Il segretario del sindacato dei medici Cimo Giuseppe Bonsignore: “Riaprire il Pronto Soccorso Pediatrico all’Ospedale Cervello è la nuova emergenza”

Avrebbe dovuto riaprire lo scorso Agosto. Invece siamo arrivati a Dicembre con un nulla di fatto

“All’Ospedale Cervello di Palermo, che era stato riconvertito in Presidio anti Covid durante la pandemia, il ritorno alla normalità è ancora in itinere. Da tempo avremmo dovuto vedere il ritorno alla base dei Reparti di Pediatria ed Ortopedia Pediatrica e soprattutto del Pronto Soccorso Pediatrico che invece restano ‘provvisoriamente’ allocati all’Ospedale Villa Sofia”. Così sottolinea il segretario regionale del sindacato dei medici Cimo Sicilia, Giuseppe Bonsignore (foto sopra). “In tutta Italia si registra in questi giorni un incremento esponenziale dei casi di infezioni da virus sinciziale – dice sempre Bonsignore – in particolar modo nei bambini e nei neonati, con i Reparti pediatrici dell’intero territorio nazionale che cominciano ad andare in sofferenza e stanno mettendo in campo i piani per fronteggiare questa nuova emergenza che, è doveroso dire, come ogni anno era ampiamente attesa con l’arrivo della stagione fredda. Il trasferimento del Pronto Soccorso Pediatrico – aggiunge il segretario del Cimo della Sicilia – era stato programmato per il mese di Agosto, poi slittato a Settembre, poi a Ottobre e così via; sono stati da tempo eseguiti i lavori di ristrutturazione dei locali che dovrebbero accoglierlo, con tutte le Sale visita dotate degli standard necessari per fronteggiare anche l’annuale emergenza delle bronchioliti che colpiscono puntualmente bambini e neonati, ma, incomprensibilmente, il trasferimento continua ad essere rinviato”. 

“Il tempo delle chiacchiere è ampiamente scaduto, è ora di agire senza indugiare oltre, prima che accada qualcosa di grave e di evitabile”

“Il rischio, più che concreto – continua Bonsignore – è che la permanenza in locali non idonei possa comportare problemi assistenziali anche gravi nel breve periodo, visto che il picco delle infezioni respiratorie pediatriche è previsto per fine anno. È necessario fare presto e riportare il Pronto Soccorso Pediatrico nella sua naturale allocazione, con le necessarie dotazioni strumentali e in ambienti consoni dove il personale sanitario sarà in grado di fornire una più adeguata assistenza. Questo ritardo è a dir poco inaccettabile – conclude il segretario regionale del Cimo – il tempo delle chiacchiere è ampiamente scaduto, è ora di agire senza indugiare oltre, prima che accada qualcosa di grave e di evitabile. Chiediamo quindi ai vertici aziendali e all’assessorato regionale della Salute di intervenire al più presto nell’interesse del bene supremo della salute e della vita dei bambini”.

Ospedale Cervello’ ruota di scorta dell’ospedale di Villa Sofia

Così, per capire: la volontà politica di riaprire il Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cervello c’è o si deve ‘risparmiare’ anche su questo? Ce lo chiediamo perché, da quando l’ospedale Cervello è diventato la ‘ruota di scorta’ dell’ospedale Villa Sofia, grazie al ‘geniale’ Governo siciliano ‘ribaltonista’ di Raffaele Lombardo 2008-2012, le chiusure di reparti e di servizi, in quello che è stato uno dei migliori ospedali pubblici della Sicilia non si contano più. E’ singolare, per citare un esempio eclatante, che un ospedale che si trova a ridosso di un’autostrada sia stato privato del reparto di ortopedia. Ma questo è solo un esempio, perché le menomazioni che ha subito l’ospedale Cervello sono tante. Troppe.

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