Giovedì a Palermo un convegno sull’Autonomia Differenziata che rischia di massacrare Sud e Sicilia. La Cgil nel Novembre 2019, Boccia (PD) Ministro delle Regioni, che posizione aveva?

Il convegno si svolgerà nella Sala Gialla del Palazzo Reale, sede del Parlamento siciliano

Dopodomani, Giovedì 8 Febbraio alle 9,30, nella Sala Gialla del Palazzo Reale di Palermo si terrà il dibattito sull’Autonomia Differenziata. E’ quanto si legge in un comunicato della Rete NO all’Autonomia Differenziata (A.D.). Nel comunicato si precisa che l’Autonomia Differenziata è una “riforma costituzionale voluta dalla Lega che, qualora venisse approvata, avrebbe ricadute pesanti sul Meridione e la Sicilia in particolare. Per scongiurare una simile evenienza diverse associazioni, partiti, sindacati e Generazioni Future si sono uniti e hanno costituito la Rete NO A.D.”, Il convegno punta a “coinvolgere e mettere di fronte alle proprie responsabilità tutta la classe politica e dirigente di questa Regione e di richiamare all’impegno tutti i cittadini per difendere i propri diritti e la Costituzione, per impedire lo spezzettamento dell’Italia. Sull’argomento – leggiamo sempre nel comunicato – si confronteranno docenti universitari, magistrati, esponenti politici, sindacalisti, rappresentanti della Rete NO A.D., di cui fa parte anche Generazioni Future, impegnata da sempre nella difesa e promozione dei beni comuni nonché della Costituzione Italiana nata dalla Resistenza. L’obiettivo è di far conoscere ai Siciliani la gravità di questo progetto, che di fatto apre le porte al secessionismo da sempre perseguito dalla Lega, per stimolare la partecipazione e unirsi per fermare questo disegno velleitario della Lega. Ad animare il dibattito sono stati chiamati: Carlo Amirante (Università Federico II), Alessandra Camaiani (Generazioni Future), Christian Ferrari (segretario nazionale Cgil), Domenico Gallo (Magistrato). Stefano Scaduto (Centro studi A. De Gasperi), in qualità di relatori. Interverranno: Nicola Bono (Rete delle associazioni), Marco Filiti (segretario regionale Pci), Antonello Longo (giornalista), Alfio Mannino (segretario generale Cgil Sicilia). Il dibattito sarà introdotto dall’architetto Nella Toscano di “Generazioni future”, modererà il dibattito l’avvocato Giuseppe Mantia. Cosimo Lo Re, direttore di scienze forensi presso l’università di Siena, concluderà il dibattito tra i presenti”.

Quando il PD era favorevole all’Autonomia Differenziata, Novembre 2019, Governo Conte bis, Francesco Boccia (PD) Ministro delle Regioni

Solo un appunto. Leggiamo che ci saranno esponenti della Cgil. Nel Novembre del 2019, quando Ministro delle Regioni era il meridionale pugliese, Francesco Boccia – Governo Conte bis con Movimento 5 Stelle e Partito Democratico al quale faceva capo lo stesso Ministro Boccia – l’Autonomia differenziata stava per essere approvata addirittura senza i Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni (qui un articolo). “Per i Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni – precisava l’allora Ministro Boccia – ho voluto utilizzare il modello che fu utilizzato sulle leggi Bassanini e quindi proporrò un commissario, un alto dirigente dello Stato. Serve qualcuno che abbia l’autorità di pretendere quei dati e penso che mentre noi lavoriamo sulla legge quadro e sulle intese, intanto un nucleo di tecnici dello Stato avrà questo compito. Ovviamente se nel corso del 2020 i Lep non dovessero vedere la luce partiremo con i fabbisogni standard, su cui si sta già lavorando”. Poi è arrivata la pandemia e si è bloccato tutto. Oggi il PD è contro l’Autonomia differenziata, mentre nel Novembre del 2019 il Governo del quale faceva parte – con il Ministro delle Regioni espressione dello stesso PD – non solo stava per varare l’Autonomia differenziata senza i Lep, ma era anche pronto, in assenza dei Lep, a far partire l’Autonomia differenziata “con i fabbisogni standard”. Che posizione teneva, nel Novembre del 2019, la Cgil? Noi non ricordiamo manifestazioni della Cgil contro l’Autonomia differenziata che stava per essere varata dal Governo Conte bis. Può darsi che non ricordiamo bene come stavano allora le cose. Visto che al convegno ci saranno esponenti della Cgil si potrebbe chiederglielo?

Foto tratta da Il Fatto Quotidiano

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