Le analisi della Regione sul grano canadese arrivato a Pozzallo: i siciliani debbono conoscere se sono presenti glifosato, micotossine e veleni vari e non se sono presenti “entro i limiti di legge”

Invitiamo il Governo regionale – e segnatamente gli assessori Luca Sammartino e Elena Pagana – a rendere noti i dati delle analisi e non il ‘giudizio’ dei ‘filosofi’ dell’Istituto zooprofilattico

Ormai la Regione siciliana, in materia di agricoltura, è una barzelletta. La nave carica di grano canadese approdata nel porto di Pozzallo, nel Ragusano, ha cominciato a scaricare lo stesso grano lo scorso Lunedì. Ad accogliere il nuovo carico ‘prezioso’ c’era un folto gruppo di agricoltori siciliani. Proteste e polemiche. Con gli agricoltori che hanno prelevato un campione di grano per far effettuare le analisi di questo benedetto grano arrivato con una delle solite navi. Ieri, a scoppio ritardato, tanto per mettere una toppa, la Regione siciliana ha annunciato, a propria volta, di voler effettuare i controlli sul grano. Il solito bla bla bla di Corpo Forestale, Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia (Noras), Servizio fitosanitario dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, assessorati regionali dell’Agricoltura e del Territorio e Ambiente e l’immancabile Istituto zooprofilattico sperimentale di Palermo, che Iddio lo illunini sempre. Ci auguriamo che la toppa non risulti peggiore del buco. (Sopra foto tratta da Video Mediterraneo)

Tra l’altro, le analisi effettuate dall’Istituto zooprofilattico vanno accompagnate dalle analisi di almeno altri due laboratori indipendenti

La cosa fa sorridere, perché le analisi sul grano arrivato con una nave a Pozzallo – in questo caso grano canadese in buona parte duro (27 mila tonnellate) e in minima parte grano tenero (3 mila tonnellate) – possono anche essere effettuate dall’Istituto zooprofilattico, ma debbono essere accompagnate dalle analisi di almeno altri due laboratori indipendenti. La Regione siciliana, lo ribadiamo, in materia di agricoltura continua a dimostrare, nei fatti, di non godere di alcuna credibilità. Basta leggere in comunicato di ieri per capire che non si può essere d’accordo con il Governo regionale: “Entro una settimana si conosceranno gli esiti delle analisi multiresiduali per verificare l’eventuale presenza di glifosato, pesticidi, erbicidi, metalli pesanti e tossine in quantitativi superiori ai limiti di legge”. A parte il fatto che la Regione siciliana, nel passato, ha già fatto effettuare analisi sul grano estero non comunicando ai cittadini gli esiti delle stesse analisi, va sottolineato che ai siciliani non interessa conoscere l’eventuale presenza, in questo grano estero, di “glifosato, pesticidi, erbicidi, metalli pesanti e tossine in quantitativi superiori ai limiti di legge”; ai cittadini siciliani interessa sapere se questo grano canadese contiene residui di glifosato, pesticidi, metalli pesanti e micotossine, a prescindere dai limiti di legge. Già la presenza, nel grano, di residui di glifosato, pesticidi, metalli pesanti e micotossine è un fatto fortemente negativo.

Certi contaminanti, anche se presenti in percentuali ammesse dalla Ue, non sono un toccasana per l’organismo umano e sono dannosi per la salute dei minori

Forse dalle parti del Governo regionale siciliano – e ci riferiamo agli assessori Luca Sammartino (Agricoltura) e Elena Pagana (Territorio e Ambiente) – non sanno che i ‘Signori’ dell’Unione europea, proprio per consentire l’invasione di grano canadese in Europa hanno innalzato i limiti di glifosato e di micotossine. Un fatto gravissimo, se è vero che certi contaminanti, anche se presenti in percentuali ammesse dalla Ue, non sono un toccasana per l’organismo umano e sono deannosi per la salute dei minori. Noi sappiamo benissimo che la vostra, assessori Sammartino e Pagana, è solo una recita. Lo fa intendere a chiare lettere il finale del comunicato di ieri: “Lo scorso anno sono stati otto i controlli effettuati dal Noras sui carichi di grano estero giunti in Sicilia. Le analisi dei campioni svolte da laboratori accreditati dall’Ispettorato centrale tutela della qualità e repressione frodi (Icqrf) del ministero dell’Agricoltura hanno verificato la loro conformità ai valori di legge”.

Sarà interessante confrontare le analisi sul grano effettuate dall’Istituto zooprofilattico con le analisi disposte dagli agricoltori

Lo scorso anno, egregi assessori – lo ribadiamo ancora una volta – non sono mai stati comunicati ai cittadini gli esiti delle analisi. I ‘filosofi’ dell’Istitito zooprofilattico della Sicilia, che Iddio li illumini sempre, accerteranno che tutto è a posto con la legge e tutti vivranno felici e contenti? Questa volta la solita tiritera non funzionerà: a parte che ci sono anche le analisi disposte dagli agricoltori, delle quali ci auguriamo di conoscere i risultati, è bene, egregi assessori, che rendiate noti i risultati delle analisi dell’Istituto zooprofilattico. Vogliamo leggere i risultati delle analisi, non i giudizi dei ‘filosofi’ dell’Istituto zooprofilattico. Vogliamo sapere se il grano canadese arrivato Lunedì scorso a Pozzallo contiene residui di glifosato e, se sì, in che misura; vogliano sapere se il grano canadese arrivato Lunedì scorso a Pozzallo contiene residui di micotossine e, se sì, in che misura; vogliamo sapere se il grano canadese arrivato Lunedì scorso a Pozzallo contiene residui di metalli pesanti e, se sì, in che misura; e poiché il grano che viaggia sulle navi non viene stoccato a temperatura controllata, per evitare la formazione di funghi e relative micotossine lo stesso grano viene trattato con sostanze chimiche: e quindi vogliamo sapere se il grano canadese arrivato Lunedì scorso a Pozzallo contiene residui di queste sostanze chimiche e, se sì, in che misura. Poiché ieri, egregi assessori, avete affermato che entro sette giorni si conosceranno i risultati delle analisi, tra sei giorni siamo certi che renderete noti questi risultati.

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