Il sindacato Sinalp si schiera con gli agricoltori siciliani in lotta contro l’Ue e contro i partiti che vogliono affossare l’agricoltura: Fratelli d’Italia, Lega, PD, grillini e Forza Italia

L’agricoltura dell’Europa mediterranea oggi è più che mai icompatibile con l’Unione europea. Così come l’agricoltura italiana è incompatibile con i partiti politici nazionali

Il sindacato Sinalp si schiera con il Movimento di protesta degli agricoltori siciliani. Invitiamo a gli agricoltori a considerare questo sindacato un interlocutore serio. Si tratta, infatti, di un’organizzazione sindacale che, spesso, si è schierata contro l’Unione europea. Non siamo davanti alle solite organizzazioni agricole che fanno finta di contrastare la Ue ma di un soggetto – ribadiamo – che si è spesso trovato in disaccordo con Bruxelles. Non sono i soliti pagliacci che si fingono amici degli agricoltori e poi rispondono a questo o quel partito politico italiano che appoggia la Ue. Ed è chiaro che, oggi, chi appoggia la Commissione europea e i partiti che fino ad oggi hanno appoggiato la stessa Commissione europea nel Parlamento europeo – partito Popolare Europeo (PPE), Partito Socialista Europeo (PSE) e Verdi europei – non può che volere la morte dell’agricoltura dell’Europa mediterranea. Chi racconra che non è così, dice solo grandi minchiate per cercare di prendere in giro gli agricoltori. L’agricoltura dell’Europa mediterranea oggi è più che mai icompatibile con l’Unione europea. Leggiamo insieme il comunicato del Sinalp, che contiene alcune proposte interessanti.

L’incontro presso il presidio della Valle del Dittaino

“Il Sinalp – leggiamo nel comunicato – ha partecipato all’incontro organizzato dagli Agricoltori del presidio del Dittaino, che per l’occasione ha invitato a partecipare anche i Sindaci del comprensorio. L’incontro ha visto una notevolissima presenza di Agricoltori e di circa dodici tra Sindaci ed assessori delle comunità del territorio, oltre il Sinalp. A questo incontro abbiamo avuto la conferma della rabbia e della vera disperazione che sta colpendo gli agricoltori, della strage di aziende agricole costrette a chiudere, abbandonando il territorio e togliendo speranza e futuro a tante comunità che vivono di agricoltura. I nostri agricoltori hanno avuto il coraggio di ribellarsi a linee di intervento, già avviate dalla comunità europea (leggere Unione europea ndr), alla quale spesso anche lo Stato Italiano si ritrova costretta ad abbozzare, che mirano alla industrializzazione del comparto agricolo, distruggendo qualità, tipicità, ed unicità dei nostri prodotti a favore dell’uniformazione ed omologazione dei prodotti alimentari industriali e per ultimo anche sintetici”. Per la cronaca, la Valle del Dittaino è nota per l’agricoltura di qualità, a cominciare dal grano duro.

Difendere l’agricoltura oggi significa combattere contro le multinazionali a tutti i livelli

“La protesta – prosegue il comunicato del Sinalp – va sostenuta e combattuta per evitare la sempre maggior ingerenza, in agricoltura, delle pratiche concorrenziali sleali, e contro il cibo sintetico che consegnerà la nostra ‘vita alimentare’ alle multinazionali che già oggi decidono sul mercato mondiale dei cereali, imponendo soluzioni ed abitudini alimentari che tutto hanno, tranne la qualità e genuinità tipiche dei nostri prodotti coltivati nei nostri territori dai nostri agricoltori. Già abbiamo assistito alla discrasia intellettiva mostrata dagli organismi sovranazionali come l’UNESCO, che nel 2019 ha dichiarato ‘PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE’ il sistema di allevamento siciliano e del Sud italia basato sulla TRANSUMANZA, che rispetta il benessere e la dignità degli animali, permettendo loro di poter pascolare liberamente nel territorio, e di contro l’Unione Europea nel 2023, chiede di incentivare l’allevamento intensivo, con animali chiusi per tutta la loro vita in gabbie, a discapito del nostro sistema di allevamento. Il tutto per favorire le ormai presenti multinazionali dell’allevamento che massimizzano il profitto incuranti dei semplici concetti di qualità del cibo e benessere dell’animale”.

La proposta del Sinalp

Il Segretario del Sinalp, Andrea Monteleone, ha invitato i Sindaci presenti nel presidio del
Dittaino ad attivarsi per dare vita ad iniziative concrete in grado di difendere gli agricoltori dei loro
territori. “Ci rendiamo conto che il problema è in realtà europeo e nazionale – proswegue il comunicato – ma questo non preclude che anche a livello locale non si possa agire per difendere il futuro di questa terra. A tal proposito abbiamo proposto ai Sindaci ed assessori presenti, di attivare iniziative utili a incentivare la vendita dei prodotti del territorio negli esercizi commerciali presenti nei loro Comuni, imponendo, se necessario, una percentuale di prodotti locali negli scaffali delle attività commerciali. Ci rendiamo conto che tale scelta andrà a cozzare contro le normative europee dell’antitrust, ma questo non deve essere assolutamente la scusa per non agire o peggio per ‘allargare le braccia’. Purtroppo diversi ‘politici’, spesso, si trincerano sulle posizioni del ‘non fare’, del ‘la legge lo vieta’, per incapacità di trovare soluzioni in grado di interpretare le vigenti norme o di superarle, a tutto vantaggio del territorio che rappresentano. La vera capacità della politica deve sempre essere quella di saper trovare soluzioni ai problemi, non quella di trincerarsi dietro divieti ed impossibilità di agire per nascondere spesso l’incapacità di “fare”. Infine il Segretario del Sinalp ha ribadito alla comunità degli agricoltori ed allevatori presenti la propria piena disponibilità ad essere al loro fianco in questa battagli di ‘sopravvivenza’ delle loro aziende ma anche di sopravvivenza del Sud e della Sicilia tutta”.

Perché Lunedì prossimo una delegazione del Sinalp non si unisce agli agricoltori siciliani che si recheranno a Pozzallo per manifestare contro l’ennesima nave carica di grano estero che arriverà nel porto di questa cittadina del Ragusano?

Ribadiamo: il Sinalp ha già mostrato, nel passato, di non aver paura a schierarsi contro l’Unione europea. A questo punto ci chiediamo: perché Lunedì prossimo una delegazione del Sinalp non si unisce agli agricoltori siciliani che si recheranno a Pozzallo per manifestare contro l’ennesima nave carica di grano estero che arriverà nel porto di questa cittadina del Ragusano? Potrebbe essere un primo segnale di una proficua collaborazione tra gli agricoltori che contestano le politiche dell’Unione europea e un sindacato che più volte a contestato la stessa Ue. Potrebbe essere l’avvio di una collaborazione a tutela dell’agricoltura siciliana che i massoni e predoni dell’Unione europea vorrebbero smantellare, a cominciare proprio dai seminativi, che gli ‘europiesti’ vorrebbero trasformare in un’immensa distesa di pannelli fotovoltaici. Che poi è quello che vorrebbe fare l’attuale Governo nazionale di Giorgia Meloni. E’ bene che gli agricoltori siciliani sapiano non hanno amici tra il partito di Fretelli d’Italia, non hanno amici nella Lega, non hanno amici nel PD e non hanno amici in Forza Italia, quattro partiti che sono perfettamente allineati con l’Unione europea.

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