La Ue ‘ordina’ di Paesi dell’Est Europa di prendersi il grano ucraino ma Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria sinni stannu futtennu. Ma…

… ma potrebbe trattarsi di una recita per prendere per i fondelli l’Ucraina. Meno male che c’è l’Italia che nei mesi scorsi ha fatto il pieno di grano ucraino, tanto gli italiani quando si tratta di pane, pasta, pizze, merendine eccetera eccetera mangiano tutto senza porsi domande

Quanto conta l’Unione europea nell’Europa dell’Est in materia di agricoltura? Grosso modo, quanto il due di coppe con la briscola a denari… In pratica, nulla. L’Europa finto-unita ha deciso che i Paesi dell’Est europeo non debbono più bloccare l’arrivo di grano ucraino. C’è un ‘piccolo’ problema: il grano ucraino, venduto a prezzi bassi, distrugge i redditi degli agricoltori di alcuni Paesi dell’Est europeo che producono grani. Così i Governi di questo Paese hanno bloccato le importazioni di grano ucraino per difendere i propri agricoltori. Contemporaneamente, com’è noto, la Russia non fa più passare le navi ucraina cariche di grano. Così la Commissione europea, come si usa dire in Sicilia, fici a parti ‘i masculu (fare la parte del Governo forte, che si impone), intimando ai Paesi dell’Est Europa di interrompe lo stop alle importazioni di grano ucraino. Ma almeno tre Paesi dell’Est Europa si stanno facendo un baffo degli ‘ordini’ impartiti dalla Commissione europea.

Spettacolare la sceneggiata in Bulgaria: il Governo di questo Paese dice sì alla Ue e intima di accettare il grano ucraino. Ma gli agricoltori bulgari dicono no al loro Governo… Il puntuale racconto nel report di Sandro Puglisi

“Polonia e Slovacchia – scrive l’analista dei mercati internazionali, Sandro Puglisi – hanno esteso unilateralmente il divieto sulle importazioni di grano, mais, colza e girasole dall’Ucraina. L’Ungheria ha ampliato la lista delle merci vietate a 24. La Romania non ha ancora esteso le restrizioni, ma secondo quanto riferito ha un accordo con l’Ucraina secondo cui non ci saranno importazioni finché non si raggiungerà un accordo di licenza congiunta. La Bulgaria non ha intenzione di introdurre restrizioni che contraddicano la decisione della Commissione europea, ma secondo quanto riferito gli agricoltori locali hanno iniziato a bloccare le strade con i trattori”. Pensate un po’: mentre il Governo italiano dei ‘patrioti’ di Giorgia Meloni consente ai grani di mezzo mondo di arrivare in Italia per favorire gli industriali a scapito degli agricoltori, i Governi di alcuni Paesi dell’Est europeo se ne stanno tecnicamente fottendo degli ‘ordini’ dell’Unione europea. Polonia e Slovacchia non solo continueranno a non importare grano ucraino, ma non importeranno più nemmeno mais, colza e girasole ucraini. Il Governo dell’Ungheria ha addirittura portato a 24 i prodotti agricoli che non farà più entrare nel proprio Paese. Il Governo della Romania di fatto prende tempo in attesa di un accordo complessivo e nel frattempo blocca le importazioni. In Bulgaria è in corso una sceneggiata: il Governo di questo Paese dice sì alla Ue ma gli agricoltori bulgari dicono no al loro Governo…

Al grano ucraino non resta che l’Italia del Governo dei ‘patrioti’ di Giorgia Meloni. Anzi non più, perché nel frattempo l’Italia dei ‘patrioti’ è stata invasa da grano turco e russo. Buon appetito agli italiani!

Insomma, all’Ucraina non gli resta che l’Italia. Anzi, gli restava l’Italia, perché nel frattempo, per la ‘gioia’ degli italiani, il Belpaese è invaso da grano turco e grano russo. ma guarda un po’ quanto sono discoli Putin e Erdogan che stanno rubando l’ultimo mercato all’Ucraina. Che succederà? “L’Ucraina, conseguentemente – scrive Puglisi nel suo report – presenterà una denuncia all’Organizzazione mondiale del commercio in merito a queste restrizioni ed ha affermato che potrebbe reagire con il divieto di importazione di diversi prodotti come cipolle e mele dalla Polonia ed automobili dall’Ungheria. Il Ministro dell’Agricoltura spagnolo ha affermato che un divieto unilaterale da parte di un qualsiasi Stato membro dell’Unione europea sulle importazioni di grano dall’Ucraina sembra illegale, ma spetta alla Commissione europea giudicare”. Certo, l’Unione europea potrà di nuovo ‘ordinare’ a Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria di prendersi il grano e gli altri prodotti agricoli ucraini. Ma… ma forse non lo farà per evitare la malafiura (brutta figura, per i non siciliani) di vedere all’opera, per la seconda volta, cinque Paesi dell’Est Europa che, in materia di agricoltura, sinni stannu futtennu dell’Unione europea… Ah, dimenticavamo: c’è chi pensa che si tratti di un gioco delle parti tra Unione europea da una parte e Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria dall’altra parte. Prendendo in giro l’Ucraina, l’Unione europea prende anche in giro gli Stati Uniti d’America, Paese che, di fatto, governa l’Ucraina. Gli americani che si fanno prendere per i fondelli dalla Ue? Non è che i Dem che oggi governano l’America sono un po’ troppo ‘fragili’? Insomma, qual è la verità? Vattelappesca!

Foto tratta da greenMe

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