Le difficoltà di Gesù con la famiglia tradizionale: “Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”

di Frate Domenico Spatola

23 Gennaio 2024, Martedì della terza settimana del tempo ordinario: Marco 3,31-35

Difficoltà, per il suo ministero, Gesù ne incontrò anche da parte dei parenti. La famiglia tradizionale millantava su di lui diritti di sottomissione e di obbedienza. Gesù si dichiarava, anche con i fatti, intollerante agli schemi convenzionali di una società che inibiva la personalità del singolo, nel nome della omologazione alla società tradizionale. Gesù rivendicava per sé il diritto di non essere irregimentato agli schemi che inibivano le scelte per la fedeltà al proprio carisma. Così accadde. Un giorno, Gesù attendeva alla missione, per cui il Padre lo aveva mandato, la madre e i suoi fratelli andarono a prelevarlo dalla folla dei “peccatori” che gli facevano corona per ascoltarlo. I parenti si guardarono bene dal lasciarsi coinvolgere, anzi per non farsi contagiare dagli “impuri”, restarono fuori, e lo fecero chiamare: “Tua madre – gli dissero – i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Nel verbo “cercare” c’era il loro atteggiamento persecutorio. Gesù lo avvertì e decise di tagliare definitivamente con la famiglia “secondo la carne” che gli era di intralcio e non lo favoriva. Dichiarò di optare, per la sua “nuova” famiglia che ascoltava la sua Parola. Sbottò: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Severo e tranciante fu anche con colei che voleva perpetuare diritti di maternità biologica su di lui, anziché scegliere quelli della fede come discepola. Era l’atteggiamento che riconosceva in coloro che gli stavano seduti intorno per ascoltarlo. Di questi testimoniava vera parentela in maternità e fratellanza, e ne giustificava anche la scelta: “Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”. Dettava in tal modo criteri nuovi della società che intendeva costruire, fondandola sulla libertà e sull’amore come il suo.

Foto tratta da Il Popolo

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