Il Qatar si schiera con la Palestina: basta bombardamenti a Gaza o stop al gas. E se tutto il mondo arabo e la Russia faranno lo stesso pure con il petrolio?

Com’era prevedibile, tutto il mondo arabo si sta schierando con la Palestina e contro Israele. E già si parla di blocco delle forniture di gas

Il Qatar si schiera in difesa della Palestina e minaccia di creare una carenza globale di gas a sostegno del popolo palestinese in queste ore costretto a lasciare i luoghi peraltro angusti dove viveva. “Se i bombardamenti su Gaza non si fermano, noi fermeremo la fornitura di gas al mondo”: questa la posizione assunta dal Qatar che noi leggiamo in un post in un post su Telegram. Con molta probabilità, chi ha armato la mano di Hamas nell’attacco contro Israele sapeva benissimo che la reazione degli israeliani sarebbe stata durissima. E sapeva anche che la risposta militare di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza avrebbe compattato tutto il mondo arabo nel difendere la causa dei palestinesi. L’ennesimo scontro tra Israele e palestinesi – di fatto una guerra che, tra alti e bassi va avanti da circa settant’anni – ha azzerato la politica estera cinese degli ultimi anni. Il presidente della Cina, Xi Jinping, era riuscito a far partire il dialogo tra realtà che hanno sempre rifiutato anche di incontrarsi. Tutto finito. E sostituito da un gioco delle parti tra Israele e gli Stati Uniti d’America. Con il presidente americano, Joe Biden, che in queste ore si erge come uomo di pace ‘convincendo’ il capo del Governo israeliano, Benjamin “Bibi” Netanyahu, a ridare l’acqua ai palestinesi. Una sceneggiata. E mentre il Democratico Biden, in vista delle elezioni presidenziali del Dicembre del prossimo anno, imposta la sua campagna elettorale ergendosi come il ‘salvatore’, tutto l’Occidente rischia di dover fare i conti con un possibile, pesante aumento del costo dell’energia.

Adesso il vero rischio è un aumento dell’inflazione provocato da carenza di petrolio e gas

Non c’è solo una sceneggiata tra Israele e USA. C’è anche la dura realtà. Cina e Russia si sono già schierate con i palestinesi. Ciò significa che l’avvertimento del Qatar sul gas potrebbe creare un mega-cartello tra Paesi petroliferi del mondo arabo, oggi in sintonia con Cina e Russia, per ridurre le forniture di petrolio e di gas all’Occidente. Magari in accordo con la stessa Russia, grande produttore di gas e di petrolio. Ciò significa che l’avvertimento del Qatar – “Se i bombardamenti su Gaza non si fermano, noi fermeremo la fornitura di gas al mondo” – potrebbe trasformarsi in un avvertimento di tutti i produttori di petrolio e gas del mondo arabo magari in accordo con la Russia: “Se i bombardamenti su Gaza non si fermano, noi fermeremo la fornitura di petrolio e di gas al mondo”. Ciò significherebbe che i prezzi del petrolio e del gas schizzerebbero all’insù. Certo, produttori di petrolio e gas dei Paesi arabi e della Russia avrebbero un drastico calo degli introiti ma in tutto l’Occidente l’economia subirebbe un colpo durissimo: si scatenerebbe un’inflazione micidiale e le imprese, con l’energia a prezzi elevati, dovrebbero o ridurre drasticamente le produzioni o chiudere. Chi ha armato la mano di Hamas sapeva che il rischio avrebbe potuto essere questo?

Foto tratta da Startmag

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