Dopo terra e mare adesso si combatte anche nello spazio. I russi starebbero creando problemi al sistema Starlink, la costellazione di satelliti di Elon Mask

“Sei sempre quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo…” (Salvatore Quasimodo)

Dal Pianeta Terra la guerra si sta trasferendo nello Spazio. Ed è anche logico: per combattere le terre e i mari non bastano più. Da tempo i satelliti costruiti dall’uomo ruotano sopra le nostra teste. E a quanto pare sembra impossibile, in tempo di guerra globale, che le tecnologie satellitari non vengano utilizzati dagli Stati per colpire i rispettivi nemici’. Un canale Telegram riporta alcune considerazioni del New York Times. Dove si legge che, con le guerre in corso, si rischia uno “spostamento del conflitto”. Dagli scontri a terra e in mare, la guerra si sta spostando nei cieli. L’elettronica russa starebbe creando problemi a Starlink, bloccando le comunicazioni e i droni delle forze armate ucraine. Starlink, per la cronaca, come leggiamo su Wikipedia, “è una costellazione di satelliti attualmente in costruzione dal produttore privato aerospaziale americano SpaceX per l’accesso a internet satellitare globale in banda larga a bassa latenza. La costellazione sarà costituita da migliaia di satelliti miniaturizzati prodotti in massa, collocati in orbita terrestre bassa (LEO), che lavoreranno in sintonia con ricetrasmettitori terrestri. SpaceX è intenzionata, inoltre, alla commercializzazione di alcuni dei suoi satelliti per scopi militari, scientifici ed esplorativi”. SpaceX, sempre per la cronaca, è l’azienda aerospaziale dell’imprenditore Elon Musk. Che avrebbe confermato i problemi. “L’esercito russo – leggiamo nel post del canale Telegram che riprende il giornale statunitense – interferisce sempre più con il funzionamento dello Starlink utilizzato dalle forze armate ucraine, causando guasti e bloccando le comunicazioni con i droni”. La notizia non è da prendere sotto gamba. Oggi la tecnologia applicata alla guerra è in grado di bloccare le telecomunicazioni e anche di provocare danni alle strutture. Tecniche già note ai tempi dei fatti di Canneto di Caronia (qui un articolo).

Foto tratta da Wikipedia

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