In Sicilia non c’è alcuna crisi idrica, visto che gli invasi sono pieni. La soluzione per ridurre le esose bollette elettriche dei Consorzi di bonfica? Gli impianti fotovoltaici galleggianti

Torna il nostro appuntamento mensile con Mario Pagliaro per fare il punto della situazione sull’acqua. Una possibile soluzione per ridurre le bollette elettriche dei Consorzi di bonifica della nostra Isola. In aumento la raccolta differenziata con grande giovamento per la tutela dell’ambiente

Giunti alla metà di Giugno, siamo tornati a sentire il nostro amico Mario Pagliaro (foto sotto), ricercatore presso il Cnr, per fare il punto della situazione in merito a molte questioni che riguardano la Sicilia. Acqua, agricoltura, meteo e, questo mese, anche di gestione dei rifiuti. Sappiamo che il nostro dialogo mensile con Pagliaro è molto atteso e letto anche fuori dalla Sicilia, per cui entriamo subito in argomento. 

Senta, in Sicilia da mesi non fa che piovere. Si è appena chiusa una grande stagione di raccolta di foraggio fresco. Il Governo regionale “dichiara” contemporaneamente prima l’emergenza “siccità” e pochi giorni dopo l’emergenza “maltempo”. Chiaro lo scopo di ottenere da Roma risorse finanziarie che invece non ci sono più. Non le chiediamo un commento, perché fatti simili si commentano da sé. Qual è invece la situazione delle acque in Sicilia, partendo dalle piogge?

“Non fa che migliorare mese dopo mese. A Maggio, la Sicilia è stata investita da piogge eccezionali. La Regione siciliana, tramite il proprio Servizio agrometeorologico, ha misurato ben 33 mm in più rispetto alla media ventennale delle piogge misurate fra il 2003 e il 2022. Questo in un mese che in Sicilia è poco piovoso e in cui il già forte soleggiamento normalmente richiede di dare il via alla stagione irrigua. In generale, le piogge nel 10 mesi compresi fra lo scorso Settembre e il successivo mese di Maggio sono state così ingenti e diffuse da portare il valore cumulato delle piogge a ben 700 mm, in pieno accordo con la media ventennale. Si tratta di 700 litri di pioggia per metro quadrato caduti su un’enorme superficie superiore ai 25.000 km quadrati. Ingentissime, infine, le piogge anche su tutte le isole che circondano la Sicilia”.

GLI INVASI ARTICIFIALI DELLA SICILIA SONO PIENI DI ACQUA

E gli invasi artificiali della nostra Isola? Qual è il reale livello di riempimento? C’è chi dice che sono vuoti da mesi, in coontraddizione con le abbondanti piogge che lei documenta da tempo. Qual è la situazione reale al di là di certe informazioni un po’ bizzarre?

“La situazione è già buona, e non fa che migliorare di mese in mese. Prendiamo i quattro invasi che riforniscono di acqua Palermo e 48 Comuni del Palermitano, oltre a fornire acqua ai campi di un’area vastissima: i laghi di Piana degli Albanesi, Scanzano, Poma e Rosamarina. Le loro acque contribuiscono mediamente per  il 50% ad approvvigionare i centri abitati per i più svariati usi, mentre la restante metà viene utilizzata per dare acqua ai campi. A fine Maggio i quattro invasi in questione contenevano 71 milioni di metri cubi, un volume praticamente invariato rispetto all’inizio di Maggio nonostante in questo periodo la popolazione aumenti radicalmente grazie all’arrivo dei primi grandi flussi di turisti che giungono dalle nostre parti sia in aereo, sia con le grandi navi da crociera. Contemporaneamente, gli agricoltori iniziano a fare notevole uso di acqua in vista dei primi raccolti di frutta e ortaggi. Per avere un’idea del miglioramento, a inizio Gennaio questi invasi contenevano poco più di 36 milioni di metri cubi. In pratica, in soli 5 mesi, il volume di acqua invasata è raddoppiato. I dati sono pubblici e chiunque può accedervi sul sito dell’azienda pubblica delle acque della provincia di Palermo”. 

Il Tg regionale della Rai ha dato una notizia incredibile: il Consorizio di bonifica “Agrigento 3” della Regione siciliana ha i conti correnti pignorati per un debito di 3 milioni e 600 mila euro con Enel per elettricità non pagata. Pertanto non può pagare i dipendenti, che hanno 3 mesi di stipendi non pagati, e non può erogare l’acqua ai campi di arance di Ribera. Abbiamo anche appreso che il debito dei Consorzi regionali di bonifica ammonta ad oltre 180 milioni di euro.

“I Consorzi di bonifica in Sicilia sono enti pubblici regionali. Erano 11, alcuni dei quali poi accorpati. Se hanno cumulato un debito di 180 milioni è perché hanno sostenuto spese molto maggiori delle entrate. Fra le spese primarie c’è quella per l’energia elettrica necessaria ad alimentare le pompe con cui fra l’altro le acque vengono trasferite dagli invasi ai campi. La difficoltà a pagare la bolletta da parte del Consorzio in questione può essere dipesa tanto dagli aumenti del costo dell’energia elettrica. La Regione deve tornare ad investire massicciamente nel settore delle acque, riorganizzando l’intero sistema e portandovi giovani tecnici e manager altamente qualificati per gestire tanto il risanamento finanziario che il rinnovamento delle preziose infrastrutture gestite dai Consorzi: l’agricoltura è uno dei tre settori chiave per lo sviluppo presente e futuro della Sicilia. La crisi sarà superata, e fra pochi anni la Sicilia disporrà di un sistema di di opere pubbliche di irrigazione all’avanguardia”.

I PANNELLI FOTOVOLTAICI GALLEGGIANTI OLTRE A PRODURRE ENERGIA PER RIDURRE I COSTI DELLA BOLLETTA ELETTRICA RIDUCONO ANCHE L’EVAPORAZIONE DELL’ACQUA

Nell’immediato, cosa possono fare i Consorzi di bonifica per ridurre il costo della bolletta?

“Possono ricorrere all’autoproduzione dell’energia tramite il fotovoltaico galleggiante. Inventata in Italia quasi 20 anni fa proprio dai Consorzi di bonifica che la sperimentarono con successo, è una tecnologia oggi usata in tutto il mondo che offre molteplici vantaggi. Si installano i pannelli fotovoltaici su semplice strutture galleggianti in polimero poste sopra una parte della superficie dal lago artificiale da cui si attinge l’acqua. L’energia autoprodotta viene utilizzata per soddisfare parte del fabbisogno elettrico dell’ente gestore, con una forte e durevole riduzione della bolletta. Ma ci sono anche altri vantaggi, come la riduzione della formazione di alghe, alcune delle quali sono anche tossiche, e quella dell’evaporazione dell’acqua che in Sicilia, a causa del forte soleggiamento e delle alte temperature estive, è ben maggiore che in altre regioni italiane. Inoltre, installando i pannelli al centro del lago non è poi necessario installare gli stessi pannelli sul prezioso suolo agricolo per aumentare la quota di produzione di energia elettrica dal sole.

La sera fa ancora fresco. I primi di Giugno c’era ancora la neve sull’Etna. Che tempo avremo in Sicilia nelle prossime settimane?

“Il tempo resterà gradevole per l’intera prossima settimana, con giornate soleggiate e fresco la sera lungo anche lungo le coste. Fino alla mezzanotte di Giovedì 19 Giugno sono previste dal modello meteorologico europeo anche delle blande piogge diffuse sull’intera regione, che saranno invece intensissime al Nord. Le temperature superficiali delle acque marine lungo le coste, ancora molto fresche, contribuiranno a limitare la temperatura diurna lungo le aree costiere ancora per molti giorni. Dopo, si aprirà una stagione molto dinamica di cui torneremo a parlare i primi di Luglio”.

IN SICILIA SONO IN FASE DI REALIZZAZIONE NUOVI IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO E DI DIGESTIONE ANAEROBICA

Un’ultima domanda, questa volta sui rifiuti. Abbiamo letto i dati della raccolta differenziata, che in Sicilia è finalmente decollata. I Sindaci si lamentano del fatto che le tariffe non possono scendere perché il costo di conferimento dei rifiuti organici differenziati è altissimo a causa della carenza di impianti di compostaggio e di digestione anaerobica. E’ davvero così?

“Soltanto nel 2023 il Consorzio nazionale imballaggi ha pagato quasi 48 milioni di euro ai Comuni siciliani per gli imballaggi raccolti e conferiti, oltre 6 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. E il dato è ulteriormente cresciuto nel 2024 perché è cresciuta, e di molto, la raccolta differenziata in Sicilia anche lo scorso anno. I Comuni risparmiano poi decine di milioni di euro in termini di mancati conferimenti in discarica dei rifiuti indifferenziati. E’ vero come ci siano ancora pochi impianti per il trattamento di tutta questa frazione organica dei rifiuti raccolta in modo differenziato. Ma il fatto che ora sia disponibile crea la domanda per i nuovi impianti di compostaggio e di digestione anaerobica che prima non venivano costruiti perché mancava la materia prima con cui alimentarli. Oggi è il contrario: e infatti sono in costruzione nuovi impianti di compostaggio e nuovi digestori anaerobici per la produzione di biometano e di compost. La raccolta differenziata ‘porta a porta’ arriva ovunque e porta con sé immediati benefici ambientali ma anche sanitari ed economici: pensi a quanto avvenuto a Mondello a Palermo o nell’intera Messina”.

Foto sopra tratta da Regione siciliana

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