Guarda un po’ che combinazione: mentre l’Africa è in subbuglio contro l’Occidente arrivano il terremoto in Marocco e l’Uragano in Libia…

Certo, noi siamo ‘complottisti’. Mentre coloro i quali hanno riempito il mondo di affari e stupidaggini sulla pandemia e sui ‘presunti’ vaccini contro il Covid cosa sono?
Foto tratta da iStock

Ma guarda un po’ che combinazione: nel momento in cui il Continente africano è in subbuglio contro l’Occidente, zact!, ecco che arrivano, a distanza di poche ore, prima il terremoto in Marocco e poi un uragano in Libia. In entrambi i casi, si tratta di eventi ‘naturali’ devastanti. In Marocco, fino a questo momento, si contano quasi 3 mila morti e oltre 5mila e 500 feriti. In Libia, sempre fino questo momento, si contano circa 7mila morti e circa 10 mila dispersi. In entrambi i casi si tratta di numeri destinati a crescere. Veramente dobbiamo continuare a definire “complottisti” coloro i quali si chiedono fino a che punto questi eventi sono naturali? E’ lecito cominciare a dubitare delle granitiche certezze di una scienza ufficiale che, in occasione della pandemia, ha fatto solo ridere? Già emergono studi inquietanti sugli effetti dei ‘presunti’ vaccini contro il Covid nella popolazione che ha accettato di farsi vaccinare. Ma anche senza considerare quanto sta venendo fuori, non è inquietante che milioni e milioni di persone sia stato fatto credere che possa esistere un vaccino contro un Coronavirus ad Rna?

Alla fine gli scienziati americani hanno ammesso che le trivelle in mare provocano i terremoti. In Italia, invece, negano tutto. La scienza…

Certo, la possibile interferenza dell’uomo sui terremoti e sulle bizze del clima è questione un po’ diversa dal grande imbroglio Covid. Anche se nel caso dei terremoti, alla fine, qualcosa sta venendo fuori. Nel 2016, ad esempio, l’agenzia scientifica del Governo degli Stati Uniti d’America per il monitoraggio dei terremoti ha ammesso che il riversamento sotterraneo delle acque reflue generate durante l’estrazione di petrolio e gas ha reso alcune zone del Texas e dell’Oklahoma pericolose come la California”. In Italia, invece, la scienza ufficiale nega il legame tra le trivellazioni in mare effettuate per cercare idrocarburi e i terremoti. Anche se, dopo i terremoti registrati nel Centro Italia, sono state interrotte le trivellazioni nel Mare Adriatico, ufficialmente perché gli idrocarburi sono presenti in quantità irrisorie. la cosa strana – molto strana – è che scendendo un po’giù, e precisamente nel mare che bagna la Basilicata, di idrocarburi ce n’è a bizzeffe: e si tratta sempre del mare Adriatico!

Del clima, invece, manco a parlarne. Chi afferma che l’uomo può condizionare il clima è un ‘complottista a ventiquattro carati!

Del clima, invece, non si deve parlare: chi dice che le attività umane possono interferire con piogge, uragani, siccità e cataclismi vari viene subito considerato ‘complottista’. E siccome a noi non ce ne frega nulla di essere considerati complottisti, beh, non possiamo fare a meno di sottolineare che in Africa il cosiddetto Occidente industrializzato – in testa Francia e Stati Uniti d’America – contano oggi quanto il due di coppe con la briscola a denari. Gli americani conservano ancora un mezzo dominio su 11 disgraziati Paesi africani associati all’ECOWAS. Si diceva che dopo la rivoluzione in Niger i Paesi dell’ECOWAS e la Francia avrebbero attaccato questo Paese in rivolta contro la dominazione francese. Invece Francia, ECOWAS e Stati Uniti si sono attaccati al tram! Anche nel Gabon – altro Paese fino a poche settimane fa controllato dalla Francia – una rivoluzione ha cacciato via a calci nel sedere i francesi. la stessa cosa è avvenuta poche settimane prima in Niger. E c’è una sorpresa. Le ultime notizie raccontano che la Francia di Macron, lungi dal dichiarare guerra al Niger, starebbe negoziando il ritiro dei mille e 500 militari francesi presenti in Niger. Il tutto con una trattativa con i rivoluzionari che hanno preso il potere in Niger. Di più: questo starebbe avvenendo con i francesi che sanno benissimo che il gas di questo Paese oggi è sotto il controllo di Gazprom, il colosso russo che opera nel gas. Insomma, il Niger come l’Algeria.

La nostra teoria del complotto sul terremoto in Marocco e sull’uragano in Libia

Tutto semplice? Niente affatto. Nel Mali, Paese al 24esimo posto al mondo come estensione, è tornato in azione un gruppo terroristico protagonista di due attentati con 64 morti. Come leggere i due fatti di sangue? C’è chi li interpreta come un invito al Governo del mali a non imitare il Niger e il Gabon. Insomma, l’Occidente, più per disperazione che per convinzione, gioca la carta della carota e del bastone: la carota con i rivoluzionari del Niger per cercare di non perdere non il controllo – che l’Occidente ha già perso – ma quanto meno il flusso di riserve minerarie dal Niger verso lo stesso Occidente; il bastone contro i Paesi che ancora non hanno cacciato a calci nel sedere gli stessi occidentali. In questo scenario – ribadiamo: ma che combinazione! – sono arrivati il terremoto in Marocco e l’uragano in Libia. Noi siamo ‘complottisti’, certo. Da ‘complottisti’, sempre ‘complotticheggiando’, ci macchiamo di chissà quale peccato mortale nel pensare che si potrebbe trattare di un doppio avvertimento a tutta l’Africa e alla Russia e alla Cina che oggi hanno un grande ascendente in questo Continente?

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *