Le considerazioni del dottor Matteo Bassetti su Alessandro Meluzzi che in questo momento non può replicare si configurano come una caduta di stile

di Diego Fusaro

Forse si dovrebbe fare tesoro della prova di civiltà di Leibniz che non pubblicò una replica a Locke perché il suo collega nel frattempo era deceduto

Educazione e civiltà vorrebbero che, quando il nostro “avversario” è in una condizione di difficoltà e non può nemmeno risponderci, gli si augurasse pronta guarigione o perlomeno si osservasse un rispettoso silenzio. Ma non sempre è così… Come sappiamo, Alessandro Meluzzi, psichiatra e per me anche amico, è da giorni in ospedale in seguito a una grave ischemia che lo ha costretto a essere operato d’urgenza. Ebbene, il sagace dottor Matteo Bassetti ha colto la palla al balzo, come usa dire, per fare un post che francamente pare a tutti gli effetti una spiacevole caduta di stile per una persona raffinata quale egli indubbiamente è. Ha scritto testualmente, nella forma di una domanda inopportuna, se l’ischemia non doveva venire solo ai vaccinati. Si tratta di una vera e propria caduta di stile, perché evidentemente il dottor Meluzzi si trova in una condizione di oggettiva difficoltà che gli impedisce anche solo di rispondere al Bassetti. Voglio ricordare come esempio di grande educazione e civiltà quello del filosofo Leibniz, che aveva approntato una serrata risposta critica sulla questione della conoscenza al filosofo Locke ma che rinunciò a pubblicare poiché il suo interlocutore nel frattempo era morto e dunque non avrebbe potuto rispondere alle critiche di Leibniz. Un gesto di grande civiltà, di cui evidentemente non tutti sono capaci. Del resto, un dottore del livello di Bassetti dovrebbe ben sapere che le ischemie colpiscono sia i benedetti, sia i non benedetti, così che la sua domanda suona inavvertitamente, forse anche al di là delle sue intenzioni, come una vaga presa in giro del proprio interlocutore. Cosa particolarmente sgradevole, date le condizioni in cui l’interlocutore si trova. Insomma, diciamolo apertamente: ci sono occasioni in cui un buon silenzio è la cosa migliore e soprattutto ci permette di evitare figure che non ci meritiamo.

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