Alfonso Luigi Marra: “E’ palese che la settimana a 50-55 gradi che ci ucciderà tutti potrebbe venire già la prossima Estate”

Anche se in questo momento l’informazione è concentrata sulla guerra in Israele e nella Striscia di Gaza, ci sembra opportuno riflettere sul clima che sta cambiando in peggio

Alfonso Luigi Marra è un meridionale di genio, per la precisione calabrese di San Giovanni in Fiore. Avvocato, già parlamentare europeo, da alcuni anni Marra segnala la presenza di un’emergenza climatica. Noi, grosso modo, la pensiamo come lui, non a caso seguiamo sempre i suoi post. Anche se in questo momento l’informazione, com’è giusto che sia, è concentrata su quanto sta accadendo in Israele e nella Striscia di Gaza, noi proponiamo ai nostri lettori questa riflessione di Marra, perché ci sembra di buon senso. A qualcuno sembrerà un po’ esagerata, però se proverete a fare mente locale sull’andamento climatico degli ultimi tre anni, comincerete a pensare che, quanto meno, bisogna cominciare a riflettere su quanto sta accedendo.

La previsione è catastrofica ma purtroppo non è campata in aria

“È dato ormai per scontato – scrive Marra – che le temperature senza precedenti di questo inizio Autunno 2023 preludono ad un Inverno anch’esso caldo come mai prima e, di questo passo, è palese che la settimana a 50-55 gradi che ci ucciderà tutti potrebbe venire già la prossima Estate e che, in ogni caso, le temperature stanno aumentando ormai di mese in mese e, se non sarà la prossima, sarà la successiva o al limite l’altra. Apparentemente la paura del cambiamento necessario per fare un tentativo in extremis di fermare il surriscaldamento sembra essere per ora più forte di quella di morire, sicché molti si inventano che il clima è sempre stato così, quando invece un cambiamento così veloce non ha precedenti. Bisognerà però vedere cosa succederà quando, nei mesi prossimi, la situazione si aggraverà. Senza contare le intemperie che scatenerà il caldo. Umanità idiota. 7.10.23. ALM”.

I circa 15 milioni di boschi inceneriti in Canada nel silenzio generale per non disturbare i demenziali manovratori della lotta alle emissioni di CO2. Se la prossima Estate si materializzeranno un paio di giorni con temperature a 50 gradi potrebbe succedere un ‘bordello’ inimmaginabile

Chi leggendo questo post sorriderà dovrebbe approfondire quanto sta succedendo in Canada, dove da Maggio a oggi sono andati in fumo circa 15 milioni di ettari di boschi. E’ un fatto gravissimo, che in un Occidente sempre più demenziale viene nascosto per non rovinate le stupide politiche ‘green’ che puntano a limitare le emissioni di CO2, facendo finta di non sapere l’immenso quantitativo di CO2 immesso nell’atmosfera con gli incendi boschivi del Canada e, in generale, con gli incendi boschivi che da alcuni anni flagellano mezzo mondo. Noi siamo convinti – e l’abbiamo anche scrittoche la Sicilia, che ha perso negli ultimi tre anni più del 50% della superficie boscata a causa degli incendi, se nell’Estate del prossimo anno si materializzeranno due o tre giorni con temperature a 50 gradi e forse più, avrà problemi enormi, perché la rete elettrica siciliana non reggerà se dovesse aumentare in modo sostenuto la richiesta di energia per rinfrescare gli ambienti. Noi scriviamo queste cose sapendo benissimo che alla politica siciliana di riflessioni-previsioni sul clima non gliene può fregare di meno. E’ per questo che non riusciamo a dare torto a Marra.

Foto tratta da Tempo Italia

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