La Conferenza sui cambiamenti climatici di Dubai (Cop28) è fallita anche perché non si può imporre la decarbonizzazione industriale ignorando gli incendi boschivi

La stupidità e l’affarismo degli occidentali sono i grandi sconfitti della 28esima Conferenza su clima

The Hour considera interessanti questi articoli che possono essere pubblicati citando la fonte (qui un articolo sul passaggio al mercato libero dell’energia). Dopo di che ci riserviamo di commentarli. Ciò posto, gli incendi boschivi che si verificano ogni anno nel nostro Pianeta rendono inutile e tragicomica la stessa decarbonizzazione. Facciamo un esempio concreto: cambiare l’economia – peraltro del solo Occidente – per ridurre le emissioni di CO2 delle attività industriali quando quest’anno, solo in Canada, sono andati in fiamme circa 18 milioni di ettari di boschi è una cretinaggine allo stato puro. Se agli incendi boschivi del Canada aggiungiamo gli incendi di aree verdi nel Centro Africa, altrettanto spaventosi, gli incendi boschivi nel Sudamerica (non meno spaventosi degli incendi boschivi di Canada e Centro Africa), gli incendi boschivi del Nord Africa, gli incendi boschivi negli Stati Uniti d’America con in testa la California, gli incendi boschivi in India, gli incendi boschivi in Russia, gli incendi boschivi nel Nord Europa e nel Sud Europa (Grecia in testa), ebbene, ci rendiamo conto che nell’atmosfera l’aumento di CO2 è stato più che consistente. Il fatto che l’informazione occidentale – che oggi fa solo ridere – nasconda il numero impressionante di incendi di aree verdi perché deve cercare di tutelare gli affari messi in piedi nel nome della “decarbonizzazione” dalle multinazionali non significa che questi spaventosi ed estesi incendi di aree verdi non siano avvenuti. Ribadiamo: decarbonizzare le attività industriali quando ormai da tempo, ogni anno, gli incendi boschivi che colpiscono tante aree del mondo producono quantitativi altrettanto industriali di CO2 è una stupidaggine.

Invece che andare dietro agli affari delle multinazionali che vorrebbero lucrare sulla decarbonizzazione il mondo dovrebbe capire chi sta distruggendo con gli incendi il regno vegetale, perché senza piante la vita sulla Terra scomparirà

E’ questo uno dei motivi che ha portato al fallimento della Cop28, la 28esima conferenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) sui cambiamenti climatici che si è tenuta in questi giorni a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. I governanti del mondo non sono stupidi. Gli stupidi sono gli affaristi dell’Occidente – ONU in testa – che pensano di imporre al mondo la pagliacciata della decarbonizzazione delle attività industriali quando gli incendi boschivi che funestano la Terra, ogni anno, producono quantità industriali di anidride carbonica. Invece che concentrarsi su queste conferenze da 70 mila partecipanti che non portano a nulla, chi governa il modo dovrebbe occuparsi e preoccuparsi di capire chi è che ogni anno elimina milioni di ettari di verde dal nostro Pianeta. La vita sulla Terra esiste perché esiste il regno vegetale. Senza le piante la vita scomparirà. Questo dovrebbe svegliare le intelligenze della Terra, ammesso che ce ne siano ancora. Le vere emergenze, oggi, sono due: i cambiamenti climatici che potrebbero essere provocati da Sole e non soltanto dalla CO2 e gli incendi boschivi e, in generale, di aree verdi. Quasi tutti gli incendi di aree verdi che ogni anno funestano il mondo sono dolosi. Questo dovrebbe fare riflettere (sopra la mappa degli incendi di aree verdi nel mondo nell’estate del 2023).

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *