della storia.

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