Prosegue in Africa la rivolta antifrancese e Macron e i suoi amici dell’ECOWAS si ritrovano ‘circondati’ da sette Paesi ostili

Altro che guerra in Africa! Macron ha capito che nulla può fare contro i Paesi di questo Continente che si stanno ribellando al dominio coloniale francese

Con la rivolta anti-francese e, in generale, anti-occidentale in Gabon (ne abbiamo scritto ieri qui) diventano sette i Paesi africani che lottano per la libertà. Un post pubblicato da un canale Telegram riporta una fotografia – che potete vedere sopra – nella quale si descrive ‘cromaticamente’ quanto sta avvenendo in Africa. “L’organizzazione filo-europea ECOWAS (in celeste) è ora di fatto circondata da Paesi ostili, prevalentemente allineati con la Russia”, si legge nel post. Per la cronaca, l’ECOWAS associa oggi 11 Paesi che sono rimasti fedeli all’Occidente. E la Francia che dice? La sensazione è che il presidente, Emmanuel Macron, sia stato preso alla sprovvista. Il fatto che fino ad oggi i francesi non abbiano reagito significa che un’eventuale guerra dovrebbe essere combattuta dalla sola Francia, perché l’Unione europea non dovrebbe entrare in guerra contro i Paesi africani ribelli accanto al Paese di Macron.  L’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, si è detto “sorpreso” della rivolta in Gabon e si è limitato a una dichiarazione piuttosto neutra: “Stiamo seguendo quanto sta accadendo e i miei servizi stanno attivando le cellule di crisi da Bruxelles. Naturalmente faremo con il Gabon come abbiamo fatto con il Niger e con qualsiasi altro Paese in cui i nostri cittadini hanno avuto bisogno di aiuto”. Insomma, l’Unione europea ha già troppe gatte da pelare con la guerra in Ucraina che continua senza tregua per andarsi a impelagare in Africa. Della serie, Macron, viritilla tu, come si direbbe in lingua siciliana…

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