Israele e Iran si stanno massacrando. Si profila la chiusura dello Stretto di Hormuz e dello Stretto di Bab el-Mandeb con la paralisi di un terzo del commercio mondiale di petrolio e GNL

Gli unici Paesi che guadagnano dall’eventuale chisura dei due passaggi di petrolio e GNL sono America e Russia

Impressionano le immagini che è possibile vedere su Telegram: Israele ha attaccato l’Iran senza calcolare gli effetti davastanti che la reazionee iraniana avrebbe provocato. Addirittura, secondo quanto riportato dall’IRNA, l’Agenzia di stampa della Repubblica iraniana, durante l’attacco a Israele l’Iran ha utilizzato per la prima volta in combattimento missili balistici lanciati da sottomarini. Ci chiediamo e chiediamo: ma i militari israeliani, che non sono certo gli ultimi arrivati, prima di attaccare l’Iran, hanno messo nel conto quello che sarebbe potuto succedere e che poi è successo?

Con la chiusura dei due Stretti il prezzo di benzina e gasolio potrebbe schizzare a 3,5-4 euro al litro

Sicuramente ci sarà una reazione durissima da parte di Israele, ma intanto gli effetti della guerra scatenata dagli israeliani è devastante per Israele e rischia di essere devastante per tutto il mondo che alimenta i propri sistemi economici con il petrolio. Ieri abbiamo anticipato che l’Iran potrebbe chiudere lo Stretto di Hormuz. Oggi dobbiamo mettere nel conto un’altra previsione: ovvero lo Yemen potrebbe chiudere lo Stretto di Bab el-Mandeb. Le due chiusure paralizzerebbero un terzo del commercio mondiale di petrolio e GNL. Ciò significherebbe che, in assenza di un aumento dell’offerta di petrolio da parte di USA e Russia, il prezzo della benzina e del gasolio potrebbe schizzare a 3,5-4 euro al litro. Chi guadagnerebbe da questo scenario? I due paesipiù grandi produttori di petrolio del mondo: Stati Uniti d’America e Russia.

Foto tratta da L’Opinione delle Libertà

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *