Festival di Sanremo, calcio, tennis e ‘infiltrati’ non hanno indebolito il Movimento di protesta degli agricoltori: appuntamento a Roma il 15 Febbraio e poi presidi permanenti nei Comuni

La strategia del Governo Meloni, dei partiti politici di maggioranza e di opposizione e di Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza Cooperative per imbrigliare il Movimento rivoluzionario degli agricoltori è fallita. Viva gli agricoltori in lotta, che Dio li benedica!

Si apre oggi un’altra settimana di protesta degli agricoltori italiani. Due gli obiettivi: manifestazione a Roma e poi – questa è la parte più importante – presidi permanenti in tutti i Comuni del nostro Paese. Insomma, il Movimento di protesta – che annuncia una vera e propria rivoluzione – resiste e si proietta in avanti, nonostante i tentativi di ‘addormentarlo’, nonostante le blandizie e, soprattutto, nonostante i tentativi di dividere lo stesso Movimento con gli ‘infiltrati’ che vanno a trattare con Roma e con le Regioni. Il Movimento resiste nonostante i grandi mezzi distrazione di massa messi in piedi, da Festival di Sanremo al calcio fino al tennis. Il Movimento resiste nonostante una televisione che fa opera di disinformazione permanente. Noi seguiamo il dibattito interno in Sicilia e vi assicuriamo che c’è un grande sforzo per isolare e allontanare gli ‘infiltrati’ che, per conto dei partiti politici di governo e di opposizione, tentano di dividere il Movimento di protesta degli agricoltori. Incredibile l’incontro del Governo di Giorgia Meloni con i rappresentanti di quelle organizzazioni agricole – Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza Cooperative – che fino ad oggi hanno retto il gioco al massacro degli agricoltori ad opera dell’Unione europea, del governo di Roma e delle Regioni. Sapendo che tale vertice sarebbe stato grottesco, la signora Meloni e il suo Ministro-cognato, Francesco Lollobrigida, non hanno trovato di meglio che intruppare nell’incontro i rappresentanti di un movimento chiamato ‘Riscatto agricolo’ che, ovviamente, si sono dichiarati “soddisfatti” del dialogo con il Governo. Manovra subito ‘stoppata’ dal Movimento degli agricoltori, da Danilo Galvani, leader dei Comitati Riuniti Agricoli (C. R. A.) fino a tutti i protagonisti che operano nelle venti Regioni italiane. (sopra foto tratta da Il Fatto Quotidiano)

Il Ministro delle Politiche agricole Lollobrigida se ne deve andare a casa

Come già accennato, approfittando di una rivolta spontanea di piazza il Governo Meloni e i suoi tirapiedi cercano in tutti i modi spaccare il Movimento. Tragicomica la presenza ‘telefonata’ del Ministro Lollobrigida (foto sotto) in un gruppo di agricoltori che, all’inizio, con tanto di telecamere pronte a riprendere il tutto per diffonderlo in rete, l’hanno persino applaudito. Questa volta, però, sono stati i veri agricoltori in rivolta che si sono ‘infilati’ nella manifestazione e hanno fischiato. Così nel video arrivato sulla rete, oltre ai “bravo bravo” al Ministro spunta anche un agricoltore che, papale papale, dice: “Quindi siamo venuti qui per acclamare e applaudire chi ha rovinato la nostra agricoltura?”. Ma quando si dimette il Ministro Lollobrigida?

I provvedimenti farlocchi annunciati dal Governo Meloni smontati uno per uno

Oltre il ridicolo i provvedimenti annunciati dal Governo Meloni:

a) esenzione dell’IRPEF per i redditi che non superano i 10 mila euro, palese tentativo di dividere il Movimento, quando la presidente Meloni e i suoi Ministri sanno benissimo che l’IRPEF agricola se la dovranno ‘rimangiare’ tutta;

b) difesa del made in Italy, con la solita cabina di regia e bla bla bla: iniziativa assolutamente inutile, perché l’unica vera difesa delle produzioni agricole italiane è il blocco delle importazioni di prodotti agricoli esteri per valorizzare il cosiddetto Km zero, facendo entrare in Italia solo i prodotti che gli agricoltori italiani non producono o che producono in quantità inferiore al fabbisogno; la Ue si opporrà? ce ne faremo una ragione;

c) il Governo Meloni ha annunciato “controlli dell’Autorità di contrasto (ICQRF)” e potenziamento delle “strutture di ISMEA per l’elaborazione e la pubblicazione con frequenza mensile dei prezzi dei prodotti agricoli e dei costi medi di produzione delle principali filiere”; questa è aria fritta; ciò che serve l’imposizione di un prezzo minimo per garantire il reddito degli agricoltori: l’esatto contrario di quello che hanno fatto fino ad oggi il Governo Meloni e i Governi precedenti, che hanno sacrificato l’agricoltura per parare il culo’ agli industriali facendo cadere i prezzi dei prodotti agricoli, a cominciare dal grano;

d) potenziamento del fondo di garanzia dell’ISMEA per consentire agli agricoltori di accedere al credito bancario: provvedimento inutile e dannoso, perché consegna ulteriormente gli agricoltori alle banche che sono pronte a togliere i fondi agricoli agli agricoltori in caso di problemi; è lo Stato deve deve erogare il credito senza interessi agli agricoltori; la Ue si opporrebbe? ce ne faremo ancora una volta una ragione; è anche per questo che gli agricoltori debbono continuare scendere in piazza per togliere all’Unione europea il controllo dell’agricoltura italiana e ridare la sovranità dell’agricoltura italiana agli agricoltori italiani;

e) 300 milioni di euro per le emergenza in agricoltura ‘strilla’ il Governo Meloni; cifra ridicola; non solo, come già accennato, Meloni e i suoi Ministri si debbono ‘rimangiare’ il maldestro tentativo di far pagare l’IRPEF agli agricoltori, ma debbono mettere sul piatto almeno 2 miliardi di euro per le emergenze.

Attenzione alla manifestazione di Roma del 15 Febbraio: faranno di tutto per farla fallire. Attenzione a Cateno De Luca, in Sicilia alleato di PD e Movimento 5 Stelle, due partiti che hanno affossato l’agricoltura

In conclusione, attenzione alla manifestazione di Roma. Unione europea, Governo italiano, Regioni e le organizzazioni agricole ormai totalmente screditate faranno in modo di non far riuscire la manifestazione per poter far dire dalla solita televisione che “a Roma si contavano pochi trattori”, che “c’erano pochi agricoltori”, che “la protesta sta rientrando” e via continuando con il solito schifo mediatico. Ormai la manifestazione del 15 Febbraio è stata organizzata e bisognerà fare in modo che riesca, costi quel che costi. Attenzione agli ‘infiltrati’ che lavoreranno per farla fallire; attenzione alla parte logistica della manifestazione del 15 Febbraio, perché questi sono capaci di creare intralci di tutti i tipi; attenzione alla politica, con riferimento a chi sta provando, come al solito, ad unirsi alla protesta: è il caso della manifestazione in Sicilia promossa dal Movimento Sud chiama Nord di Cateno De Luca, che in Sicilia è alleato del PD e del Movimento 5 Stelle, due soggetti politici che hanno affossato l’agricoltura italiana in generale e l’agricoltura siciliana in particolare.

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