Il Governo regionale di Renato Schifani annuncia la riapertura delle Terme di Sciacca e delle Terme di Acireale

Oggi a Palermo si è svolto un tavolo tecnico per fare il punto della situazione

Una buona notizia per la Sicilia e, segnatamente, per Sciacca e Acireale. Il Governo regionale di Renato Schifani annuncia la riapertura delle Terme di Sciacca e delle Terme di Acireale, anche se non c’è una data precisa. E’ quanto si legge in un comunicato della Regione siciliana: “Il rilancio delle Terme di Sciacca e Acireale – dice il presidente Schifani, che oggi ha presieduto un tavolo tecnico nel Palazzo d’Orleans di Palermo, sede del Governo dell’Isola – è sempre stato nell’agenda del mio Governo. Proprio un anno fa, incontrando il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, avevamo convenuto sulla necessità di accelerare l’iter che porterà alla loro riapertura e, oggi, dando seguito a una mia precisa volontà, espressa in più occasioni, diamo ufficialmente il via a tutte le procedure necessarie per raggiungere l’obiettivo entro la fine di questa legislatura”. A tavolo tecnico convocato oggi erano presenti, oltre al presidente Schifani, l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, i dirigenti dell’Ufficio speciale per la chiusura delle liquidazioni, Dora Piazza, del dipartimento regionale delle Finanze, Silvio Cuffaro, della Programmazione, Vincenzo Falgares, del Dipartimento regionale tecnico, Duilio Alongi, del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, il capo di gabinetto della Presidenza, Salvatore Sammartano, e il commissario liquidatore delle Terme di Sciacca, Carlo Turriciano. (Sopra, foto delle Terme di Sciacca tratta da Wikipedia; sotto, foto delle Terme di Acireale tratta da Regione siciliana)

Al via la due diligence

“Dovremo procedere  – ha sottolineato Schifani – innanzitutto con una veloce due diligence che ci consenta di avere un quadro preciso degli investimenti necessari per gli interventi di ammodernamento e ristrutturazione dei due impianti. Poi individueremo le risorse, pensiamo, ad esempio, al Fondo per lo sviluppo e la coesione, e infine, attraverso un bando, individueremo i partner privati in grado di assicurare un piano industriale che generi un impatto economico e sociale positivo non solo nei territori in cui ricadono gli stabilimenti, ma in tutta la Sicilia. Il turismo termale, infatti, è un segmento in crescita che, incrociando gli altri tipi di offerta turistica, grazie anche al nostro clima, può contribuire a uno sviluppo significativo dell’intero settore”. In verità, le Terme di Sciacca e di Acireale hanno funzionato fino a quando sono state gestite dalla Regione; quando sono passate ai privati è arrivata la crisi e la chiusura. “Una prima stima verrà eseguita con la massima tempestività dal Dipartimento regionale tecnico – leggiamo sempre nel comunicato -. Entro Maggio, inoltre, si dovrebbe concludere la fase di liquidazione delle due società, grazie allo stanziamento di 4,3 milioni di euro previsto dalla legge regionale 25 del 21 novembre 2023, che consente di estinguere i debiti erariali e passare così alla chiusura definitiva delle s.p.a. Si deciderà, in quella fase, se i privati verranno coinvolti già dall’inizio nel recupero delle strutture o solo in un secondo momento, per la gestione e il rilancio dei due siti termali”. 

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