In Corsica torna con il movimento separatista che si batte per liberare l’isola dalla dominazione francese

Come i Paesi africani in rivolta contro l’oppressione coloniale francese, anche in Corsica si torna a sognare la libertà

Tensioni in Corsica, dove il separatismo non è mai tramontato. Nella notte tra ieri, Domenica 8 Ottobre e oggi, Lunedì 9 Ottobre, si sono susseguite alcune esplosioni in varie località dell’Isola.Co Dopo le rivolte in Africa da parte dei Paesi colonizzati dalla Francia, tornano a farsi sentire i separatisti corsi, da sempre in lotta per la libertà. A differenza della Sicilia, dove lo Stato centrale fa quello che vuole, se è vero che nel Dicembre dello scorso anno, con l’avallo dell’attuale Governo regionale siciliano, ha deciso di tenersi 9 miliardi di euro scippati alla sanità pubblica siciliana, in Corsica la Francia deve faticare non poco per tenere buoni i separatisti. Non è un caso, infatti, che le esplosioni della notte sono state rivendicate stamattina dai separatisti corsi del Fronte di Liberazione Nazionale della Corsica Flnc.

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A Francia Fora“, recita uno slogan dell’organizzazione clandestina che ha rivendicato le esplosioni a base di dinamite. Volendo sembra un’espressione della lingua siciliana: in siciliano, infatti, A Francia fora significa “La Francia fuori”, che è la stessa traduzione dalla lingua corsa. “Noi non abbiamo nessun destino comune con la Francia”, dicono i Separatisti corsi. Volendo, è quello che dicevano i Separatisti siciliani negli anni subito successivi alla Seconda guerra mondiale, quando tanti siciliani sognavano la libertà. Altri tempi. Non sappiamo come finirà in Corsica. Ma il fatto che sia presente ancora un movimento separatista che sogna una Corsica libera è una bella notizia.

Foto tratta da Corsica Oggi

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