Domani agricoltori a Roma. C’è il rischio che tra un po’ saremo costretti a scendere in piazza contro Ursula von der Leyen e Macron che ci vogliono trascinare nella guerra contro la Russia

La protesta degli agricoltori continua

Questo articolo non nasce soltanto per ricordare a chi non lo sa che domani 2 Marzo, a Roma, ci sarà la manifestazione in Piazza Santi Apostoli. E che non sarà una manifestazione di soli agricoltori ma anche di rappresentanti di altre categorie sociali. Questo articolo non nasce soltanto per ricordarvi che nella pagina facebook di Danilo Calvani, leader dei Comitato Agricoltori Traditi (C.R.A.), trovate il video nel quale lo stesso Calvani illustra il significato della manifestazione di domani. Questo articolo nasce soprattutto per ricordare a chi pensava che il Movimento di protesta degli agricoltori sarebbe finito in una bolla di sapone che la protesta continua, non si ferma. Per un motivo semplice: perché gli agricoltori italiani, fino ad ora, non hanno ottenuto nulla di concreto. E siccome la situazione di milioni di aziende agricole italiane è drammatica e non si intravedono possibili soluzioni, lo scenario non potrà che peggiorare. E siccome gli agricoltori non hanno alternative la protesta non potrà che continuare: e continuerà. Ci auguriamo che la protesta degli agricoltori continui anche in Europa, contro il Parlamento europeo che vuole ulteriormente penalizzare gli agricoltori con le solite follie ‘verdi’. (Sopra, Ursula von der Leyen e Emmanuel macron, foto tratta da Dagospia)

Vi raccontiamo perché Unione europea e Italia sono destinate ad affondare

Ma la vera notizia è che non ci saranno solo i problemi dell’agricoltura che la politica non vuole affrontare: la vera notizia è che affonderà l’Unione europea e affonderà anche l’Italia. Non sappiamo se affonderà prima l’Ue e poi l’Italia, o viceversa. Ma potete puntare gli orologi: affonderanno Unione europea e Italia. Proprio ieri, a riprova di quanto state leggendo, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che impegna i 27 Paesi europei nella linea politica folle della guerra a oltranza contro la Russia. Come voi sicuramente saprete, egregi agricoltori, la Russia sta vincendo la guerra in Ucraina. Nell’Unione europea si sono già riversati non meno di 18 milioni di profughi ucraini. I giornali e le televisioni europee non ne parlano per due motivi. Primo motivo: per non fare preoccupare i cittadini. Secondo motivo: perché Ue e Paesi europei stanno già spendendo un bel po’ di soldi per ospitare questi milioni di profughi ed è bene non farlo sapere ai cittadini, perché sono soldi pagati dagli stessi cittadini europei. Ma non è solo una questione di soldi.

Attenzione: è in atto un tentativo ‘europeista’ di trascinarci nella guerra contro la Russia. Siamo finiti nella mani di un’Unione europea di falliti e guerrafondai

Come sicuramente saprete, cari agricolotori italiani, nei giorni scorsi il presidente della Francia, Emmanuel Macron, ha detto a chiare lettere che l’Unione europea si deve preparare per mandare soldati in Ucraina per combattere contro la Russia. In Ucraina, infatti, i soldati scarseggiano, perché sono stati in buona parte ammazzati dai russi, mentre tanti giovani ucraini sono scappati perché non vogliono andare a morire nella guerra contro i russi. Così Macron pensa di inviare soldati europei nelle trincee ucraine a combattere contro i russi. Pensate un po’, cari agricolotori italiani: i vostri figli, da 18 anni a 30 anni, nella testa del presidente della Francia, dovrebbero andare alla guerra per farsi ammazzare dai russi. Per ora gli altri Paesi della Ue hanno detto no alla partecipazione diretta alla guerra ma il problema si porrà. Anzi, lo ha già posto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha lasciato capire che la guerra è vicina. In queste ore, mentre voi vi battete per salvare le vostre aziende agricole e le vostre famiglie, il presidente dell’Ucraina Zelensky è in giro per l’Europa a cercare soldi per proseguire la guerra a nostre spese, cioè a spese dei cittadini europei, perché il Congresso americano blocca gli aiuti all’Ucraina. Insomma, gli Stati Uniti non vogliono più ‘cacciare’ soldi per sostenere la guerra in Ucraina. La guerra è costata già tanto all’Unione europea: basti pensare che per sostenere l’Ucraina i Paesi dell’Unione europea, a partire dalla Primavera del 2022, hanno dovuto acquistare i prodotti agricoli dell’Ucraina, che prima arrivavano con i treni e, dall’Agosto del 2023, con le navi che attraversavano il Mar Nero grazie al corridoio umanitario voluto dall’ONU.

Come il Governo di Giorgia Meloni ha difeso gli interessi dell’Ucraina sacrificando gli agricoltori italiani che producono grano, con particolare riferimento al grano duro del Sud e della Sicilia

Per quasi un anno, dalla Primavera del 2022 all’Estate del 2023, il grano ucraino – tenero e duro – ha invaso il mercato europeo. Nell’Agosto della scorso anno cinque Paesi Ue – Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria – fregandosene dell’Unione europea, hanno chiuso le proprie frontiere al grano ucraino, perché il prezzo basso stava rovinando gli agricoltori di questi Paesi. Così buona parte del grano ucraino – tenero e duro – è finito in Italia, grazie all’attuale Governo italiano di Giorgia Meloni. Quest’ultima ha molto a cuore le sorti dell’Ucraina, mentre non sembra particolarmente preoccupata di aver creato enormi difficoltà economiche ai produttori di grano italiani e, segnatamente, agli agricoltori di Sud e Sicilia che producono grano duro. Danilo Calvani fa bene a chiedere le dimissioni del Ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, che fino ad oggi ha provocato enormi danni agli agricoltori italiani. Questi sono i fatti.

Le previsioni militari ed economiche sbagliate di Mario Draghi sulla guerra in Ucraina

Ora illustreremo perché Unione europea e Italia affonderanno. Nel mondo, oggi, si contano 8 miliardi di abitanti circa. Gli abitanti del cosiddetto Occidente industrializzato che oggi sostiene l’Ucraina sono circa un miliardo. Degli altri 7 miliardi circa di abitanti del Pianeta, la metà appoggia la Russia, l’altra metà è indifferente alla guerra ma continua a fare affari con la Russia. Questo spiega perché la Russia non solo non è fallita come sosteneva l’ex capo del Governo italiano, Mario Draghi, nel 2022, ma presenta un’economia in crescita. Mentre l’Unione europea, sotto il profilo economico, è con il ‘culo a terra’. Non a caso il Governo della Germania ha tolto gli aiuti agli agricoltori: perché non sa più dove trovare i soldi per sostenere i profughi ucraini presenti in questo Paese e per continuare la guerra. La situazione economica in Europa peggiorerà, perché, come già accennato, l’Ue vuole continuare la guerra a oltranza contro la Russia. Per ora gli agricoltori protestano per salvare le proprie aziende. Non escludiamo che, tra qualche tempo, saremo costretti a scendere in piazza per opporci alla guerra. Ricordatevi, cari agricoltori, che gli attuali governanti dell’Unione europea sono pessimi in tutto, non soltanto perché stanno distruggendo l’agricoltura.

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