Il VIDEO postato da Lorenzo Giocondo riprende un servizio di Agorà dove si dimostra che coltivare i terreni e allevare gli animali in Sicilia è diventato impossibile

Questo è il dato negativo. Ma c’è anche la speranza di ribaltare la situazione grazie alla grande protesta degli agricoltori siciliani: la prima, grande protesta sociale contro chi sta distruggendo l’agricoltura della nostra Isola. Tutti i siciliani dovrebbero scendere in piazza a sostegno degli agricoltori

La vogliamo dire la verità sugli impianti fotovoltaici e sugli impianti eolici che stanno invadendo la Sicilia, in alcuni casi soppiantando le grandi distese di cereali e di pascoli? Ebbene, la verità è che da quando è iniziata la corsa a smantellare l’agricoltura della nostra Isola – grosso modo agli inizi del 2000 – la prima, vera opposizione di massa a questo scempio sta arrivando dagli agricoltori. Qualcosa contro le pale eoliche l’ha fatta Vittorio Sgarbi quando era Sindaco di Salemi: la sua fu una battaglia – peraltro in solitudine – nel nome della poesia del paesaggio: in effetti, vedere le pale eoliche che campeggiano dietro il Cretto di Burri non è il massimo. Qualcosa la fece nel 2010 l’allora presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. Ricordiamo un convegno a Palermo, nei Saloni di Villa Malfitano: un allarme per segnalare il dilagare delle pale eoliche in terra e nel mare della nostra Isola. Da allora al Gennaio di quest’anno, quando è iniziata la sacrosanta protesta degli agricoltori, un silenzio quasi generale, a parte qualche voce dissidente. Come quella di Paolo Amenta, presidente dell’ANCI Sicilia (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Sindaco di Canicattini Bagni, che è riuscito a bloccare un assalto di pannelli fotovoltaici in una grande area della Val di Noto – assalto autorizzato dalla Regione siciliana – in coordinamento con gli abitanti del luogo (qui un articolo). Segnaliamo anche una battaglia di Giuseppe Li Rosi, agricoltore, contro il “colonialismo energetico” nel 2020 (qui un articolo).

Ci sono esponenti del Partito Democratico e di Fratelli d’Italia che negano l’evidenza e, quindi, negano le proprie responsabilità

Se ricordiamo tali storie è grazie a un post che Lorenzo Giocondo, tra i leader del Movimento di protesta degli agricoltori siciliani, ha postato sulla propria pagina Facebook. E’ un VIDEO che riporta un servizio che la trasmissione televisiva Agorà ha dedicato alla protesta degli agricoltori siciliani. E’ un servizio da vedere. Dove si parla delle cifre notevoli che ‘I Signori delle energie alternative’ offrono agli agricoltori per prendere in affitto i terreni o per acquistarli. E’ chiaro che bisogna nutrire tanto amore per la terra e per l’agricoltura per continuare a seminare grano e a cercare i pascoli per gli animali dicendo no a queste offerte, ribadiamo, notevoli, rispetto ai redditi ridicoli che oggi l’agricoltura offre, quando non solo direttamente perdite. Oggi coltivare il grano duro non conviene, perché il Governo nazionale italiano e soprattutto l’Unione europea stanno provando in tutti i modi a distruggere questa coltura. Segnaliamo due partiti politici che negano l’evidenza. Ci sono esponenti del Partito Democratico – lo abbiamo ascoltato sulla rete – che in televisione negano che gli agricoltori siano infuriati contro l’Unione europea: questo mentre l’Unione europea cerca scientificamente di distruggere agricoltura e agricoltori, con riferimento a Commissione europea e Parlamento europeo e mentre gli agricoltori attaccano Commissione europea e Parlamento europeo. Ci sono esponenti di Fratelli d’Italia secondo i quali l’attuale Governo di Giorgia Meloni non ha penalizzato gli agricoltori, facendo finta di non sapere che dal Gennaio dello scorso anno l’Italia è stata letteralmente invasa dal grano ucraino, canadese e perfino, anche se in minima parte, da grano russo: un’invasione che ha fatto crollare del 40-50% il prezzo del grano italiano. Tutti questo per favorire le industrie. Eppure il Ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, esponente di Fratelli d’Italia, se ne va tra gli agricoltori dicendo che lui difende l’agricoltura! Ribadiamo: ormai i politici italiani che hanno massacrato e continuano a massacrare gli agricoltori negano l’evidenza.

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