La protesta degli agricoltori siciliani in un vicolo cieco? Che senso ha presentare una ‘petizione’ a una politica che fa arrivare nella nostra Isola fiumi di grano estero e arance estere?

“Il potere rivela la natura di un uomo”. Il grano estero arrivato a Pozzallo facendo precipitare il prezzo del grano e le arance estere che invadono i mercati isolani facendo precipitare il prezzo della arance siciliane rivelano la natura dei governanti europei, nazionali e regionali che si fanno un baffo della protesta degli agricoltori della nostra Isola

Scrive su Facebook il filosofo Diego Fusaro citando una frase di Pittaco di Metilene riportata dallo storico dell’antica Grecia, Diogene Laerzio: “Il potere rivela la natura di un uomo”. In effetti, gli eventi di queste ore rivelano la natura del potere esercitato dall’Unione europea, dal Governo nazionale italiano e dal Governo regionale della Sicilia. Gli agricoltori dell’Isola sono in subbuglio da metà Gennaio. Ci sono manifestazioni di protesta in tutt’e nove le province. Blocchi e cortei lungo le strade. Gli agricoltori siciliani raccontano che non ce la fanno più, che i loro prodotti sono deprezzati. Spiegano che i costi di produzione sono più che raddoppiati, dal gasolio agricolo alle sementi, dai fertilizzanti all’energia. Le loro produzioni sono letteralmente massacrate da ortofrutta che arriva da mezzo mondo a prezzi stracciati: per la precisione, questo fiume di prodotti ortofrutticoli – peraltro in molti casi di pessima qualità – arriva da Paesi dove il costo di un operaio agricolo è pari, sì e no, a 5 euro al giorno, mentre in Italia un operaio agricolo bisogna pagarlo 80 euro al giorno circa. Impossibile competere. Ebbene, che succede in Sicilia mentre va in scena la protesta degli agricoltori? Succede che il fiume di arance che arriva da Paesi esteri fa precipitare il prezzo delle arance siciliane che non conviene nemmeno raccogliere (come potete leggere qui); succede che nel porto di Pozzallo arrivano le navi cariche di grano estero che viene caricato sui camion e portato nei mulini siciliani, con i cittadini che chiedono: da dov’è arrivato questo grano? E’ di buona qualità? Ce lo faranno mangiare sotto forma di pane, pasta, pizze e dolci? (come potete leggere qui).

Gli agricoltori siciliani che protestano credono veramente che la loro petizione sortirà qualche effetto?

Torniamo alla frase di Pittaco di Metilene: “Il potere rivela la natura dell’uomo”. In questo caso il potere rivela la natura dei governanti dell’Unione europea, dell’Italia e della Regione siciliana, ai quali, di fatto, della protesta degli agricoltori siciliani non gliene può fregare di meno! Gli agricoltori siciliani lamentano che il fiume di prodotti agricoli esteri a prezzi stracciati è la rovina delle loro aziende e i prodotti agricoli esteri continuano a invadere la Sicilia proprio mentre gli stessi agricoltori siciliani protestano. Gli agricoltori siciliani si rendono conto che il potere si sta prendendo gioco di loro? A quanto pare no, perché in queste ore hanno preparato una petizione (che potete leggere qui). Gli agricoltori siciliani che protestano credono veramente che la loro petizione sortirà qualche effetto? A Foggia gli agricoltori hanno fermato i camion carichi di grano importato e lo stanno facendo analizzare in laboratorio. E’ già una reazione diversa, rispetto alla Sicilia, dove gli agricoltori vanno ancora dietro alla politica-politicante. La ‘petizione’ ai politici che fino ad oggi non hanno mosso un dito per difendere gli agricoltori siciliani è veramente un’idea ‘geniale’… Ma per favore!

Cari agricoltori siciliani, non vi viene il dubbio che la forma di lotta che avete scelto rischia di risultare inutile?

Oggi i ‘capi’ della Regione siciliana racconteranno che si è messa in moto “L’unità di crisi dell’agricoltura”, p’ammuttari fumu c’a stanga e pi cogghiri acqua c’u panaru, aggiungiamo noi. Un altro diluvio di chiacchiere mentre a Pozzallo – o magari in qualche altro porto della Sicilia, lontano da occhi indiscreti – arriverà un’altra nave carica di grano estero, magari grano ucraino ‘arricchito’ di metalli pesanti frutto dei bombardamenti di quelle contrare in guerra; o grano canadese coltivato nelle aree fredde e umide fatto maturare artificialmente a ‘colpi’ di glifosato. Qualcuno si è preso la briga di controllare la qualità del grano estero che è arrivato nei giorni scorsi nel porto di Pozzallo? Contemporaneamente arriveranno altri carichi di arance estere per ‘seppellire’ definitivamente le arance siciliane, magari mentre gli agricoltori siciliani consegneranno la ‘petizione’ ai politici. Però la televisione, grazie a Dio, dice che “la protesta degli agricoltori è contro l’Unione europea” mentre il Governo nazionale e il Governo regionale siciliano sono salvi. Volete mettere? C’è da sorridere amaramente. Solo qualche domanda agli agricoltori siciliani in lotta: riuscite a capire che, così facendo, andrete solo a sbattere? Non vi viene il dubbio che la forma di lotta che avete scelto rischia di risultare inutile?

Foto tratta da lasiciliaweb

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