Ma quale fine della guerra in Ucraina: gli USA inviano a Kiev proiettili ad uranio impoverito per i carri armati M1 Abrams

Questo significa che la guerra continuerà chissà per quanto tempo ancora. Altro che pace!

La notizia sta passando quasi inosservata, nonostante sia molto importante per le implicazioni che comporterà nella guerra in Ucraina e, in generale, nell’economia mondiale. Gli Stati Uniti d’America hanno ufficializzato che nel nuovo pacchetto di aiuti a Kiev ci saranno anche i proiettili ad uranio impoverito da 120 millimetri. Queste armi letali verranno utilizzate dai 31 carri armati M1 Abrams di fabbricazione americana. Questa notizia ci dice, in primo luogo, che l’attuale amministrazione americana del Democratico Joe Biden non ha alcuna intenzione di lavorare per fermare la guerra in Ucraina. Sembrava che la crisi economica che3 ha colpito l’America e, in generale, il cosiddetto Occidente industrializzato avrebbe portato gli USA a bloccare la guerra 9in accordo con il noto adagio “meglio perdere che straperdere”. Di fatto la Russia sta stravincendo la guerra, sia sotto il profilo militare sia sotto il profilo economico. Ma forse gli osservatori ottimisti, che da qualche mese ipotizzano la fine del conflitto, si dovranno ricredere. Del resto, le difficoltà del G20 nel trovare una posizione unitaria sulla guerra in Ucraina, in un certo senso, sono il segnale che la situazione si potrebbe aggravare. La fornitura di proiettili ad uranio impoverito ai militari ucraini e ai mercenari occidentali impegnati nella guerra contro la Russia sono la dimostrazione quasi matematica che il conflitto andrà avanti chissà per quanto tempo ancora.

La disastrosa mossa americana farà alzare di tono il conflitto, con una reazione della Russia, ma farà aumentare anche la crisi economica in tutto l’Occidente. Di questo dobbiamo ringraziare i Democratici americani che hanno portato il mondo in guerra

Già, il tempo. Che in questo passaggio storico non gioca certo per la pace. I Democratici che hanno preso il potere nel Dicembre del 2020, con elezioni presidenziali tutt’altro che cristalline hanno davanti a loro un anno e quasi quattro mesi prima del ritorno alle urne, previsto nel Dicembre del prossimo anno, quando gli americani verranno chiamati al voto per eleggere il nuovo presidente. In questa fase i Democratici che fino ad oggi hanno controllato questo partito – l’attuale presidente Biden insieme con i suoi alleati Obama e Clinton – sono in grandissima difficoltà. L’inflazione americana continua a ‘mordere’ nonostante i continui ‘raid’ della Banca Centrale americana, che è più volte intervenuta per per aumentare i tassi di interesse. Ma l’inflazione rimane, perché non è di origine monetaria. I prezzi si mantengono elevati perché le risorse che l’attuale Governo statunitense impiega nella guerra in Ucraina tolgono risorse ai cittadini americani. Alla fine, l’inflazione americana non è altro che un ‘aggiustamento’ interno che riduce il potere d’acquisto delle famiglie americane contraendo i consumi; il tutto a scapito, ovviamente, dei ceti meno abbienti. E’ quello che succede anche in alcuni Paesi dell’Unione europea resi più poveri dalla moneta unica europea: alto livello di inflazione che colpisce soprattutto quello che un tempo era il ceto medio, oggi medio basso, se non basso: cosa che avviene, per esempio, in Italia.

Armi ad uranio impoverito significherà un aumento di morti e di malattie gravi che colpiranno i militari e la popolazione che verrà a contatto con l’inevitabile inquinamento dell’ambiente

Tornando ai Democratici americani oggi al Governo, va detto che i vari Biden, Obama, Clinton e via continuando, benché sconfitti in Ucraina e invisi all’anima popolare americana, non hanno alcuna intenzione di arrendersi. Sanno di avere contro l’alleanza tra il Repubblicano Donald Trump e il Democratico Robert Kennedy junior: il primo – ex presidente – già ricandidato alla Casa Bianca; il secondo candidato alle primarie del Partito Democratico. I Dem dovrebbero arrendersi, considerati i disastri che hanno prodotto, soprattutto con la guerra in Ucraina. Ma, come già accennato, non ne vogliono sapere. Si fanno scudo dicendo che loro stanno difendendo gli Stati Uniti d’America dall’attacco concentrico all’area del dollaro; e si dicono sicuri che a Dicembre del prossimo anno il popolo americano, al momento del voto, li seguirà. Così rilanciano. Certo, la guerra in Ucraina è persa, ma si deve continuare attaccando con le armi ad uranio impoverito. Sappiamo tutti cosa sono le armi ad uranio impoverito, come vengono utilizzati e gli effetti terribili che provocano nell’ambiente e nell’uomo (qui un approfondimento). Va da sé che i russi reagiranno. Morale: la guerra in Ucraina, lungi dal terminare, sta salendo di tono. Armi ad uranio impoverito significherà un aumento di morti e di malattie gravi che colpiranno i militari e la popolazione che verrà a contatto con l’inevitabile inquinamento dell’ambiente. E nuove spese per l’Unione europea che dovrà continuare a foraggiare l’Ucraina a spese della propria economia. Un disastro. Tutto questo nell’illusione che i vari Biden, Obama, Clinton riusciranno a vincere le elezioni presidenziali americane del prossimo anno…

Foto tratta da Wikipedia

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