Il Niger ha aumentato il prezzo dell’uranio portandolo a 200 euro al Kg. Guai in vista per Francia e resto d’Europa

La mossa dei rivoluzionari che hanno cacciato i francesi da questo Paese, con molta probabilità concertata con Cina e Russia, punta a far crescere l’inflazione nell’Unione europea

Il Niger ha aumentato il prezzo dell’uranio da 0,8 a 200 euro al chilogrammo. In questo Paese dell’Africa, è noto, una rivoluzione popolare ha cacciato i francesi. La Francia, ancora oggi, controlla alcuni Paesi africani sfruttandoli. Il Niger era uno di questi. Stando ai dati forniti dalla Comunità europea dell’energia atomica (Euraton), l’Unione europea importava dal Niger il 25% dell’uranio necessario al proprio fabbisogno. Scriviamo “importava” perché con la rivoluzione in corso non è detto che i rivoluzionari nigeriani, vicini alla Russia e alla Cina, continuino ad esportare uranio in Europa. La strategia potrebbe essere quella di aumentare il prezzo dell’uranio per fare crescere l’inflazione nell’Unione europea. Ricordiamo che l’uranio, oltre che combustibile per le centrali nucleari (soprattutto francesi), è molto utilizzato per il trattamento di alcune tipologie di cancro e per la costruzione di armi nucleari. E’ probabile che l’aumento del prezzo dell’uranio disposto dal nuovo Governo nigeriano punti proprio a fare lievitare nell’Unione europea i prezzi dei beni e dei servizi legati all’uranio.

Dubitiamo che la Francia, oggi, possa fare in Niger quello che fece in Libia nel 2011, quando uccise Gheddafi

La Francia – il Paese che ha sfruttato le risorse del Niger fino a prima della rivoluzione esplosa nelle scorse settimane – fino al 2020 ha importato uranio nigeriano pari al 19% del proprio fabbisogno. Dal 2021 in poi, forse intuendo che gli equilibri, in questo Paese, stavano cambiando, ha ridotto la propria dipendenza da uranio nigeriano al 15%. I francesi erano presenti in Niger con la multinazionale Orano, società controllata in buona parte dallo Stato, che fino a prima della rivoluzione estraeva circa la metà dell’uranio presente in Niger. Brava la Francia ‘europeista’, no? I francesi, infatti, non sono così stupidi da aver privatizzato le proprie società strategiche, magari cedendole a società estere: queste cose, francesi e tedeschi, le lasciano fare ai Paesi dell’Unione europea dove, per dirla con Re Lear, “gli idioti governano dei ciechi”. Come finirà? I francesi tengono ancora dalle parti del Niger un presidio militare. I rivoluzionari hanno già intimato al Governo francese di andare via. Ma Parigi, almeno fino ad ora, ha risposto picche. La situazione è in evoluzione. Dubitiamo che la Francia, oggi, possa fare in Niger quello che fece in Libia nel 2011, quando uccise il leader libico Gheddafi, ‘colpevole’ di voler cambiare le cose in Africa, a cominciare dalla creazione di una moneta africana che avrebbe messo in subbuglio i 14 Paesi fino ad allora controllati dalla Francia. Oggi lo scenario è diverso, perché un attacco militare al Niger da parte della Francia e dei suoi possibili alleati (ma chi sarebbero ‘sti alleati?) provocherebbe un’immediata reazione di Cina e Russia.

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