In Sicilia anche un problema di clima: oggi 20-24 gradi. Ue e Governo nazionale fanno arrivare arance e grano esteri a fiumi e sinni futtinu della protesta degli agricoltori

Non c’è nemmeno bisogno di dire che con le arance estere che inondano l’Italia il prezzo delle arance siciliane è crollato, proprio come avvenuto con il grano duro

Oggi a Palermo siamo partiti la mattina con 10 gradi centigradi e, durante la giornata, abbiamo sfiorato i 24 gradi. Negli ultimi tre anni Febbraio non è stato un mese freddo. Però quest’anno lo scenario sembrerebbe essere più problematico. Gennaio, a parte qualche giornata, è stato un mese con temperatura primaverile. Oggi, per circa sei-sette ore, la temperatura è stata tardo-primaverile. Queste considerazioni sono dettate dal ricordo degli ultimi tre anni con Estati disastrose, in Sicilia e in altri Paesi del mondo. In queste ore leggendo i giornali ci interroghiamo sul disastro provocato in Cile dagli incendi, tanto per cambiare dolosi. Le notizie sono sconvolgenti: un centinaio di persone morte, circa mille e 300 abitazioni distrutte dalle fiamme, quasi 50 mila ettari di boschi e vegetazione andati in fumo. Ed è un bilancio provvisorio. Il presidente del Cile, Gabriel Boric, dice di non credere che possano esistere persone che danno fuoco alle aree verdi. Sbaglia, perché ormai da anni, da Maggio a Ottobre, gli incendi dolosi devastano mezzo mondo (come potete leggere qui e soprattutto qui). In Sicilia gli incendi boschivi hanno distrutto circa 82 mila ettari di boschi nel 2021, oltre 70 mila errati nel 2022 e circa 50 mila ettaro lo scorso anno, anche se la stima del 2023 ci sembra un po’ in difetto. In tre anni la Sicilia ha perso il 50% circa della propria copertura verde, cosa questa, che rende lo scenario ancora più problematico.

In Sicilia un po’ di siccità c’è ma il vero problema sono le cinquanta dighe artificiali gestite male. Il ‘mistero’ dell’alga tossica della diga Arancio a Sambuca di Sicilia

Mentre scriviamo questo articolo pensiamo agli agricoltori italiani e siciliani che protestano legittimamente non solo contro l’Unione europea, come racconta la sempre più inaffidabile televisione, ormai fonte continua di disinformazione sui fatti che toccano chi comanda, ma anche contro il Governo nazionale e contro i Governi regionali. Ma non possiamo ignorare il clima e le strumentalizzazioni sui cambiamenti climatici. Perché se le arance estere che arrivano a fiumi in Italia proprio in questi giorni hanno fatto crollare il prezzo delle arance siciliane, proprio com’è avvenuto per il grano duro, una fino ad oggi lieve siccità viene fatta passare per drammatica: operazione mediatica indispensabile per nascondere il fatto che in Sicilia ci sono circa 50 dighe artificiali che, per oltre la metà, sono abbandonate, soprattutto a partire dal 2010; e che, per l’altra metà, o sono piene di fango con l’acqua inutilizzabile, o hanno poca l’acqua perché la stessa acqua deve essere erogata a città disorganizzate che la scippano agli agricoltori. Fa storia a sé la diga Arancio (foto sopra tratta da Wikipedia), a Sambuca, dove una strana tossina, prodotta da una particolare alga, impedisce l’uso dell’acqua per l’irrigazione. Qualcuno ha indagato su tale alga? E’ arrivata da sola? Detto questo, se riflettiamo, ci accorgiamo che con le dighe funzionanti i prodotti agricoli siciliani non si sarebbero venduti lo stesso, perché la Sicilia è piena di ortofrutta a basso prezzo che arriva da chissà dove; e con le dighe piene la zootecnia sarebbe stata lo stesso in difficoltà, perché erba e fieno sarebbero mancati lo stesso come sta avvenendo in questi giorni.

Clima anomali a Febbraio: che succederà in Sicilia tra qualche mese?

Non possiamo non notare un fatto oggettivo che è sotto gli occhi di tutti: i ‘Signori della globalizzazione’, in combutta con il Governo italiano, proprio mentre gli agricoltori protestano, stanno facendo entrare fiumi di arance estere e grano estero in Italia. Guarda caso per fregare gli agrumi che si coltivano nel Sud Italia e soprattutto in Sicilia e il grano duro che si coltiva sempre nel Sud e in Sicilia. Il discorso dovrebbe riguardare anche il grano tenero. Ma la notizia che di grano tenero, nel Nord Italia, se ne coltiva sempre meno perché le industrie preferiscono il grano tenero canadese Manitoba deve rimanere ‘bassa’: ci manca pure che gli italiani vengano a scoprire che l’industria dolciaria italiana è, come dire?, innamorata del Manitoba canadese… con tutto quello che il grano canadese comporta, perché anche il grano tenero, se coltivato nelle aree fredde e umide del Canada viene fatto maturare artificialmente a ‘colpi’ di glifosato. Detto questo, la nostra impressione è che la stagione calda che già si approssima con anticipo potrebbe essere quest’anno particolarmente problematica. I 24 gradi di oggi in Sicilia non sono un bel segnale. Lo scorso anno ci siamo beccati una giornata a 50 gradi, cinque sciroccate e incendi a mai finire. Che succederà tra qualche mese?

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