Gesù mette nel sacco i soliti farisei: “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato”

di Frate Domenico Spatola

16 Gennaio 2024, Martedì della seconda settimana del tempo ordinario Marco 2,23-28

Fu tema caldo di scontro, tra Gesù e i farisei, quello del “riposo sabatico”. I farisei interpretavano il sabato come “giorno di assoluta inattività”. Da fondamentalisti, si rifacevano al testo biblico: “il settimo giorno, Dio si riposò”. Infrangere perciò la legge che anche Dio osservava, era azione gravissima e punibile con la morte. Un sabato, i farisei sorpresero i discepoli di Gesù, che sfregavano le spighe per sfamarsi con i chicchi, mentre attraversavano un campo di grano. Scandalizzati, pretesero risposte a discolpa dal loro Maestro. Gesù invece legittimò quel gesto, che giustificò necessario. Citò, a sostegno, il caso del re Davide e dei suoi soldati, costretti dalla fame, al tempo del sacerdote Abiatar, a mangiare i pani sacri, destinati esclusivamente ai sacerdoti. Nessuna legge era per Gesù inviolabile quando si trattava del bene dell’uomo. Anche nel mondo pagano, Protagora, filosofo greco del VI secolo avanti Cristo, aveva formulato ad Atene, sebbene sotto altra ideologia, un pensiero analogo: “L’uomo è misura di tutte le cose”.

Foto tratta da La Luce di Maria

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