Il Parlamento dell’Iran ha approvato all’unanimità la chiusura dello Stretto di Hormuz. Manca solo il sì definitivo l’Ayatollah Khamenei. Aspettiamoci i prezzi di benzina e gasolio alle stelle

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“Il Parlamento iraniano ha preso all’unanimità la decisione di chiudere lo Stretto di Hormuz. La notizia la leggiamo in un post di un canale Telegram. Ora la decisione finale spetta al Consiglio Supremo per la Sicurezza Nazionale e alla Guida Suprema, l’Ayatollah Khamenei. Non è una bella notizia per l’Occidente e, in particolare, per l’Unione europea. Dallo Stretto di Hormuz, come abbiamo più volte scritto, passa il 30% del petrolio mondiale. Sarà interessante capire come domani apriranno le Borse di tutto il mondo. E sarà interessante capire che cosa succederà al prezzo del petrolio, che è sceso per volere di Stati Uniti d’America e Arabia Saudita ma che da quando è scoppiata la guerra tra Israele e Iran è iniziato a salire. Se lo Stretto i Hormuz verrà chiuso al passaggio delle navi petroliere, aspettiamoci un’impennata dei prezzi di benzina e gasolio, soprattutto in Europa.

Le previsioni (catastrofiche) del possibile aumento del prezzo del petrolio

Le notizie che arrivano in questa Domenica pomeriggio del 22 Giugno 2025 sono frammentarie. Alcune sono, come dire?, ‘ad effetto’. Ovvero messe in giro per drammatizzare la situazione. C’è chi dice che il blocco dello Stretto di Hormuz potrebbe far schizzare il prezzo del petrolio a 250 dollari al barile, dagli attuali 76 dollari al barile. Soprattutto per i Paesi importatori di petrolio sarebbe un disastro economico. Ma ci sono stime ancora più catastrofiche. Il Ministero degli Esteri iracheno, stando a quanto leggiamo sempre su Telegram, ha riferito che la chiusura dello Stretto di Hormuz comporterà la perdita di circa 5 milioni di barili di petrolio al giorno e potrebbe far salire i prezzi fino a 300 dollari al barile.

Foto tratta da Dagospia

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