La doppia morale in politica rappresenta la fine della coscienza e il trionfo del tornacontismo

L’autore di questa riflessione è stato parlamentare regionale siciliano negli anni ’90 nel centrosinistra e ha sempre mantenuto autonomia di giudizio

di Enzo Guarnera

Molti esseri umani hanno il vizio della doppia morale: un comportamento è sbagliato e lo condanno se lo metti in pratica tu; è giusto allorché, lo stesso, viene assunto da me.
In politica, poi, la doppia morale costituisce la regola. Corollario della doppia morale è l’assoluta incoerenza.
Nella mia esperienza politica e istituzionale ne ho avuto costante prova. Determinati provvedimenti, osteggiati dal centrosinistra quando governava il centrodestra, talora venivano riproposti quando le parti si invertivano. Mi permettevo osservare tale anomalia e mi si rispondeva che bisognava votarli perché adesso “governiamo noi” e ci conviene. Con richiamo alla disciplina di partito o della maggioranza.
Mi sono sempre rifiutato di accettare tale logica perversa. Pertanto, talora ho votato contro le proposte della parte politica alla quale aderivo. Conosco una sola disciplina: il rigoroso rispetto della mia coscienza!
Inutile dire che in certi ambienti della politica non ero molto amato. Ma di ciò vado orgoglioso!

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