Presto la storia dell’editore siciliano Vinicio Boschetti scritta di suo pugno. Il giornale Il Mediterraneo e altro ancora

Il libro si annuncia come il racconto – visto da un pubblicitario di successo – di un ‘pezzo’ della storia editoriale di Palermo ma non soltanto di Palermo. Il periodo va dalla fine degli anni ’70 ai primi anni del 2000. Ci sarà da divertirsi

Qualche giorno fa ci siamo occupati dei problemi che travagliano il quotidiano La Sicilia. Oggi proviamo a illustrare, partendo da un’indiscrezione, le avventure di un personaggio che, per almeno un trentennio e forse più, ha calcato le scene del giornalismo siciliano da editore e da pubblicitario: Vinicio Boschetti (nella foto sopra con la moglie). Perché ci occupiamo di un uomo che oggi dovrebbe ‘viaggiare’ sugli 80 anni e forse più? Perché corre voce che avrebbe deciso di dare alle stampe un libro dove racconta la sua versione dei fatti – anche giudiziari – del quale, suo malgrado, è stato protagonista. Chi scrive ha conosciuto Boschetti nei primi anni ’80 del secolo passato, quando era incappato in una vicenda in verità piuttosto strana. A noi, che allora eravamo ventenni alle prime esperienze di giornalismo, per quel poco che eravamo riusciti a capire, Boschetti – che in quel tempo raccoglieva la pubblicità per i Diari di Giancarlo Parretti – era sembrato un po’ la vittima sacrificale. I Diari – per la cronaca – erano dei quotidiani che sperimentavano una formula allora innovativa: il quotidiano ‘madre’, definiamolo così, si chiamava Il Diario, la particolarità era che si articolava in una serie di edizioni, una per ogni provincia (in realtà, in Sicilia, questa esperienza arrivò a coprire quattro province). Le pagine di informazione nazionale erano uguali per tutti, cambiava la cronaca locale, ovvero provinciale.

Le avventure dei Diari di Giancarlo Parretti

Cos’era successo? I nostri ricordi sono vaghi. C’era stato un ammanco, se non ricordiamo male, di circa 300 milioni di vecchie lire. E la responsabilità era ricaduta su di lui. A noi questa ricostruzione sembrava un po’ strana: Vinicio Boschetti, che era arrivato in Sicilia qualche anno prima, era già un pubblicitario di successo: in pratica, nella raccolta della pubblicità per i giornali, per i periodici e anche per qualche radio e per qualche televisione non era secondo a nessuno. Guadagnava bene, era ben visto: per quale motivo avrebbe dovuto prendere i soldi di un giornale del quale raccoglieva la pubblicità? Peraltro, questa vicenda poi non è finita bene, nel senso che I Diari siciliani hanno chiuso i battenti. Questa storia a noi non quadrava. Chissà, magari in questo libro che dovrebbe essere distribuito nei prossimi giorni, a distanza di oltre trent’anni, capiremo qualcosa in più. Vinicio Boschetti, in Sicilia, è noto per essere stato tra i protagonisti di iniziative di successo: pensiamo alla trasmissione televisiva Io vedo CTS condotta da Ferruccio Barbera e Marcello Mordino, che nella Palermo di quegli anni riscosse un successo strepitoso. Vinicio Boschetti raccoglieva la pubblicità per questa trasmissione.

Splendori (pochi) e miserie (tante) de Il Mediterraneo

Boschetti è stato anche editore di un quotidiano – Il Mediterraneo – del quale chi scrive è stato il fondatore insieme con ‘Saro’ Francesco Terracina e con lo stesso Boschetti. Lo possiamo affermare senza tema di smentite, perché questo giornale è nato nell’abitazione del padre di chi scrive, a Palermo. Sarà interessante sapere cosa scrive di questo giornale Vinicio Boschetti e se magari ricorderà le previsioni di chi scrive, che si sono avverate. Noi ci siamo dimessi dal giornale dopo sei mesi: non ci convinceva la linea editoriale troppo vicina al Comune di Palermo e ci convincevano ancora meno le assunzioni fatte ignorandoci. Sarà altrettanto interessante leggere cosa scriverà sull’uccisione di Irene Tagliavia, un ‘caso’ di fine anni ’90 che ha fatto molto discutere. E che a nostro avviso – ma questo è un nostro pensiero – non ha portato bene al Mediterraneo. Sarà sempre interessante leggere cosa scrive Vinicio Boschetti sul fallimento del Mediterraneo e sulle responsabilità che gli sono state attribuite, a nostro modesto avviso ingiustamente. Anche sulla riapertura del quotidiano L’Ora – in realtà un po’ avventurosa – siamo curiosi di leggere la versione di Boschetti. Anche la riapertura de L’Ora è finita male.

Vinicio Boschetti è la persona più tradita tra le persone che abbiamo conosciuto nella nostra vita

Due parole, infine, sul personaggio. Vinicio Boschetti non è siciliano: è un pugliese di San Severo che parla la lingua di San Severo. Noi che lo conosciamo bene possiamo dire che non è una persona cattiva. E’ un casinista, questo sì. Ed è la persona più tradita tra le persone che abbiamo conosciuto nella nostra vita. Da editore ha fatto diventare giornalisti professionisti un bel numero di colleghi. Eppure, da quel poco che sappiamo – e magari ci sbagliamo e il libro ci smentirà – non abbiamo riscontrato molta riconoscenza nei suoi riguardi: anzi. Questa è una cosa che ci dispiace, perché tante di quelle storie che hanno messo in giro su questo personaggio sono destituite di fondamento. Ribadiamo: chi scrive si è dimesso dopo pochi mesi dall’uscita del giornale Il Mediterraneo in dissenso con l’editore e con la linea dello stesso quotidiano. Ma questo non ha mai fatto venire meno il rapporto di amicizia con Boschetti, forse perché sappiamo che molte cose dette e scritte su questo personaggio non sono vere. A questo punto, non ci resta che aspettare di leggere il libro.

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